La repressione continua #notav #studenti
La solidarietà degli Aquilani del Comitato 3e32
Questa mattina la procura di Torino ha colpito il movimento NO TAV con arresti domiciliari, provvedimenti cautelari ed obblighi di dimora (con divieto di permanenza a Torino) per l’occupazione della Geovalsusa, una delle ditte implicate negli appalti del Tav, avvenuta in agosto a Torino, per denunciare e contestare la complicità dell’impresa con la depredazione e militarizzazione del territorio valsusino.
Nel corso dell’operazione è avvenuta anche una perquisizione ad un NOTAV Bruzolo. I capi d’imputazione sono violenza, minacce, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, accensione ed esplosione pericolose.
Per un’azione simbolica vengono arrestate 19 persone, la maggior parte delle quali sono studenti e giovani: si cerca ancora, dopo gli arresti avvenuti per la manifestazione del 14 novembre, di intimidire i giovani studenti in mobilitazione contro i tagli e l’austerity, contro la crisi e le sue opere inutili.
Il governo Monti continua a tagliare le borse di studio e il diritto allo studio, ma spreca soldi per una grande opera, che invece potrebbe e dovrebbe essere rovesciata, per investire i pochi denari delle casse pubbliche per finanziare welfare, redditi e diritti.
Quest’operazione di polizia arriva fra l’altro, dopo lo sciopero europeo del 14 novembre, a pochi giorni dall’iniziativa del movimento No Tav a Lione ed a una settimana dalla mobilitazione studentesca del 6 dicembre. Il tentativo di reprimere (anche preventivamente) qualsiasi forma di dissenso è evidente.
Solidarietà a tutti i NOTAV ed al Collettivo di Scienze Politiche di Torino (di cui fa parte una delle ragazze arrestate).
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