InfoAut
Immagine di copertina per il post

DI COVID SI MUORE, SENZA TAMPONI DI PIÙ.

||||

Ripubblichiamo questo testo del “Comitato 3e32”, organizzazione che si occupa del territorio abruzzese e che nasce a L’Aquila in seguito al terremoto del 6 aprile 2009. L’obiettivo del comitato è stato rimanere nella città devastata dal sisma, prendendone in mano il suo futuro a partire da chi vi abita in opposizione a decisioni avulse dal territorio. Uno dei punti fermi del comitato è stata la contrarietà al progetto C.A.S.E, oggi sono la gestione della pandemia e del tracciamento del virus ad essere messi in discussione. A L’Aquila, come su tutto il territorio nazionale, ci sono dei responsabili legittimati da anni di politiche cieche in ambito sanitario ma qui, a differenza di altri luoghi, il proprio stare al mondo è già stato messo a rischio una volta, senza che il conto sia stato mai pagato. 

“L’Aquila come Bergamo”? I responsabili siete voi

Marsilio/Testa/Biondi Dimissioni

Le nostre proposte

Oggi siamo volut* stare davanti l’ospedale San Salvatore dell’Aquila, con i nostri corpi, per non farlo sentire come un’area estranea al territorio in cui viviamo, nemmeno, soprattutto, ora che all’Aquila è in vigore di nuovo una zona rossa. In pochi e distanziati siamo stat* lì per un gesto che sappiamo vuole essere un abbraccio simbolico di tutta la città a chi sta lì dentro, soffrendo perché malato o lavorando con turni massacranti, come accade in tutta la provincia.

Ci siamo ritrovati e ritrovate davanti al nostro  ospedale anche per denunciare che se all’Aquila il contagio da Covid ha preso queste dimensioni ci sono dei motivi precisi e delle precise responsabilità e non c’è zona rossa che possa impedirci dall’indicarle pubblicamente.

Di Covid infatti si sta morendo troppo a L’Aquila e in provincia, come conseguenza di un contagio che è dilagato in primis a causa della mancanza di mezzi e risorse per testare e tracciare.

Eppure il tempo per prepararsi questa volta c’era, invece essere stati sostanzialmente risparmiati dalla prima ondata è risultato paradossalmente fatale. A maggio infatti la Asl 1 aveva programmato tutta una serie di misure di prevenzione che poi non sono state messe in pratica, conseguenza di una percezione distorta del rischio, su cui ha influito anche una certa cultura politica che, ahi noi, ha avuto evidentemente ripercussioni ideologiche anche nelle scelte delle direzioni Asl, o meglio nel sistema politico-sanitario basato sullo spoil sistem. Insomma di nuovo, all’Aquila , la città del terremoto del 2009 e della Commissione grandi rischi, si è voluto rassicurare e quanto era stato programmato a maggio, non è stato poi realizzato.

È chiaro che la situazione in cui versa la sanità pubblica oggi è il frutto di decenni di devastazione, operata trasversalmente dalla classe politica delle destre e del centrosinistra. Ripercorrere queste nefandezze sarebbe sacrosanto, ma oggi la casa sta bruciando. Per questo è troppo importante, in una situazione di emergenza, essere propositivi ed elaborare delle proposte per spingere i decisori a metterle in pratica. Per il bene comune, l’unica cosa che ci interessa oggi. 

Ora il Presidente Marsilio ha annunciato la non semplice operazione di uno screening di massa con tamponi antigenici. All’Aquila arriveranno dal Governo circa 200mila test rapidi utili per tentare di riportare il tracciamento ad un punto zero da cui ripartire, dopo essere saltato del tutto. Non un premio quindi, ma tutto il contrario: la conseguenza di una gestione disastrosa.

Lo screening però è un test una tantum ed è quindi necessario che la sanità si fornisca strutturalmente di mezzi e risorse per non farsi trovare poi ancora una volta in balia di uno “tsunami”, e cioè impreparata, a partire dal giorno dopo. Bisognerà infatti fare i tamponi molecolari a coloro che risulteranno positivi, che nel frattempo dovranno restare in quarantena, ci chiediamo come e per quanti giorni. Più in generale bisognerà farsi trovare pronti per il futuro e un’eventuale terza ondata.

