Marcia Giaglione-Chiomonte (diretta)
Una battuta che restituisce la statura di una marcia convocata come conclusione del campeggio di Chiomonte e trasformatasi in un ennesimo importante appuntamento per il movimento. Numeri alti, importanti: migliaia e migliaia di persone hanno voluto esserci, rispondendo quindi non solo all’aggressione militare che da oramai un mese è in stanza alla Maddalena, ma anche a tutti coloro che si sono prodigati per tentare di mettere i bastoni in mezzo alle ruote attraverso i mezzucci dell’allarmismo mediatico (dal leghista Maroni che grida all’eversione e minaccia sgomberi al vendoliano Ferrentino che invita a disertare il No Tav…).
Diverse le delegazioni arrivate da fuori che oggi ed in queste settimane hanno voluto mettere piede in Val Susa, per respirare un pò di sana aria No Tav, per dare una mano al movimento che nella marcia odierna ha ancora una volta aggiunto un tassello dentro una lotta di medio-lungo corso. Nella spendida eterogeneità composita del movimento No Tav, nella forza determinata e irriducibile anche dinnanzi alla violenza poliziesca e mediatica, la Val Susa ha riempito l’onda della marcia partita da Giaglione e conclusasi a Chiomonte.
Appuntamento che ha quindi anche rotto l’assedio mediatico contro il movimento, mandando in tilt le rappresentazioni fittizie e minoritarie che stampa e politica vorrebbero sciroppare alla cosidetta opinione pubblica. Balle alle quali solamente gli ipocriti e gli stupidi possono pensare di continuare a ritenere veritiere.
La Val Susa, il suo popolo contro l’altra velocità, ha gridato un ‘presente/NoTav’, marciando lungo i sentieri della Valle che resiste e non si arrende, costeggiando le recinzioni di un cantiere inesistente ma protetto da un’orda di poliziotti e carabinieri, preparandosi per la riconquista della Maddalena. Il movimento No Tav insegna che le promesse devono essere mantenute, l’abbiamo sempre fatto e continueremo a fare.
La cronaca della marcia Giaglione-Chiomonte
h 17:30 Tantissimi No Tav stanno ancora scendendo dai sentieri della Valle, dirigendosi verso il campeggio.
h 16.50 – I primi notav sono arrivati a Chiomonte. Almeno 15.000 persone in corteo. Le truppe di occupazione impaurite e rinchiuse nel fortino, i notav liberi tra i sentieri!
Ascolta il commento di Lele Rizzo: {mp3remote}http://dl.dropbox.com/u/25929837/Memo.mp3/lele(4).mp3{/mp3remote}
h 16:42 Dal corteo i No Tav parlano di numeri altissimi, grande la partecipazione della Valle – come sempre! – e buone anche le delegazioni arrivate da fuori. La Val Susa, per l’ennesima volta, non ha mancato alla chiamata di mobilitazione popolare, questa la migliore risposta ai Ferrentino, Maroni, Esposito e compagnia cantante Si Tav!
h 16:30 La marcia del popolo No Tav prosegue, ora lo spezzone di testa sta percorrendo le recinzioni del fortino del lato di Ramats, direzione campeggio, dove terminerà la manifestazione.
h 16:20 Dal twitter di NoTav.info: Siamo davanti all’area del museo archeologico..girandoci vediamo un serpentone interminabile! #notav
h 16.00 – Polizia carabinieri finanza e alpini in assetto antisommossa dietro al filo spinato per ricordarci che la valle “non è militarizzata!”
h 15.50 – La marcia è arrivata alla BAITA #notav.. Si procede nei sentieri in fila indiana davanti alle recinzioni coperte di filo spinato!
Ascolta la diretta da Radio Blackout con nicoletta Dosio:
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h 15.35 – Il corteoentra adesso in VAL CLAREA.. E ancora la coda si trova al campo sportivo!
