InfoAut
Immagine di copertina per il post

Tutti Liberi. Lèbius nci passamus in sa terra. Anche a Modena.

Sembra un Italia egiziana quella in cui si è costretti a vivere.

Quando la colpa che ti condanna a due mesi di carcere è quella di aver scritto una tesi di laurea utilizzando la particella “noi” nel racconto di una “osservazione partecipante” abbiamo già superato ogni soglia di limite rientrante nella categoria dell’accettabile. Quando poi si scopre che per aver scritto una tesi di laurea un certo Pm domanda 9, ripetiamo, nove anni di reclusione capiamo di essere approdati direttamente su un’altro pianeta. Un pianeta nel quale evocare verità sull’omicidio di Giulio Regeni dovrebbe far accendere qualche lampadina anche a contesti a noi molto più prossimi, almeno fintanto che qualche procura non decida di indagare direttamente anche i nostri pensieri!

E quanto prossimo può essere il contesto?  Vicinissimo, tanto da colpire amici e compagni direttamente nella tua città, Modena. Tale è il raggio degli artigli della procura di Torino che oggi ha toccato complessivamente 23 persone tra arresti domiciliari, obblighi di firma e carcere. Il pretesto, una manifestazione dello scorso 28 giugno in cui si sfidarono i divieti e le barriere della prefettura. La premessa, il colpo di coda di una disfatta rovinosa, quella dei ballottaggi, dai quali governo e presidente del consiglio fuoriescono deteriorati e la cui data di scadenza “da consumarsi preferibilmente entro il…” è anticipata in maniera significativa. Legami e intrecci affaristico-finanziari compresi.

Viviamo ormai in un Paese che appella il voto a forma di “protesta” e ogni manifestazione di dissenso alla stregua di un crimine. Il marcio che ci circonda ha raggiunto un livello tale da non potere più tollerare alcuna forma di critica sociale, un arma che lo disvelerebbe come neve al sole.

A Modena tutto questo si traduce nel carcere di Sant’Anna per un ragazzo di vent’anni, in due arresti domiciliari e in un’obbligo di firma giornaliero. Provvedimenti dietro a cui si celano persone che in città hanno speso tanto in termini politici e di impegno personale, persone verso le quali la città tutta  dovrebbe essere in debito. Ma la città gira al contrario e ormai ogni esercizio di autorità si fa ammissione pubblica di averla definitivamente perduta insieme ad ogni diritto di pretenderla.

Cosa pensare di chi viene condotto in carcere senza nemmeno la firma di un Gip ma per la ferrea volontà di un Pm, Antonio Rinaudo, tanto feroce coi No Tav quanto blando e evanescente con le proprie frequentazioni. Una modalità di carcerazione preventiva solitamente associata a reati d’altro calibro ma siamo certi che la solerzia applicata a chi si batte per un mondo più giusto non sia la stessa applicata alla corruzione, alla truffa, agli scandali che si susseguono, al cemento depotenziato nelle ricostruzioni post sismiche, ai buchi di bilancio di qualche mega-evento, alle fontane nate vecchie…

Dalla Valle alla città, ed è la città, Modena che viene colpita ancora una volta dopo quell’undici maggio di sgomberi e violenza, perché il respiro “nazionale” prima o poi scende fino al locale, al suo cuore pulsante e solidale quello che non cessa di battere nonostante una città vetrina che si specchia nella propria indifferenza e nell’illusione di una smart city  dei grandi eventi/grandi opere/grandi uomini che altro non sono se non la maschera indossata per non doversi osservare da vicino.

Pare ci sia molto della Valle anche in pianura perché i temi sono gli stessi: mafia, corruzione, ipotesi di progresso che prevedono la devastazione ambientale, strade che fanno gola solo a chi poi dovrà costruirle, intascando fior di quattrini a fronte di un costante disinvestimento sociale, di una sanità sempre più a pagamento, di precarietà e volontariato e di fratture che non minano solo il tessuto sociale ma la facciata stessa della città.

Per non cambiare occorre terrorizzare, educare alla paura, al manganello, da queste parti un’assaggio particolarmente sgradito lo si aveva avuto già il mese scorso, oggi la portata è diversa ma ha sempre lo stesso sapore, di merda. E che dire di chi pretende di prelevarti il Dna solo perché vittime di un provvedimento che prevede l’obbligo di firma giornaliero.

Certamente una città che si stava riassopendo meccanicamente dopo il brusco risveglio del mese scorso in questi giorni avrà di che riflettere nuovamente, se lo vorrà.

“Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all’azione”

Lorenzo, Luca, Enrico e Davide liberi!!

Tutt* Liber*!

