InfoAut
Immagine di copertina per il post

Nicoletta: “innocua evasione”

Il Procuratore Spataro spiega perchè Nicoletta è ancora libera e non và arrestata (documentazione)

Pubblichiamo qui di seguito dei documenti che ci sono giunti e a seguire un commento di Nicoletta Dosio, come sempre molto importante, dove viene prima la dimensione collettiva alle situazioni personali.

La documentazione (sulla quale torneremo nei prossimi giorni) si riferisce alla richiesta di revoca degli arresti domiciliari per Nicoletta da parte del procuratore Spataro in persona e dai pm Rinaudo e Gianoglio). Da leggere sono  le motivazioni per cui viene richiesta tale revoca.

Seguono poi: la bocciatura da parte da parte del giudice della “strategia” di Spataro e il ricorso che lo stesso presenta perchè vuole proprio che Nicoletta sia rimessa in libertà (da leggere il perchè!), e poi la fissazione dell’udienza in pochissimo tempo a differenza del solito calendario giudiziario.

Che la legge non sia uguale per tutti non lo scopriamo ora, ma sento il dovere di ribadirlo, dalla mia ostinata e, a quanto pare, invisibile evasione; un’evasione che si sostiene sulla solidarietà da parte del Movimento NO TAV e delle tante realtà resistenti capaci di fare, del nostro paese e del mondo, un luogo dove ha ancora senso vivere e spendere concreta speranza.

Sono cosciente che la mia condizione è l’eccezione che conferma la regola, una regola che viene sistematicamente applicata nei confronti di chi viola le misure cautelari e si oppone alle vessazioni della cosiddetta Giustizia, a Torino come altrove.

Sono convinta che la verità sia rivoluzionaria e che la conoscenza sia diritto di tutti e strumento importante di giustizia sociale, per questo ho deciso di divulgare il documento che accludo.

Richiederebbe un dettagliato commento che ci riproponiamo per il prossimo futuro, ma mi sembra giusto farlo conoscere subito, in modo che possa essere tempestivamente utilizzato per la difesa e per la lotta.

E’ un documento emesso dalla Procura di Torino (con allegata sentenza del tribunale): una vera e propria dichiarazione politica, emblematica per la sua tortuosità e per le sue disinvolte contraddizioni, da cui si può evincere come il fine giustifichi i mezzi e come il giusto e l’ingiusto, il lecito e l’illecito siano questione non tanto di sostanza, ma di opportunità.

Ne emerge la logica ferrea del sistema, pronto ad usare, di volta in volta, il bastone e la carota per farci schiavi e vittime conniventi.

Un documento il quale dimostra anche che, quando alziamo la testa, scopriamo che “il re è nudo” e che il conflitto collettivo, forte di cuore, di ragione e di responsabilità verso il futuro, paga ed è contagioso: per questo fa paura e vincerà.

Da parte mia, non un passo indietro; e non per “eroismo”, ma per decenza.

 Bussoleno, 13 dicembre 2016

Nicoletta Dosio    

Di seguito alcune parti della documentazione da leggere con attenzione 

  • richiesta revoca della misura (a firma del Procuratore della Repubblica Spataro, sostituti procuratori Rinaudo e Gianoglio)

  • esito_gip (il Giudice A.Pfiffner respinge la richiesta di cui sopra)

  • appello (a firma del Procuratore della Repubblica Spataro)

  • fissazione udienza ( dopo 12 giorni a differenza dei soliti 30/40)

Sempre dal sito dal sito notav.info, una cronaca dell’udienza del 14 dicembre, dove è stata comunicata a Nicoletta la sentenza in merito al processo per evasione, per la quale la pm Quaglino ha chiesto 8 mesi, il minimo della pena.

Alle 7.00 di questa mattina, mentre Bussoleno cominciava a svegliarsi, i Carabinieri sono andati a prelevare Nicoletta direttamente a La Credenza, la casa della sua evasione e punto di riferimento per il movimento NoTav.
Caricata in auto, si sono recati al Tribunale di Torino dove poco dopo si sarebbe tenuta la comunicazione della sentenza per il processo per reato di evasione.
Una sentenza flash, venti minuti per comunicare la condanna di 8 mesi senza condizionale e il risarcimento delle spese processuali e alle 8:45 era già finito tutto.
In un’aula completamente vuota Nicoletta arriva per prima, ad aggiungersi solo Pm, Giudici, Avvocati Difensori.
Nessun NoTav (di disturbo?) presente, nessun giornalista, nessuna voce che potesse portare fuori informazioni.
Ma il processo, garantiscono tutti, era a porte aperte!
Eppure “qualcuno deve averle inavvertitamente lasciate chiuse”, hanno spiegato in tribunale ai tanti notav presenti che hanno provato ad accedere alla sala senza riuscirci.
E’ interessante come il timore che la notizia prenda forma tocchi così da vicino Spataro e tutto il suo bislacco entourage. E’ davvero ridicolo il modo in cui questo processo prosegue.
Tutto viene fatto in tempi strettissimi e in orari improbabili. Il tutto per tenere a tacere una situazione (folle) in cui si sono andati ad incastrare Giudici e Pm e dalla quale non sanno bene come uscirne.
Tra una quindicina di giorni il verdetto sull’attuazione della pena.
Il gesto di Nicoletta “è un modo per rivendicare la nostra lotta e farla conoscere dappertutto”. Insieme continueremo a sostenere Nicoletta e le sue scelte, che sono le nostre perché, come lei stessa ha aggiunto: “Il segno della nostra resistenza è una speranza e un esempio per tanti. Noi l’abbiamo detto: questi tribunali ci condannano, ma la storia ci assolverà”
Avanti #notav!
 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: Extinction Rebellion scarica 30 tavoli davanti alla Regione Piemonte. “Tutte le occasioni mancate”

