InfoAut
Immagine di copertina per il post

NoTav-Terzo Valico: la verità sulle cariche di Arquata (video inedito)

Nel video pubblicato dal blog di Beppe Grillo che riportiamo sotto, oltre alle manganellate (per fortuna schivate) al Senatore Scibona (in basso al centro) si vede, nonostante il video sia un po’ sgranato, il momento in cui con una violenza cieca il signore di Arquata viene colpito alla testa (dal secondo 54 al secondo 56 in mezzo al centro dello schermo).

Si è trattato di un gesto di violenza gratuito contro un signore anziano che non farebbe male ad una mosca e la cui unica colpa era quella di protestare contro la realizzazione di un’opera inutile devastante per l’ambiente e la salute degli arquatesi. Tutti quelli che c’erano sanno che la carica delle forze dell’ordine è stata pretestuosa, motivata esclusivamente dalla volontà di fare male per provare a spaventare un movimento popolare che fa sempre più paura. Hanno picchiato selvaggiamente e come si può vedere dal video inedito che pubblichiamo sotto il comportamento delle forze dell’ordine è stato volto a ricercare lo scontro nei confronti di persone pacifiche a mani alzate e a volto scoperto. Guardate a partire dal secondo 33 come un carabiniere utilizzi ripetutamente un manganello per cercare di infilzare gli occhi dei manifestanti ed è sempre lo stesso carabiniere a far partire dalle retrovie la prima manganellata (minuto 1.02). E’ da questo momento che iniziano gli scontri, solo grazie alla responsabilità del movimento non sono degenerati ed è stata riportata la calma.

La narrazione tossica fatta da alcuni quotidiani, fra cui spiccano per falsità La Stampa, Il Secolo XIX e Il Piccolo che vorrebbe che siano stati i manifestanti a provocare la carica con il lancio di oggetti, fumogeni e sanpietrini ne esce distrutta dalla visione del video. Qualche lancio c’è stato dopo, inutile nasconderlo, come estremo tentativo di difesa davanti alla violenza subita e dopo aver subito un’aggressione immotivata.

 

Scandaloso è poi stato il lancio di alcuni lacrimogeni in mezzo alla folla dove erano presenti anche bambini ed anziani (foto1foto2foto3) che si trovavano distanti da dove vi era il fronteggiamento fra No Tav e forze dell’ordine.

Sia nel video che nelle foto che pubblichiamo sotto (tratte da Repubblica o reperibili su Facebook) sono ben visibili e riconoscibili gli uomini delle forze dell’ordine che si sono resi responsabili della violenza e sarebbe bene che la Procura della Repubblica di Alessandria decidesse di aprire un fascicolo (siamo certi che nei nostri confronti verrà fatto) per vederci chiaro e accertare le responsabilità dei carabinieri e della polizia.

La proposta di legge depositata dal Senatore Scibona con altri sul riconoscimento delle forze di polizia e richiesto a gran voce in questi anni dai movimenti sociali sarebbe volta proprio ad evitare e a prevenire gli abusi da parte delle Forze dell’Ordine.

Chi pensava di spaventare il movimento ha sbagliato tutto e non ha fatto altro che accrescere la volontà dei cittadini di proseguire la lotta contro il Terzo Valico. Consigliamo a chi non ci credesse di farsi un giro sui social network.

Una signora di Arquata poco dopo la marcia scriveva su facebook:

“Mio figlio oggi ha voluto partecipare alla marcia NoTav. Penso che pochi dodicenni siano interessati e sensibili al tema ambiente, terra, cultura contadina. Abbiamo assistito ad una festa con bambini e anziani e musica. E alla pochezza dello stato italiano che ha dimenticato le sue origini, contadine anch’esse, ed ha solo saputo alzare una cortina di fumo e manganelli. Non so se la Tav sia una cosa giusta o no, non ho ancora un opinione solida, ma mio figlio da oggi e’ un No Tav. Perche’ non tollera soprusi ed ingiustizie. Ed io sono fiera di lui.”

E il signore di Arquata ferito alla testa di ritorno dal Pronto Soccorso scriveva sempre su facebook:

“Grazie a tutti coloro che hanno espresso solidarietà nei miei confronti ma sono talmente violento che ringrazio pure tutti coloro che hanno espresso forti critiche. Abbraccerei pure il carabiniere che mi ha manganellato so che non lo incontrerò mai ma non riserbo alcun rancore nei suoi confronti. Sono fatto così la violenza non mi appartiene. Per cortesia nessuno si arrabbi.”

Questi sono gli arquatesi, questi sono i No Tav – Terzo Valico e a differenza di quanto spera il solito giornalismo spazzatura nella giornata di Domenica prossima a Pozzolo i No Tav – Terzo Valico non cercheranno nessuno scontro ma, come sempre pacifici e a volto scoperto, cercheranno nuovamente di abbattere le recinzioni della Romanellotta. Prefetto e Questore sono avvisati: basta tenere a casa i violenti e sarà una bellissima giornata di festa.

A proposito di violenti, da tenere, o meglio da mandare a casa, è il Senatore alessandrino del PD Daniele Borioli, uno che nella vita non ha mai fatto altro che il politico di professione. Il “nostro”, forse alla ricerca di un po’ di notorietà, ha vomitato un comunicato stampa la cui violenza lascia allibiti. Ve lo proponiamo tratto dal sito dei senatori democratici (del partito democratico).

Borioli: Sfida antidemocratica degli estremisti No Tav

“Le dichiarazioni delle frange estremiste NO TAV a proposito del Terzo Valico non lasciano margine a dubbi. L’obiettivo è quello di replicare tra la Liguria e l’Alessandrino le dinamiche eversive praticate in Val di Susa, provocando – sono parole loro – la militarizzazione della Valle”. Così il senatore del Partito democratico Daniele Borioli, componente della Commissione Lavori pubblici e trasporti di Palazzo Madama. “Una sfida aperta allo Stato – prosegue Borioli – alle istituzioni e alle forze democratiche. Un atto di ostilità esplicita, che minaccia di riversare sulle comunità locali una condizione di guerriglia permanente, che ha nell’opposizione alla nuova ferrovia solo la motivazione di facciata. E’ perciò importante che il Governo si attivi da subito per evitare che la situazione degeneri e che altrettanto facciano le istituzioni preposte al presidio della legalità”. “Allo stesso modo è fondamentale che le forze intenzionate a mantenere la loro opposizione all’opera sul terreno del confronto democratico separino con atti e comportamenti inequivocabili ogni possibile contiguità con le frange violente – conclude l’esponente pd – evitando compromessi e ambiguità che finirebbero per assumere inevitabilmente il sapore della connivenza”.

Qualcuno spieghi al senatore che siamo nel 2014, non negli anni 70 e che Arquata è stata militarizzata perchè la classe politica che lui si onora di rappresenatare vuole imporre sulla testa dei cittadini un’opera inutile, devastante per l’ambiente e per la salute. Il messaggio di Borioli è chiaro: “visto che noi politici non siamo stati in grado di convincerli, comprarli, piegarli, adesso ci provi la polizia e la magistratura”. E’ questa l’idea di democrazia di Daniele Borioli, uno che non riesce a rassegnarsi al fatto di trovarsi davanti ad un movimento popolare che sceglie e decide tutto in assemblee pubbliche e che tutto compatto ha deciso di praticare il taglio delle recinzioni sabato ad Arquata. Le frange violente ed estremiste sono solo ed esclusivamente nel suo cervello ed il suo tentativo di dividere il movimento in buoni e cattivi è destinato a naufragare.

Comunque nessuno si preoccupi, come già hanno fatto i valsusini anche da queste parti si sta cercando di isolare i violenti. Non è però facilissimo: hanno caschi, scudi, manganelli, lacrimogeni e la tessera del partito democratico in tasca.

da NoTav-TerzoValico

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

arquatanotavnotav terzo valico

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Contro il porto crocieristico di Fiumicino

Royal Caribbean, colosso statunitense delle crociere, vuole costruire a Fiumicino il primo grande porto a gestione privata in Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Comune di Bussoleno allunga le mani sulla stazione internazionale ed è subito bufera

“Metti la cera, togli la cera”. Chi di noi non si ricorda della famosa frase pronunciata dal maestro Miyagi nel film “Karate Kid” all’inizio degli anni 80.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La violenza colpisce la scienza: gli esperti sono minacciati per aver rivelato gli impatti sulla biodiversità

Messaggi intimidatori, attacchi fisici, avvertimenti. Secondo l’International Council on Science, gli scienziati ambientali latinoamericani sono sempre più minacciati. di Ana Cristina Alvarado, da ECOR Network “Stiamo assistendo a casi di persone che pubblicano informazioni scomode e, alla fine, si attaccano gli scienziati al fine di mettere a tacere il loro lavoro”, afferma Laura Furones, autrice […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: corteo No Ponte sullo Stretto in occasione del Carnevale, la polizia carica a freddo i manifestanti

Un’ampia manifestazione a Messina contro la realizzazione del Ponte sullo Stretto ha animato questo sabato 1 marzo la città siciliana. Un corteo colorato ha legato la giornata di lotta con la festività del Carnevale, da sempre festa popolare e giorno in cui – fanno sapere i No Ponte – “si rovescia, si fa beffe del potere, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Opporsi al ponte sullo Stretto costa: 340mila euro!