Per fare questo proponiamo che:

– Il laboratorio per processare i tamponi molecolari dell’ospedale venga ampliato subito e che vada nel più breve tempo possibile accreditato il laboratorio per l’Università facendo valere la convenzione già esistente tra Asl e Università. Non avere la possibilità di processare i tamponi in 24 ore, come sta accadendo finora – con tamponi inviati a Teramo e Pescara e processati anche in dieci giorni – è infatti la vera causa della catastrofe in corso sul nostro territorio. È Il motivo per cui sono scoppiati i tanti focolai, oltre che nelle famiglie, negli ospedalinelle scuole e nelle RSA. Effettivamente qualcosa di non molto diverso rispetto a quanto accaduto a Bergamo a marzo. In Ospedale questa incapacità strutturale della AS1 di processare tamponi – che fa il paio con la misteriosa (non) convenzione con il laboratorio privato Dante-Labs – ha portato alla grave sospensione di tutte le attività ambulatoriali non urgenti e alla chiusura, nel San Salvatore – per focolai da covid19 – di due interi reparti: Ortopedia (da circa un mese) e Medicina Interna (che dovrebbe riaprire a breve in forma ridotta). Il diritto alla cura, di qualsiasi malattia, risulta più che compromesso.

– l’Università si adoperi per diventare finalmente soggetto attivo della crisi, più della generica disponibilità data fino a ora. Per una città che si definisce “della conoscenza” è surreale che l’ateneo, titolare di strutture e competenze elevate utili a fronteggiare l’emergenza, si sia messo e sia stato messo da parte, invece di acquisire una centralità decisiva. Con poche migliaia di euro (reperibili presso la Regione in tempi rapidissimi) si possono adeguare al livello di biosicurezza massimo (BLS-3) laboratori di Coppito, consentendo l’avvio di un lavoro di analisi importante;

– Vengano fatte subito più assunzioni con contratti dignitosi e internalizzando il personale che ancora adesso nella sanità lavora con contratti rinnovabili di mese in mese tramite agenzia interinale. La Asl ha indetto a novembre, molto tardivamente, una graduatoria. Si adoperi immediatamente a fare le prime assunzioni a partire da questa. 

– con l’assunzione di personale, oltre che rendere possibili l’attivazione di nuovi posti letto, venga rafforzata la medicina sul territorio, ancor più importante in un’area interna come la nostra con caratteristiche specifiche per densità della popolazione e distribuzione dei servizi.

– vengano prese immediatamente misure di sostegno per le famiglie in quarantena anche attraverso il coinvolgimento del volontariato.

Noi siamo pronti a fare la nostra parte in tal senso come nella prima ondata. La situazione è infatti davvero critica ormai da ottobre, con tantissime famiglie in quarantena impossibilitate a muoversi e che hanno bisogno di farmaci e di beni alimentari.  È assolutamente necessario un coordinamento in tal senso anche perché le poche associazioni che si sono mosse indipendentemente finora stanno esplodendo di lavoro.

– vengano messi a disposizione altri appartamenti del Progetto Case (o altro) a disposizione, non solo – come sta già avvenendo a Roio – per ospitare i dimessi dall’ospedale ancora positivi che non possono rientrare nelle proprie famiglie, ma anche per permettere alle famiglie con un ridotto spazio abitativo di separarsi e svolgere quarantene dignitose e assistite anche dal mondo del terzo settore, nel caso in cui ci siano invalidità

CONCLUSIONI 

È la nostra area interna che in Abruzzo sta scontando il prezzo più alto di più questa seconda ondata di contagio anche perché a maggio la Regione ha pensato di investire 5 milioni di fondi regionali per un ospedale covid a Pescara a scapito di una maggior intervento complessivo sul territorio. Come se per la Regione il virus restasse solo a Pescara.

L’area interna sembra scontare anche in questa vicenda un rapporto di potere generalmente tutto a suo sfavore. È importante allora condurre una vertenza unitaria a livello provinciale, in particolare con gli amici marsicani che insieme all’aquilano sono i più coinvolti. E tempo di lasciar da parte i campanili e partire invece da quello che ci unisce facendo valere la nostra forza e le nostre istanze alla regione come Provincia Unita!