Un secondo aggiornamento con Chiara da Radio Blackout:
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h 15.25 – Alla manifestazione presenti anche comitati Aquilani saliti in valle per l’occasione.
h 15.20 – “Non saranno necessari le maschere anti-gas nè i caschi. Siamo noi ad aver deciso così, il senso della giornata di oggi è un altro”. Domani finisce il campeggio e comincerà un presidio permanente della valle che proseguirà fino a settembre-ottobre, quando apriranno il cantiere vero e proprio di Clarea, “e noi – hanno aggiunto – saremo là”.
h 15.15 – “No Tav, fuori le truppe” lo striscione notav che apre la marcia!
h 15.07 – Le corrispondenze confermano numeri molto alti. La testa del corteo è arrivata sotto uscita autostrada mentre la coda deve ancora partire da Giaglione! A Sarà Dura!
h 15.00 – La marcia è ufficialmente partita in questo istante.
h 14.55 – Continua ad aumentare l’affluenza. L’indicazione di stare a casa non sembra molto ascoltata. Un alpino #notav dal camion: “Maroni dovrebbe fare il sassofonista”.
h 14.45 – Guardoni della Digos, appartati tra gli alberi del centro abitato. Come scarafaggi.
h 14.30 – “Guardate quanti siamo” dal sound rivolto a PD, giornali e Tg che invitavano a non partecipare al grande corteo notav.
La diretta dal concentramento con Chiara Radio Blackout):
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h 14 – Iniziato il concentramento nel campo sportivo di Giaglione, Già migliaia di persone tra pranzi al sacco e bandiere. Un tweet commenta: “. Un ringraziamento a chi invitava a stare a casa!”
Proemio (h 12) – La valle che resiste si prepara per un nuovo cruciale passaggio nella sua decennale battaglia contro il mostro ad Alta Velocità. Dopo 2 mesi di quotidiana resistenza sulle pendici di Chiomonte – tra la Libera Repubblica della Maddalena e il rinato presidio resistente (oggi campeggio) nei pressi della ‘Centrale’ – solcherà oggi per l’ennesima volta i sentieri circostanti il fortino recintato della Maddalena (nella pretesa di diventare futuro cantiere).
La scelta condivisa è quella di effettuare una marcia pacifica ma determinata, come nella migliore tradizione del movimento no tav, per fuggire la gabbia mediatica in cui il media mainstream e la politica istituzionale vogliono chiudere un movimento che pretendono rappresentabile nell’immagine ritualizzata delle 4 pietre e degli idranti/lacrimogeni delle truppe d’occpazione. Come espresso ieri in numerosi interventi durante la quotidiana assemblea del campeggio, la scelta è quella – ancora una volta – di spiazzare l’avversario e non farsi trovare là dove esso pretende di rinchiudere il movimento. Non per paura ma perché “lo scegliamo noi”! Altri momenti, di assedio e nuovo attacco, verranno…
Sarà una nuova, variopinta e determinata marcia contro la militarizzazione e il cantiere cintato e vedrà in marcia il popolo notav in tutta la sua splendente eterogeneità, ben supportato da delegazioni nazionali ed europee che hanno sentito il magico richiamo (molto poco metafisico) di questo movimento. Doveva essere una semplice marcia di chiusura del campeggio ed è diventata una nuova epica tappa del movimento (così come il campeggio temporaneo si trasformerà in un presidio permanente) . A rinfocolarla e renderla quanto mai necessaria, le dichiarazioni come sempre inopportune dell’ (ex) presidente della Comunità montana Antonio Ferrentino, oggi uomo in quota Sinistra e Libertà nella provincia di Torino (comoda poltrona con cui ha barattato la sua riconversione dal No al Come e oggi al Sì Tav ?)… Per capire cosa ne pensa la valle, guardatevi queste interviste raccolte al mercato di Chiomonte).
A fine giornata faremo i conti, tra 2 ore inizieremo la cronaca in diretta… Stay Tune !
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