InfoAut
Immagine di copertina per il post

Messico: Hanno tagliato quasi 3,5 milioni di alberi per le opere del Treno Maya

Città del Messico / Almeno 3 milioni 444 mila alberi sono stati tagliati o rimossi per le opere del Treno Maya nella Penisola dello Yucatán, nonostante che il presidente Andrés Manuel López Obrador (AMLO) avesse promesso che “nemmeno un solo albero” sarebbe stato tagliato per il megaprogetto, ha rivelato un rapporto ufficiale del Fondo Nazionale di Promozione del Turismo  (Fonatur) dopo un ricorso di revisione.

Secondo i dati, il tratto 5 del Treno Maya, il più contestato di tutta l’opera per le immagini che nel 2022 furono diffuse sulla devastazione della selva vergine del Quintana Roo, è quello per il quale sono stati tagliati più alberi. Fino al 1 febbraio 2023 almeno 2.239 alberi sono stati tagliati.

Il tratto successivo con maggiori alberi tagliati è il 4, che va da Izamal a Cancún, con 505 mila, evidenzia il rapporto del Fonatur, i cui lavori sono stati criticati in varie occasioni dalle comunità indigene e ambientaliste che hanno denunciato l’inizio delle opere nonostante non ci fossero tutti i permessi e le valutazioni ambientali.

Il taglio di alberi nella selva della Penisola dello Yucatán danneggia principalmente il suolo, la flora e la fauna della regione, oltre al fatto che tutta la costruzione rappresenta un rischio per il suolo carsico e il sistema di caverne e fiumi sotterranei nella zona.

A sua volta, un documento della Revisione contabile Superiore della Federazione (ASF) ha rivelato che nel Treno Maya ci sono irregolarità che ammontano ad almeno 399 milioni 190,5 mila pesos. Le irregolarità corrispondono alla gestione delle risorse da parte del Fonatur per costruire il megaprogetto.

22 febbraio 2023

Desinformémonos

Traduzione a cura del Comitato Carlos Fonseca

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

deforestazionemessicoTREN MAYA

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Comune di Torino ritratta sul progetto del Parco del Meisino: ma è davvero così?

Ad ora non vi è alcuno stop né marcia indietro ufficiale, inoltre la questione del parco come Zona a protezione speciale non viene nemmeno citata, eppure dovrebbe essere un aspetto da tenere in considerazione come centrale da parte di un’amministrazione che si sta confrontando con una crisi idrica e un orizzonte di siccità senza precedenti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: “Siamo ancora nella merda”, XR scarica letame al grattacielo della Regione

Riceviamo e pubblichiamo di seguito il comunicato di Extinction Rebellion sull’azione che ha avuto luogo questa mattina al grattacielo della Regione Piemonte. Torino, 31 marzo 2023 – All’alba, una ventina di attivisti di Extinction Rebellion ha scaricato quintali di letame all’ingresso del grattacielo della Regione Piemonte e ci hanno sparso sopra dei fiori. Due persone […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il codice degli appalti di Salvini è un attacco ai territori

Il nuovo Codice Appalti di Salvini è un regalo a speculatori di ogni risma. Di fatto il 98% dei lavori pubblici verrà affidato senza gara, riempiendo le tasche degli amici degli amici e mettendo a rischio territori e comunità.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Solidarietà No Tav alla lotta di Sainte-Soline (ITA e FR)

A Sainte-Soline, nell’Ovest della Francia, la popolazione e i movimenti si stanno opponendo alla realizzazione di enormi bacini volti alla raccolta e distribuzione dell’acqua.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

LEA Berta Cáceres: la nostra primavera non finisce qui!

