InfoAut
Immagine di copertina per il post

Sardegna. I pescatori interrompono le esercitazioni militari a Capo Frasca

In primis la ripresa delle esercitazioni militari con la solita coda di polemiche, in una terra sarda ancora con clima estivo ma spiagge interdette e un panorama fatto di portaerei più che di barchette a vela. La ripresa delle esercitazioni è stata però subito bloccata questa mattina dalla protesta delle cooperative dei pescatori di Marceddì e limitrofi che andrà avanti ad oltranza, almeno fino a quando non verranno accettate le rivendicazioni: bonifiche, risarcimento danni, ridimensionamento delle giornate di esercitazioni e dei confini del poligono. Gli indennizzi erano già riusciti a strapparli le marinerie di Teulada nel 2004 durante l’esercitazione “Destined Glory 2004” che aveva coinvolto quasi 9.500 militari, oltre 47 navi e 46 aerei provenienti da 11 paesi Nato. Da allora i pescatori di Teulada hanno lasciato la lotta nel momento in cui avevano raggiunto il loro obbiettivo. Sarà interessante capire se cambierà qualcosa ora nel rapporto con la nuova fase del movimento contro l’occupazione: la sfida sarà quella di riuscire ad unire le diverse istanze, cosa che non avvenne, alla conta finale, nelle mobilitazioni di dodici anni fa.

La mattinata di oggi ha visto circa 200 pescatori invadere le zone marittime interdette alla navigazione, portando di fatto, all’interruzione del primo giorno di esercitazioni, quello senza armi da fuoco. La protesta, ampiamente annunciata nei giorni precedenti dalle amministrazioni locali e dalle associazioni di categoria dei pescatori, ha coinvolto diverse marinerie del golfo di Oristano e parecchie di quelle escluse dai recenti accordi sugli incentivi rispetto ai quali, la difesa sembra essersi rimangiata gli accordi estivi paventando anzi la possibilità di allargare la fascia di mare interdetto alla pesca nei periodi di esercitazione. La richiesta di chiusura dei poligoni, sostenuta sia dai pescherecci in acqua che dal presidio che si è ritrovato davanti ai cancelli del poligono, sembra dunque essere una rivendicazione negoziale nell’ottica di una nuova fase di contrattazione sugli indennizzi. L’azione di oggi comunque, soggetta alle provocazioni dei militari che hanno fatto decollare i caccia sulla protesta in mare, ha avuto il merito di segnalare come la contraddizione sul reddito, specie in una fase in cui la giunta democratica di Pigliaru punta al ridimensionamento dei poligoni di Teulada e Capo Frasca e la riconversione di Quirra, rappresenti uno dei nodi sociali più pregnanti nel contesto della lotta contro l’occupazione militare e i modelli connessi di sfruttamento del territorio.

In contemporanea si svolge anche l’ispezione della commissione parlamentare d’inchiesta sugli effetti dell’utilizzo di proiettili all’uranio impoverito e della dispersione nell’ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiale bellico. Un tour che vede la commissione toccare i diversi poligoni a partire da Santo Stefano dove sono partite le prime polemiche, da una parte per il divieto da parte del ministero della difesa ai giornalisti di poter varcare i confini delle basi, dall’altra per il diniego nei confronti della commissione di poter visitare i depositi di armi in seguito autorizzata a fare “due passi”. Lamentele inoltre per l’impossibilità di poter portare telefonini e tablet nelle aree militari, sottolineata in particolare dal Deputato Mauro Pili che già in precedenza aveva fotografato e reso pubblico un deposito di materiale radioattivo all’interno del poligono di Teulada. Giovedì la commissione approderà a Cagliari in prefettura dove verrà accolta da un presidio di differenti soggetti politici tra cui il comitato studentesco contro l’occupazione militare, attivo in particolare nel capoluogo sardo.

Per concludere, lo stesso giorno dell’arrivo della commissione parlamentare a Cagliari, inizierà il campeggio antimilitarista previsto dal 6 al 9 Ottobre nei dintorni della base dell’aeronautica militare di Decimomannu. Le iniziative della rete “no basi né qui né altrove” termineranno il lunedì 10 con un corteo che si prefigge di bloccare anch’esso le esercitazioni militari.

Un Ottobre intenso che mette le basi per un autunno ancora più caldo, il 16 ottobre infatti ci sarà la quinta assemblea generale contro l’occupazione militare della Sardegna, la prima dopo il riuscito campeggio di settembre svolto a Lanusei che ha visto una grande produzione politica e che cercherà di darsi una progettualità nell’immediato con alcune importanti date, tra cui un altro blocco delle esercitazioni, e iniziative minori come il boicottaggio degli accordi accademici tra l’Università di Cagliari e il Technion, l’Università israeliana di Haifa.