Su tutto, il virus ha mostrato la conseguenza di decenni di smantellamento trasversale della sanità pubblica da parte della politica, con concessioni sempre più imbarazzanti ai privati contro il bene comune di tutte e tutti noi e il diritto alla cura.

Come 3e32 ci siamo già trovati a lottare contro una visione aziendalista della sanità pubblica che fa chiudere i presidi sul territorio puntando a dei mega ospedali (DEA) in odor di speculazione e con “manager” pronti a tutto solo per ripianare il bilancio. Questo nel più generale contesto di una disastrosa autonomia totale a livello regionale in campo sanitario che va rivista e quantomeno limitata.

Non può più andare avanti così, è il momento di cambiare una volta per tutte e per farlo sarà importante continuare a lottare per una sanità pubblica che garantisca il diritto alla cura a tutte e a tutti, anche, soprattutto, quando questa emergenza sarà finita e prima che ne cominci un’altra. 

RIASSUMENDO

siamo qui per chiedere a Regione, ASL1, Comune e Università (ognuno per le proprie competenze): 

– di mettersi nelle condizioni strutturali di processare più tamponi in breve tempo ampliando il laboratorio dell’Ospedale e accreditando immediatamente quello dell’Università; 

– di assumere subito personale con contratti dignitosi per migliorare il tracciamento, la possibilità di attivazione di posti letto in ospedale e rafforzare la medicina sul territorio;

– di prevedere misure di sostegno alle famiglie in quarantena anche attraverso il coinvolgimento del volontariato;

 – di mettere a disposizione altri appartamenti del Progetto case per far svolgere alle famiglie che ne hanno bisogno quarantene dignitose, assistite nel caso di presenza di disabili. 

Da: http://www.3e32.org/

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

COVID19l'aquilaPANDEMIAsanitàterremoto

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cambiamo davvero Quarticciolo!

Sabato 1 marzo un corteo popolare attraverserà il quartiere di Quarticciolo a Roma per ribadire l’importanza di difendere un’esperienza reale e dal basso che si contrappone all’abbandono e alla retorica delle istituzioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA?

Pubblichiamo il comunicato delle famiglie dello Spazio popolare Neruda: MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA? Certamente sì: per questo, alla Signora Bulian, autrice del servizio di Quarta Repubblica andato in onda il 27/01,che ci ha posto questa domanda, abbiamo dato i nostri riferimenti per contribuire al suo lavoro. Questo nonostante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Serbia: le proteste contro il governo costringono alle dimissioni il premier Vučević

Il 1° novembre scorso una pensilina della stazione ferroviaria di Novi Sad è crollata, provocando la morte di 15 persone.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Famiglie allevatrici del nord neuquino: pilastri della sovranità alimentare, ostaggi di un’economia che li maltratta

In pochi luoghi del mondo si mantiene la transumanza, pratica ancestrale di produttori e animali che si spostano cambiando campi secondo il periodo dell’anno. I contadini del nord neuquino sono un emblema di questa vita e protagonisti della sovranità alimentare. Ma affrontano l’abbandono governativo, l’avanzata dei possidenti sulle terre e l’assenza di prezzi giusti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Napoli: operai GLS, prima licenziati poi caricati e sgomberati dalla polizia. La conferenza stampa di denuncia

Conferenza stampa di denuncia da parte dei lavoratori GLS di Napoli sostenuti dal sindacato di classe Si Cobas, a seguito delle cariche e dello sgombero del presidio avvenute mercoledì ai danni del picchetto al magazzino GLS di Gianturco.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lo chiamavano Tepepa, ti ricorderemo così

Ieri ci ha lasciato a 86 anni Tepepa, tra i più noti e longevi rapinatori di banche del torinese. Ennio Sinigallia, questo il suo vero nome, ha passato oltre metà della sua vita in carcere. Il suo ultimo arresto è avvenuto quando Tepepa era ormai ultraottantenne, una vera e propria vendetta nei confronti di uno […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendiamo Quarticciolo dal modello Caivano

Il 23 dicembre scorso il governo ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il modello Caivano. Sono stati stanziati 180 milioni di euro in tre anni ed è previsto un commissario straordinario a cui è affidato il compito di individuare gli interventi strutturali necessari in determinati quartieri: sgomberi, polizia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Addio a Gianfranco Manfredi, cantautore del ’77