Nei giorni conclusivi della conferenza sui cambiamenti climatici che si tiene a Belém, il movimento denuncia gli impegni disattesi da Governo e Regione

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

San Giuliano: Telt prende possesso delle case, ma la valle non si arrende

Ieri mattina Telt è entrata ufficialmente in possesso delle abitazioni di San Giuliano di Susa che verranno abbattute per far spazio al cantiere della stazione internazionale del Tav Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Confluenza: 22 e 23 novembre insieme nel Mugello per la difesa dell’Appennino

Mentre a livello globale e nazionale l’aggressione estrattivista dei territori si fa sempre maggiore, in Italia continua il percorso di Confluenza, affiancata dalla coalizione TESS.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Brasile. La Marcia Mondiale per il Clima riunisce 70.000 persone a Belém e chiede giustizia climatica: «Noi siamo la risposta»

Un incontro storico dà voce ai popoli che non sono stati ascoltati negli spazi ufficiali della COP30.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: gli indigeni dell’Amazzonia si invitano al vertice sul clima

Gli indigeni della tribù Kayapó, sostenuti da centinaia di manifestanti, hanno organizzato un’azione di protesta all’interno della “zona verde” della COP30.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Sud unito contro il ponte. Vogliamo casa, lavoro, ambiente e sanità

La mobilitazione contro il ponte sullo Stretto è, oggi, uno spazio politico cruciale per la resistenza e il riscatto del Sud.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

III e IV giorno dell’Incontro Internazionale delle Comunità Danneggiate dalle Dighe, dalla Crisi Climatica e dai Sistemi Energetici

Sotto il sole amazzonico, un gruppo composto da militanti di 45 paesi ha intrapreso questa domenica (9/11) una traversata simbolica attraverso le acque della Baía do Guajará, a Belém (PA).

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Mineria responsable? Cuento miserable!

Con una compagna del Frente Nacional Antiminero parliamo di estrattivismo in Ecuador.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: Cosa aspettarsi dal vertice mondiale sui cambiamenti climatici

Con il ritiro degli Stati Uniti e la cautela della Cina, la conferenza in Brasile metterà alla prova la capacità del mondo di rispettare l’Accordo di Parigi e gli obiettivi finanziari

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ex Ilva: il riarmo divora la politica industriale (e la transizione ecologica)

Tutti i nodi vengono al pettine. Il governo sovranista con la sua manovrina accantona risorse per acquistare armi e manda alle ortiche quasiasi politica industriale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ecuador: il trionfo di un popolo che non rinuncia alla sua sovranità

Nel referendum del 16 novembre il popolo ecuadoriano ha detto NO

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Brescia: perquisizioni, denunce e avvisi orali per il corteo del 27 settembre sotto Leonardo SPA

Perquisizioni, denunce e “avvisi orali” dall’alba di venerdì 21 novembre a Brescia contro compagne-i (anche studentesse-i) per il grande corteo per la Palestina di sabato 27 settembre

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Aggressioni e lotte nel comparto tessile di Prato

Come racconta l’aggressione dei giorni passati – che segue a numerose altre aggressioni ai danni di lavoratori e lavoratrici in sciopero negli ultimi anni – un sistema predatorio fatto di aggressioni e intimidazioni è estremamente consolidato nel settore.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: il Giappone ai tempi del neogoverno nazionalista della Premier Sanae Takaichi

A livello internazionale, una delle prime mosse della Takaichi è stata aprire un profondo scontro diplomatico con Pechino

Immagine di copertina per il post
Culture

Il primo vertice antiterrorismo internazionale – Roma 1898

Un evento spesso trascurato dalla storiografia italiana, anche da quella che si è occupata del movimento operaio e delle sue lotte, ma che obbliga a riflettere su una serie di nodi ancora tutti da sciogliere

Immagine di copertina per il post
Culture

Frankenstein, quel mostro nato dalle ombre oscure della guerra

Al mostro viene negato un nome e una individualità, esattamente come al proletariato