{mp4}17678{/mp4}

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ponte sullo Stretto: la Corte dei Conti boccia Salvini

La Corte dei Conti ha inflitto un duro colpo al progetto del ponte sullo Stretto, evidenziando buchi e falle enormi nel procedimento che avrebbe dovuto rilanciarne la realizzazione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Inaugurazione del Salone dell’Auto a Torino: la protesta silenziosa delle Red Rebels di Extinction Rebellion

La cerimonia di inaugurazione del Salone dell’Auto 2025 è stata disturbata da Extinction Rebellion, con la presenza muta e solenne delle Red Rebels. Una critica al modello di mobilità e sviluppo che ogni anno viene riproposto nel centro di Torino e una denuncia della presenza di aziende coinvolte nelle operazioni di Israele a Gaza e in Cisgiordania.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio studentesco No Tav: giorni di lotta, formazione e resistenza in Val di Susa

Si è concluso sabato al presidio di Venaus il campeggio studentesco che, per diversi giorni, ha visto la partecipazione di decine di studenti e studentesse provenienti da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bolivia: I popoli indigeni paralizzano nei propri territori il progetto governativo di coltivazione della palma da olio

Il progetto governativo per coltivare la palma da olio o africana (Elaeis guineensis) è rimasto sospeso in certi territori dell’Amazzonia boliviana.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

E’ iniziato il campeggio studentesco al presidio di Venaus

Prende avvio il campeggio studentesco No Tav nello storico presidio di Venaus. Questa mattina si è tenuta l’assemblea contro la guerra, il riarmo e contro il genocidio in Palestina, occasione per discutere a partire dalle scuole itinerari di attivazione contro la guerra e per mobilitarsi sui territori in vista del corteo nazionale dell’8 novembre a Roma, lanciato questo luglio durante il Festival Alta Felicità.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La truffa del Ponte continua

Alla vigilia della trasmissione del dossier alla Corte dei Conti, annunciata da Salvini come tappa decisiva dopo l’approvazione del CIPESS, denunciamo ancora una volta l’enorme operazione di propaganda e saccheggio che si nasconde dietro la parola “ponte”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le grandi opere, ovvero i giocattoli di Salvini

Non lo chiamavano “Trinità” ma “bimbominkia” e anche “cialtrone” e “incapace”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Stati Uniti: ambiente e terre pubbliche sotto attacco

La tavolata della ventina di rappresentanti delle Big Oil (le grandi aziende energetiche statunitensi), svoltasi presso la tenuta trumpiana in Florida nell’aprile del 2024, è ormai passata all’incasso

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: in 10mila al corteo No Ponte

Sapevamo che sarebbe stato un corteo imponente. Non immaginavamo tanto.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV tra milioni, polizia e teatrini: la farsa continua in Prefettura

Mentre si cerca di presentare una Valle pacificata, l’apparato politico-industriale a sostegno dell’opera Tav Torino-Lione si riorganizza attraverso l’ennesimo incontro in Prefettura, volto a rafforzare il controllo poliziesco del territorio e a ottenere nuovi finanziamenti pubblici.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato delle realtà palestinesi italiane

Roma, 4 ottobre 2025, un milione in piazza per la Palestina libera e la sua Resistenza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Alcune riflessioni a caldo su “Blocchiamo tutto”

E’ quasi impossibile fare un bilancio organico di queste giornate incredibili. Il movimento “Blocchiamo tutto” ha rappresentato una vera discontinuità politica e sociale nella storia italiana.

Immagine di copertina per il post
Culture

Al mio popolo

Lo scorso 25 settembre è deceduta a Cuba Assata Shakur, importante membro delle Pantere Nere prima, della Black Liberation Army poi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas accetta parte dell’accordo. Trump chiede a Israele il cessate il fuoco

Hamas ha risposto al piano del presidente Usa Donald Trump sul futuro di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: 473 i componenti della Global Sumud Flotilla rapiti. Continua il viaggio della Thousand Madleens to Gaza

Sono 473 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla rapiti in acque internazionali dalle forze occupanti dell’esercito israeliano dopo l’assalto alle imbarcazioni iniziato la sera di mercoledì 1 ottobre 2025 a meno di 70 miglia da Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Feroce repressione sui pensionati davanti al Congresso ha fatto 20 feriti

I manifestanti stavano sul marciapiede quando le forze di sicurezza federali sono passate all’attacco. Denunciano l’uso di un nuovo gas irritante, più potente di quelli precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccando tutto – E’ sciopero generale

Oltre 100 manifestazioni in tutta Italia. Nonostante le intimidazioni del governo le piazze si sono riempite ovunque. Superati ampiamente i numeri del 22 ottobre in molte città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giorni di protesta in Marocco

Dal 25 settembre sono in corso una serie di mobilitazioni nelle città più grandi del Marocco, da Tangeri fino ad Agadir.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato di solidarietà all3 compagn3 fermate il 22 settembre a Milano: Ettore e Mina liber3 subito!

Ripubblichiamo il comunicato di solidarietà nei confronti di Ettore e Mina, ora agli arresti domiciliari a Milano scritto e pubblicato dal coordinamento cittadino Torino per Gaza

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccata la Global Sumud Flottila: aggiornamenti dalle piazze di tutta Italia

Dalle 20.30 di ieri sera circa è iniziato l’abbordaggio da parte delle navi militari dell’IDF nei confronti delle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla.