NoTav. La protesta non ha età: in centinaia alle reti del cantiere
Ascolta Maurizio (RadioBlackOut):
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In più di 500 si sono incamminati verso la Val Clarea, quest’oggi priva di blocchi, e hanno raggiunto le reti dove in questo momento stanno effettuando una battitura. La polizia all’interno del cantiere ha schierato gli idranti ma per il momento non ha azionato l’acqua. Ma a raggiungere i valsusini e le valsusine che coraggiosamente stanno in questo momento sfidando i divieti imposti dalla questura, anche giovani e non che stanno raggiungendo anch’essi la Val Clarea da più punti. Con l’affluire di altri notav, la manifestazione di oggi sta acquistando sempre più un tenore considerevole. Mentre prosegue la battitura infatti, in alcuni punti sono state tagliate le reti, a dimostrazione che il fortino non è del tutto inattaccabile.
Ascolta Guido (RadioBlackOut):
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Forte anche la presenza di donne notav, in prima fila e determinate, all’indomani di quella porcheria che passerà alla storia come decreto contro il femminicidio, trasformato in itinere in decreto sulla sicurezza per la quantità di argomenti che astutamente hanno inserito al suo interno. Le donne notav quindi, ancora una volta prendono parola a riguardo e agiscono, per dimostrare, all’indomani dell’approvazione del decreto che molte parole si sprecano sulle leggi contro la violenza sulle donne ma come di consueto, il governo preferisce investire sulle opere inutili, e su “norme di sicurezza” atte a inasprire le pene per i notav e le notav.
Mentre il campeggio notav si è trasferito a Chiomonte, si susseguono quindi le iniziative di quest’estate di lotta. L’iniziativa di oggi, ancora una volta, dimostra come all’interno della lotta notav non esistono buoni o cattivi. Una divisione da anni cercata, auspicata e fomentata dai media mainstream e questura. E ancora una volta, non solo viene dimostrato che la protesta non ha età bensì che le reti non sono invulnerabili.
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