
Torino: 39 avvisi di garanzia per abitanti e attivisti a difesa del parco, “questa è un’intimidazione senza mezzi termini”
Erano un centinaio le persone riunite in conferenza stampa lunedì 17 marzo all’interno del cortile Campus Einaudi di Torino. Studenti, lavoratori, associazioni, ambientalisti, abitanti del quartiere e alcune delle 39 persone che hanno ricevuto, pochi giorni prima, altrettanti avvisi di garanzia dalla Questura torinese.

Le 39 persone raggiunte dagli avvisi di apertura delle indagini a loro carico fanno tutte parte del Comitato Salviamo il Meisino. La realtà del territorio è nata nel 2024 per difendere una delle 12 aree protette che compongono il parco del Po torinese. È qui che sono iniziati i lavori del progetto esecutivo per la realizzazione di una cittadella dello sportnella zona dell’ex galoppatoio, attraverso i fondi del PNRR. Un progetto mastodontico da 11 milioni e 500 mila euro che, secondo i comitati che difendono il parco e gli abitanti che si oppongono, “devasterebbe una riserva naturale di grande pregio”.
Ad oggi sono già stati abbattuti una serie di salici e pioppi. Il parco torinese ha una lunga storia costellata da una serie di eventi che ne hanno messo a rischio la sua biodiversità. Ad esempio, a fine anni ’80, l’area verde torinese fu messa a rischio da una variante al piano regolatore di Torino che avrebbe comportato la realizzazione di una grande quantità di fabbricati residenziali nell’area. Tale variante fu però accantonata grazie all’opposizione, anche in questo caso, di varie associazioni ambientaliste e ai suoi abitanti, portando alla legge regionale del 1990 che istituì poi nell’area la Riserva Naturale Speciale del Meisino e dell’Isolone Bertolla.
In relazione alla mobilitazione a difesa del parco, 16 delle 39 persone persone ora raggiunte dagli avvisi di garanzia erano già state colpite da sanzioni amministrative. Questo però non era bastato a spegnere la mobilitazione, passando quindi al penale. Per questo motivo abitanti e attivisti hanno indetto lunedì una conferenza stampa, di cui vi proponiamo gli interventi di Matilde e Mario del Comitato Salviamo il Meisino e l’intervento di Virginia Cuffaro che spiega del ricorso presentato a fine dicembre 2024 strettamente connesso agli impatti ambientali che il progetto avrà sul parco.

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