No Tav: 2 anni e 10 mesi per Lucio, Francesco e Graziano, da oggi ai domiciliari
I tre No Tav avevano scelto la formula del rito abbreviato per affrontare il processo che li vedeva accusati dei reati di danneggiamento a mezzo di incendio, violenza contro pubblico ufficiale, detenzione e trasporto di armi da guerra. Oggi il Tribunale di Torino ha emesso la sentenza: Lucio, Francesco e Graziano sono stati condannati ciascuno a 2 anni, 10 mesi e 20 giorni di reclusione, da scontare agli arresti domiciliari. Usciranno oggi stesso dal carcere per essere trasferiti presso le proprie abitazioni, dove per ora saranno sottoposti a restrizioni su visite e comunicazioni.
La Procura, capitanata dal duo di pm Padalino-Rinaudo, aveva chiesto una condanna a 5 anni e 6 mesi; la sentenza di oggi ha ridimensionato la richiesta e il quadro accusatorio, così come era già accaduto in sede di Corte d’Assise nei confronti di Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò.
Complessivamente i tre No Tav, arrestati lo scorso 11 luglio, hanno trascorso in carcere più di 10 mesi di detenzione tra il carcere di Ferrara e quello delle Vallette di Torino. Nonostante l’accusa di terrorismo fosse caduta anche nei loro confronti in sede di Tribunale del riesame, a marzo il Gip aveva rigettato l’istanza di scarcerazione presentata dai legali della difesa, stabilendo che Lucio, Francesco e Graziano dovessero ugualmente rimanere in carcere sottoposti a regime di alta sorveglianza. A questo, dopo il loro trasferimento a Torino, si era recentemente aggiunto il problema delle indegne condizioni di detenzione (vedi: “Scabbia e condizioni sanitarie pessime in carcere per Lucio, Graziano e Francesco“).
In attesa di avere maggiori informazioni sulla sentenza emessa oggi, accogliamo con gioia la notizia della scarcerazione dei tre No Tav ma continuiamo a reclamare libertà completa per tutti e tutte: la lotta non si arresta, libertà per i No Tav!
Per questa mattina era inoltre stato indetto un presidio di solidarietà ai cancelli della centrale di Chiomonte, in attesa della sentenza: la polizia ha provocatoriamente sbarrato l’accesso al ponte che porta al cancello, posizionando delle griglie metalliche e l’idrante, evidentemente preoccupata dalla presenza dei No Tav che si apprestavano a presidiare la zona con momenti di socialità e la realizzazione di un murales da parte del famoso writer Blu.
I No Tav però non si sono fatti scoraggiare da questo tentativo di bloccare la solidarietà e hanno allestito un presidio proprio di fronte alle reti metalliche. L’invito è a raggiungere il presidio, seguiranno aggiornamenti sulla mobilitazione di oggi…
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