InfoAut
Immagine di copertina per il post

Volantinaggio con Angela, licenziata perchè No Tav

Nel comunicato stampa in cui la Compagnia di San Paolo presenta il progetto, dimentica di annoverare tra gli eleganti prodotti di qualità della Casa Circondariale Lorusso-Cutugno i provvedimenti anticostituzionali e discriminatori che il direttore Minervini non è nuovo a portare avanti.

Uno dei più recenti è stato infatti il licenziamento di Angela, che ha perso la sua unica fonte di reddito a causa della vicinanza col Movimento No Tav.

Il volantinaggio davanti al punto vendita “Marte”, organizzato con la speranza di ricordare ai sensibili avventori che quelle vetrine, assolutamente poco aderenti alla realtà che si respira e si vive in sezione, servono più al buon nome di Minervini che a costruire benessere per i detenuti che per quelle cooperative lavorano.

Angela lavorava come educatrice a partita Iva all’interno del blocco E del carcere di Torino, in convenzione con l’associazione Morgana e in una struttura comunitaria dedicata a persone con dipendenza da sostanza coogestita col Sert di Corso Lombardia.

Dopo aver perso il lavoro a fine settembre per i vaghi “motivi di sicurezza” già citati, ha avuto accesso solo a fine novembre (e dopo due lettere di sollecito del legale) agli atti con cui il direttore ha deciso di allontanarla.

Gli atti recitano: “Quest’ultimo (provvedimento) è stato adottato in quanto la Giordano ha pubblicamente sostenuto le condotte violente perpetrate da soggetti ristretti in carcere” e a sostegno di tale perentoria e altisonante affermazione compaiono le foto degli arrestati di inizio settembre per un’azioni di lotta in Valle.

La prova schiacciante però, volta a giustificare in modo inconfutabile il fatto di aver tolto il lavoro ad una madre, è riassunta nella segnalazione che due zelanti agenti al cancello di ingresso del carcere hanno steso il giorno 11 settembre quando Angela, all’uscita da lavoro, si era fermata a salutare alcune delle persone che attendevano l’uscita dei ragazzi arrestati: “..e, con fare amichevole e confidenziale li abbracciava baciandoli sulla guancia, oltre a intrattenersi con loro per alcuni minuti”.

E’ proprio questo “gravissimo” episodio alla base della proposta che il comandante di reparto porta al direttore scrivendo: “Si propone la revoca dell’autorizzazione non potendo un operatore condividre idee e valori antisociali e contrari all’ordine e alla sicuirezza”.

Poco importa che il direttore del carcere si sia “dimenticato” di inviare nei tempi previsti dalla legge la proposta di revoca al magistrato di sorveglianza, come altrettanto poco importa capire la situazione: il presidente del Tribunale di sorveglianza a fine novembre appoggia la revoca.

Mentre Lor Signori erano impegnati a scrivere e sottoscrivere decisioni ingiuste e discriminatorie, si è chiesto l’intervento anche di Mellano, garante regionale dei diritti dei detenuti, nonchè una risposta tramite un’interpellanza parlamentare: per ora nessuno dei due tentativi ha avuto alcun seguito.

Angela nel dossier distribuito durante la manifestazione dell’8 dicembre (che riunisce tutti i documenti ufficiali che hanno accompagnato questa vicenda) conclude sottolinenando che la forte solidarietà che l’ha circondata ha rinforzato l’intenzione di non voler accettare un’ingiustizia tanto evidente presa all’interno di quel fortino apparentemente inespugnabile.

Per questo motivo oggi il suo legale Roberto La Macchia ha presentato istanza di ricorso al Tar.

Continueremo a sostenere Angela e la sua lotta, per porre fine a questa criminalizzazione del movimento e di tutti i sui attivisti.

Solidarietà No Tav ad Angela!