Da : militantduquotidien

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ponte sullo Stretto: la Corte dei Conti boccia Salvini

La Corte dei Conti ha inflitto un duro colpo al progetto del ponte sullo Stretto, evidenziando buchi e falle enormi nel procedimento che avrebbe dovuto rilanciarne la realizzazione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Inaugurazione del Salone dell’Auto a Torino: la protesta silenziosa delle Red Rebels di Extinction Rebellion

La cerimonia di inaugurazione del Salone dell’Auto 2025 è stata disturbata da Extinction Rebellion, con la presenza muta e solenne delle Red Rebels. Una critica al modello di mobilità e sviluppo che ogni anno viene riproposto nel centro di Torino e una denuncia della presenza di aziende coinvolte nelle operazioni di Israele a Gaza e in Cisgiordania.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio studentesco No Tav: giorni di lotta, formazione e resistenza in Val di Susa

Si è concluso sabato al presidio di Venaus il campeggio studentesco che, per diversi giorni, ha visto la partecipazione di decine di studenti e studentesse provenienti da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bolivia: I popoli indigeni paralizzano nei propri territori il progetto governativo di coltivazione della palma da olio

Il progetto governativo per coltivare la palma da olio o africana (Elaeis guineensis) è rimasto sospeso in certi territori dell’Amazzonia boliviana.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

E’ iniziato il campeggio studentesco al presidio di Venaus

Prende avvio il campeggio studentesco No Tav nello storico presidio di Venaus. Questa mattina si è tenuta l’assemblea contro la guerra, il riarmo e contro il genocidio in Palestina, occasione per discutere a partire dalle scuole itinerari di attivazione contro la guerra e per mobilitarsi sui territori in vista del corteo nazionale dell’8 novembre a Roma, lanciato questo luglio durante il Festival Alta Felicità.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La truffa del Ponte continua

Alla vigilia della trasmissione del dossier alla Corte dei Conti, annunciata da Salvini come tappa decisiva dopo l’approvazione del CIPESS, denunciamo ancora una volta l’enorme operazione di propaganda e saccheggio che si nasconde dietro la parola “ponte”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le grandi opere, ovvero i giocattoli di Salvini

Non lo chiamavano “Trinità” ma “bimbominkia” e anche “cialtrone” e “incapace”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Stati Uniti: ambiente e terre pubbliche sotto attacco

La tavolata della ventina di rappresentanti delle Big Oil (le grandi aziende energetiche statunitensi), svoltasi presso la tenuta trumpiana in Florida nell’aprile del 2024, è ormai passata all’incasso

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: in 10mila al corteo No Ponte

Sapevamo che sarebbe stato un corteo imponente. Non immaginavamo tanto.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV tra milioni, polizia e teatrini: la farsa continua in Prefettura

Mentre si cerca di presentare una Valle pacificata, l’apparato politico-industriale a sostegno dell’opera Tav Torino-Lione si riorganizza attraverso l’ennesimo incontro in Prefettura, volto a rafforzare il controllo poliziesco del territorio e a ottenere nuovi finanziamenti pubblici.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giorni di protesta in Marocco

Dal 25 settembre sono in corso una serie di mobilitazioni nelle città più grandi del Marocco, da Tangeri fino ad Agadir.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato di solidarietà all3 compagn3 fermate il 22 settembre a Milano: Ettore e Mina liber3 subito!

Ripubblichiamo il comunicato di solidarietà nei confronti di Ettore e Mina, ora agli arresti domiciliari a Milano scritto e pubblicato dal coordinamento cittadino Torino per Gaza

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccata la Global Sumud Flottila: aggiornamenti dalle piazze di tutta Italia

Dalle 20.30 di ieri sera circa è iniziato l’abbordaggio da parte delle navi militari dell’IDF nei confronti delle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele attacca la Flotilla. In mattinata ancora diverse navi in marcia verso Gaza

Ieri sera sono iniziate le operazioni di abbordaggio della Global Sumud Flotilla da parte dell’esercito israeliano. Ad ora solo venti navi sono state intercettate, le altre sono ancora in navigazione verso le coste di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Appunti di lotta da Milano

Riflessioni di fine estate. Ci sembra necessario un momento analitico per riuscire a navigare le correnti agitate che stanno attraversando il paese e in particolare la nostra città, dalla fine di agosto a questa parte. Oggi più che mai occorre opporsi alla generale intimidazione preventiva delle lotte che tenta di far cadere i gruppi autorganizzati […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Madagascar si ribella per l’accesso all’acqua e all’elettricità: 22 morti, il governo si dimette

«Chiediamo al Presidente di dimettersi entro 72 ore». È questa la richiesta senza compromessi formulata il 30 settembre da un manifestante della «Gen Z»

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché la Silicon Valley sostiene Trump

Nei racconti della Silicon Valley scritti da sé medesima, tutti disponibili in rete o in libreria, si legge di un capitalismo eccezionale, guidato da uomini fuori dal comune.

Immagine di copertina per il post
Culture

Sport e dintorni – A proposito di Italia-Israele di calcio e della neutralità dello sport

La retorica dello sport come ambito da mantenersi separato dal resto della realtà presuppone che quanti lo praticano o lo seguono operino una sorta di momentanea sospensione dal mondo a cui pure appartengono, sospensione che riappacifica, durante le gare, le conflittualità e le brutalità quotidiane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Molte parole sul Board of Peace, il genocidio continua

Michele Giorgio, Giornalista de Il manifesto e di Pagine Esteri, nel giorno in cui gli occhi in Italia sono tutti puntati sulla Global Sumud Flottilla, racconta come questa iniziativa internazionale e internazionalista accenda speranze sebbene flebili nei Territori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global Sumud Flotilla: prosegue la rotta verso Gaza. In Italia movimenti e sindacati pronti a “bloccare di nuovo tutto”

La Global Sumud Flotilla, nonostante la guerra psicologica portata avanti da Israele nel corso di tutta la tratta, prosegue con determinazione verso Gaza.