Renzi a L’ Aquila, contestazioni e cariche
In una delle città che maggiormente reca i segni e le ferite della malagestione politica volta al profitto di speculatori edilizi e politicanti senza scrupoli, un nutrito e trasversale numero di persone ha deciso infatti di impedire che lo show-man toscano si prendesse i riflettori in modo autoreferenziale.
La componente più decisa a interrompere quello che sarebbe stato il solito triste copione (peraltro saltato più e più volte in svariate città della penisola per timore di contestazioni) è stata quella del comitato No Ombrina, che ancora prima dell’ arrivo del premier si è avvicinata all’ ingente schieramento di polizia. E’ qui che, palesando tutto il nervosismo del caso, la polizia si è fatta avanti. Il contatto è stato dunque inevitabile e tra i manifestanti si è registrato un ferito, prontamente soccorso.
Il “comitato d’accoglienza” del premier ha fatto sì che la sua kermesse fosse rinviata, mettendo in risalto la volontà di tante persone e associazioni abruzzesi di continuare il percorso di contrapposizione al Governo a partire dal rifiuto delle trivelle nel Mare Adriatico.
E’ presto per dirlo, ma quello che in rete qualche mese fa è stato ironicamente definito il #RenziScappaTour potrebbe arricchirsi a breve di ulteriori tappe, ancor più interessanti dopo il rapporto del Sole 24 Ore che smentisce tutto l’esecutivo per quanto riguarda il mantra della ripresa economica, segnalando un calo dei redditi nel 2014 di ben 4 punti percentuali rispetto a quelli dichiarati nel quinquennio antecedente, a cui si aggiungono una pressione fiscale difficilmente sostenibile e il nuovo calcolo ISEE che falsa la ricchezza reale di ognuno rendendolo fondamentalmente più povero e con l’accesso ai servizi primari sempre più difficoltoso.
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