PER GLACIOLOGI E CLIMATOLOGI “COPRIRE I GHIACCIAI NON RISOLVE IL PROBLEMA DELLA CRISI CLIMATICA, RISCHIA DI AGGRAVARLA”
Negli ultimi anni sono stati avviati diversi progetti per rivestire i ghiacciai alpini con speciali coperture sintetiche. L’obiettivo sarebbe quello di rallentarne lo scioglimento.
Tra gli esempi sull’arco alpino italiano c’è il ghiacciaio del Presena, a cavallo delle province di Trento e Brescia: da diversi anni sulle piste del consorzio sciistico Pontedilegno-Tonale sono stesi oltre centomila metri quadri di teli geotessili per riflettere la luce e dimezzare la fusione del ghiaccio sottostante.
Secondo il Comitato Glaciologico Italiano, il Servizio Glaciologico Lombardo e l’Associazione Italian Climate Network, altre 5 organizzazioni e decine di scienziate e scienziati, ricercatori e ricercatrici, “questa tecnica in realtà non risolve il problema dell’emergenza climatica. Al contrario, rischia di aggravarla”. Studiosi e associazioni lo affermano in una lettera intitolata “Coprire i ghiacciai non significa salvarli”. Oltre a non essere utile alla lotta ai cambiamenti climatici ed essere, al contrario, probabilmente dannosa, la pratica di coprire pezzi di ghiacciaio con tali tessuti sintetici appare come l’ennesima ricerca di una soluzione facile a un problema molto più complesso che affligge le nostre montagne e l’intero Pianeta.
Abbiamo approfondito la questione con il giornalista Emanuele Galesi, collaboratore de L’Essenziale, che sta seguendo la questione. Ascolta o scarica.
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