La storia del Ponte sullo Stretto si arricchisce di una nuova, incredibile pagina. di Peppe Marra, da Volere la Luna Presentato come un’opera strategica, il Ponte è in realtà un grande inganno (https://volerelaluna.it/controcanto/2024/02/15/messina-linganno-del-ponte/), tali e tante sono le criticità legate alla sua realizzazione. In sintesi: il territorio dello Stretto è una zona ad alto rischio sismico e costruire una struttura di queste dimensioni su un’area così instabile […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Viaggio nei cantieri del Tav tra mito e realtà. Il sistema “grandi opere” per espropriare, devastare e speculare

Sono passati 30 anni da quando, a inizi anni ’90, nasceva il movimento No Tav in Val di Susa (TO). Parallelamente alla sua storia, emergeva quello che sarebbe diventato il modus operandi di gestione manageriale dei beni comuni, della spesa pubblica, del territorio e della politica in Italia: le “grandi opere”. Un quantitativo ingente di […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Argentina: “Lo Stato Nazionale decide di non finanziare la lotta agli incendi”

Il fuoco devasta territori e vita nel Chubut, Río Negro e Neuquén. Di fronte alla scarsa azione del governo nazionale, abitanti locali, produttori e popoli originari indicano le cause: siccità prolungate e cambiamento climatico, monocolture di pini e mancanza di prevenzione. Un morto, centinaia di case distrutte e 23.000 ettari sono alcune delle conseguenze. Nel […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Val di Susa: allargamento al cantiere di San Didero

Durante la giornata di ieri a San Didero sono iniziati i lavori per la costruzione della rotonda antistante al cantiere, sin da subito i No Tav hanno presidiato il piazzale del presidio, luogo in cui l’allargamento della rotonda potrebbe proseguire.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Nuova protesta dei trattori. Il mondo rurale e le politiche agricole tornano nel dibattito pubblico

Torna, dopo esattamente un anno dal suo inizio, la protesta dei trattori. A partire da questa settimana, in diverse Regioni italiane, gli agricoltori e i loro mezzi agricoli sono scesi in strada per ribadire che dopo un anno – dicono – “nulla è cambiato”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio di San Giuliano: conferenza stampa del Movimento No Tav dell’8 gennaio

Ieri mattina, Nicoletta Dosio è stata nuovamente convocata da Telt per concludere la presa di possesso del terreno del presidio di San Giuliano ereditato dopo la scomparsa di Silvano.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 DICEMBRE 2024: MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV – ORE 14 PIAZZA D’ARMI, SUSA

A quasi vent’anni dall’8 dicembre 2005, il Movimento No Tav attraverserà di nuovo le strade ed i sentieri della Valsusa che con determinazione e coraggio difende da tanto tempo. Con un occhio al passato, per custodire ciò che la lotta insegna, ed un occhio al presente, per rafforzare le ragioni e la pratica che da […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Manifestazione di Soulèvements de la Terre contro il collegamento ferroviario ad alta velocità LGV Sud-Ouest tra Bordeaux e Tolosa

Più di 1.500 persone hanno risposto all’appello dei collettivi LGV NON MERCI (TAV NO GRAZIE) e Soulèvements de la Terre contro il progetto della linea ad alta velocità nel Sud-Ovest.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per le vie di Susa

Sabato pomeriggio le vie di Susa sono state attraversate da migliaia di No Tav nuovamente in marcia per esprimere il proprio dissenso contro un’opera ecocida e devastante.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giù le mani dalla nostra terra! Assemblea e passeggiata verso San Giuliano

Questa sera si è svolta a Susa una partecipata assemblea No Tav, chiamata dal Movimento nelle ore centrali della giornata per iniziare a dare una prima risposta collettiva allo sgombero del presidio di San Giuliano avvenuto nella scorsa notte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Comunicato stampa: dalla Venezia Verde alla Laguna di Venezia dal 2 all’8 settembre

Il 2 settembre, su iniziativa del collettivo Bassines Non Merci e nell’ambito della stagione 7 di Soulèvements de La Terre, una delegazione partirà per una grande traversata dalla Venezia verde del Marais Poitevin a Vicenza, dove dal 5 all’8 settembre si svolgerà il Venice Climate Camp.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Mettere in comune i saperi: Estrattivismo e cura della terra alle Giornate di Antropologia Conviviale, 22-25 agosto 2024

Diffondiamo volentieri l’indizione al tavolo su Estrattivismo e cura della Terra che si terrà in occasione delle giornate di Antropologia Conviviale al quale il progetto Confluenza è invitato a prendere parte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Importante mobilitazione contro la base MUOS della US Navy

Ripubblichiamo di seguito il comunicato apparso su Notav.info in merito alla mobilitazione No Muos degli scorsi giorni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Avanti No Tav! Note sul Festival 2024

Ci siamo presi qualche giorno per tirare le somme di questa ottava edizione del Festival Alta Felicità, una tre giorni in cui la Valsusa e il territorio di Venaus si sono trasformati in un laboratorio di esperienze e condivisione, andando ben oltre la già ricca programmazione culturale e artistico-musicale.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Dalla Val Susa che non si arrende confluiamo verso un autunno ricco di iniziative!

L’assemblea di Confluenza domenica 28 luglio 2024 durante il Festival Alta Felicità a Venaus è stata un successo! Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti e tutte coloro che hanno partecipato attraversando il Piemonte per raggiungere la Valsusa terra di lotta ed esempio per tutti i comitati che si battono per la salvaguardia dei propri territori.