Questa notte se ne è andato Gianfranco Manfredi cantautore, sceneggiatore e voce musicale del movimento del ’77. La sua “Ma chi ha detto che non c’è” ha interpretato lo spirito di quegli anni e rimane una delle canzoni fondamentali del canzoniere dei ribelli. Manfredi è stato anche un prolifico autore nel mondo del fumetto firmando […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Franco Piperno: una voce che continua a risuonare

Oggi, 17 gennaio, alle ore 18, Radio Ciroma aprirà i suoi microfoni per un momento speciale, dedicato alla memoria di Franco Piperno, uno dei suoi fondatori e figura ispiratrice per generazioni. da Radio Ciroma Sarà una trasmissione intessuta di ricordi, testimonianze e contributi di chi ha avuto il privilegio di condividere un tratto del cammino […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco! Un ricordo di Claudio Dionesalvi

Lunedì notte se n’è andato Franco Piperno. Calabrese, militante, dirigente politico dell’autonomia, fondatore di Potere Operaio, esule, docente di fisica e amante tanto di ciò che si muove in terra quanto di quel che resta fisso in cielo. In diretta con il compagno Claudio Dionesalvi – un ricordo e qualche considerazione, alla luce della idee […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Cos’è il Fascicolo Sanitario Elettronico e perché dovrebbe interessarci.

Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) rappresenta uno strumento che consente alle persone di monitorare e visualizzare l’intera cronologia delle proprie condizioni di salute.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La convergenza impossibile. Pandemia, classe operaia e movimenti ecologisti

A questa tavola sta per verificarsi, per causa mia, un’accesa discussione.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La deforestazione dell’Amazzonia: una bomba a orologeria per nuove pandemie

Sede della più grande biodiversità del pianeta, l’Amazzonia è anche una bomba a orologeria per la comparsa o la ricomparsa di malattie dal potenziale pandemico.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Scuola, cultura e società nella fase post pandemica

A pochi giorni dalla ripresa delle attività scolastiche possiamo fare un bilancio dello scorso anno per comprendere non solo le generali condizioni della scuola, ma anche quanto stiano ancora pesando gli anni di emergenza COVID.

Immagine di copertina per il post
Culture

Contagio Sociale. Guerra di classe microbiologica in Cina

Contagio sociale. Guerra di classe microbiologica in Cina (Nero Editions, Roma, 2023) racconta una storia di classe, quella dell’epidemia di COVID-19 a Wuhan.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Piemonte: una “marea bianca” in difesa della sanità?

Sabato 27 maggio si è tenuta a Torino una grande manifestazione per difendere la salute e la cura. Il corteo ha visto la partecipazione di oltre 12mila persone ed è stata organizzata dal Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure sotto lo slogan “Quando tutto sarà privato, saremo privati di tutto”. […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Diario della crisi – Dalla gestione della crisi al sistema di guerra

In questa decima puntata del Diario della crisi – progetto nato dalla collaborazione tra Effimera, Machina-DeriveApprodi ed El Salto – Stefano Lucarelli riflette sull’inopportuno susseguirsi di crisi che, spiazzando ed eliminando le cause e dunque le possibilità d’intervenire sulle conseguenze di quelle precedenti, fanno sì che gli effetti di queste ultime si accumulino e si […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: i guerriglieri rispondono agli attacchi turchi

Mentre l’esercito turco continuava i suoi attacchi contro le aree di guerriglia, i guerriglieri esercitarono il loro diritto all’autodifesa cinque volte, distruggendo un lanciagranate turco.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: a meno di un mese dal sisma, nuovi attacchi turchi in Nord-Iraq e Siria

Meno di un mese dopo il violento terremoto che ha provocato oltre 51mila vittime accertate, più di 122mila feriti  e milioni di sfollati, l’esercito turco continua ad attaccare il movimento di liberazione curdo in nord-Iraq e nel nordest della Siria. Nonostante nella Turchia sud-orientale interi villaggi e quartieri siano stati cancellati dal sisma del 6 […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: manifestazione per la libertà del leader curdo Ocalan e a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma

“Il tempo è arrivato, libertà per Ocalan! Pace in Kurdistan!”, sono le parole d’ordine del corteo che ha sfilato sabato 11 febbraio a Roma e indetto da Rete Kurdistan, dall’Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia e dalla comunità curda in Italia.