Dopo quasi un mese di occupazione la Stazione Prenestina Liberata è di nuovo un vuoto e lo sgombero di stamattina è l’ennesimo tentativo di reprimere i nostri desideri.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Francia: il movimento Soulèvement de la Terre accerchia il cantiere per i bacini idrici

In una Francia attraversata da Nord a Sud da imponenti manifestazioni, scioperi, blocchi dei gangli produttivi scatenatasi contro l’impopolare riforma delle pensioni in salsa macronista, ieri si è tenuto un corteo per la difesa della terra e dell’acqua organizzato dalla rete Soulèvement de la Terre che ha visto la partecipazione di 30 mila persone a Sainte-Soline, nel nord ovest della Francia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il ponte è un’aggressione al territorio. Combattiamolo

Da decenni, ciclicamente, il ponte sullo Stretto viene riproposto dalle forze politiche al governo come il sogno di sviluppo per Messina, per la Sicilia e il Sud. Il ponte viene spacciato come strumento per un futuro sfavillante a portata di mano, come il nuovo che viene e che ci traghetterà verso il progresso. Il ponte […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Siccità e crisi idrica: intervista a Alessandra Turco, di Associazione Rurale Italiana

Il 2023 è da poco cominciato ma questa primavera pare preannunciare quella che sarà un’estate ancora più arida della precedente. La situazione idrica nelle città versa in condizioni disastrose, nella fattispecie i fiumi torinesi hanno raggiunto minimi storici.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messico: Il Treno Maya causerà non solo un ecocidio, ma anche un etnocidio

Il Tribunale dei Diritti della Natura ha sentenziato così, “questa giuria avverte che la realizzazione del mal chiamato Treno Maya in realtà apre la porta non solo all’ecocidio, ma anche all’etnocidio”, dato che impatta e danneggia gli ecosistemi nello stesso momento in cui viola i diritti umani individuali e collettivi dei popoli maya nella Penisola dello Yucatán.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: i prigionieri politici di Eloxochitlán

Lo scorso 20 dicembre ne è stato liberato uno, Isaías Gallardo, ma sono ancora in sei ad attendere giustizia. Sono vittime di un vero e proprio montaggio giudiziario per essersi difesi dai cacicchi e dagli attacchi della politica tradizionale dello Stato di Oaxaca. di David Lifodi, da La Bottega del Barbieri È stato scarcerato lo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato della Brigada Campeche

Dal 3 al 6 marzo una brigata organizzata dai compagni e compagne del Nodo Solidale e composta da attivistx No Tav, Collettivo Zapatista di Lugano (Svizzera), Ostile Serigrafia Ribelle, S.O.A. Molino (Svizzera), Pirineo Aragonés (Spagna) ha attraversato la penisola dello Yucatan, principalmente nello stato di Campeche, incontrando comunità in lotta contro il megaprogetto del “Tren […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Allarme siccità: giro del mondo tra le lotte per l’acqua.

Di seguito proponiamo un approfondimento sull’acqua, sull’agricoltura e, di conseguenza, sulla siccità in una prospettiva transnazionale dal Messico, a Torino alla Francia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: L’opposizione al Treno Maya

In questa giornata sono state presentate testimonianze delle comunità colpite e a partire da recenti giri sul campo nei territori, trovando un peggioramento dello scontro intercomunitario, per gli effetti del saccheggio delle terre, pagate con frequenza a prezzi irrisori.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Messico: casa e dignità

L’OPFVII è un’organizzazione sociale che raccoglie sostanzialmente settori sociali con rivendicazioni legate alla casa come disoccupati, operai, professionisti, donne di casa e studenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La lunga lotta del ejido San Isidro

Questo 14 luglio, l’ejido San Isidro, Jalisco, ha raggiunto un traguardo storico nella sua lotta per la terra, recuperando finalmente la proprietà di 280 ettari (più della metà della terra dell’ejido), che rivendicava da più di 80 anni.

Immagine di copertina per il post
Culture

In Messico, nel 1968, tre film

Tre grandi film girati in Messico a cavallo del 1968: ri-visti da Francesco Masala (sono recuperabili online)

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’impronta mennonita: i popoli indigeni denunciano lo sfratto, il traffico di terra e la distruzione delle loro foreste in America Latina

Abbiamo tradotto da Desinformemonos questo interessante articolo sulla deforestazione in America Latina. Il reportage si concentra sulla penetrazione delle comunità mennonite (una delle più importanti tendenze derivate dal credo anabattista) all’interno delle foreste del continente latino-americano.