 

da notav.info

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: Extinction Rebellion scarica 30 tavoli davanti alla Regione Piemonte. “Tutte le occasioni mancate”

Nei giorni conclusivi della conferenza sui cambiamenti climatici che si tiene a Belém, il movimento denuncia gli impegni disattesi da Governo e Regione

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

San Giuliano: Telt prende possesso delle case, ma la valle non si arrende

Ieri mattina Telt è entrata ufficialmente in possesso delle abitazioni di San Giuliano di Susa che verranno abbattute per far spazio al cantiere della stazione internazionale del Tav Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Confluenza: 22 e 23 novembre insieme nel Mugello per la difesa dell’Appennino

Mentre a livello globale e nazionale l’aggressione estrattivista dei territori si fa sempre maggiore, in Italia continua il percorso di Confluenza, affiancata dalla coalizione TESS.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Brasile. La Marcia Mondiale per il Clima riunisce 70.000 persone a Belém e chiede giustizia climatica: «Noi siamo la risposta»

Un incontro storico dà voce ai popoli che non sono stati ascoltati negli spazi ufficiali della COP30.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: gli indigeni dell’Amazzonia si invitano al vertice sul clima

Gli indigeni della tribù Kayapó, sostenuti da centinaia di manifestanti, hanno organizzato un’azione di protesta all’interno della “zona verde” della COP30.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Sud unito contro il ponte. Vogliamo casa, lavoro, ambiente e sanità

La mobilitazione contro il ponte sullo Stretto è, oggi, uno spazio politico cruciale per la resistenza e il riscatto del Sud.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

III e IV giorno dell’Incontro Internazionale delle Comunità Danneggiate dalle Dighe, dalla Crisi Climatica e dai Sistemi Energetici

Sotto il sole amazzonico, un gruppo composto da militanti di 45 paesi ha intrapreso questa domenica (9/11) una traversata simbolica attraverso le acque della Baía do Guajará, a Belém (PA).

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Mineria responsable? Cuento miserable!

Con una compagna del Frente Nacional Antiminero parliamo di estrattivismo in Ecuador.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: Cosa aspettarsi dal vertice mondiale sui cambiamenti climatici

Con il ritiro degli Stati Uniti e la cautela della Cina, la conferenza in Brasile metterà alla prova la capacità del mondo di rispettare l’Accordo di Parigi e gli obiettivi finanziari

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: corteo “Show Israel Red Card” contro la partita della vergogna tra Virtus e Maccabi Tel Aviv

Ieri, venerdì 21 novembre, corteo a Bologna contro la partita della vergogna, quella di basket tra Virtus e Maccabi Tel Aviv prevista alle 20.30 al PalaDozza.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ex Ilva: il riarmo divora la politica industriale (e la transizione ecologica)

Tutti i nodi vengono al pettine. Il governo sovranista con la sua manovrina accantona risorse per acquistare armi e manda alle ortiche quasiasi politica industriale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ecuador: il trionfo di un popolo che non rinuncia alla sua sovranità

Nel referendum del 16 novembre il popolo ecuadoriano ha detto NO

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Brescia: perquisizioni, denunce e avvisi orali per il corteo del 27 settembre sotto Leonardo SPA

Perquisizioni, denunce e “avvisi orali” dall’alba di venerdì 21 novembre a Brescia contro compagne-i (anche studentesse-i) per il grande corteo per la Palestina di sabato 27 settembre

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Aggressioni e lotte nel comparto tessile di Prato

Come racconta l’aggressione dei giorni passati – che segue a numerose altre aggressioni ai danni di lavoratori e lavoratrici in sciopero negli ultimi anni – un sistema predatorio fatto di aggressioni e intimidazioni è estremamente consolidato nel settore.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: il Giappone ai tempi del neogoverno nazionalista della Premier Sanae Takaichi

A livello internazionale, una delle prime mosse della Takaichi è stata aprire un profondo scontro diplomatico con Pechino

Immagine di copertina per il post
Culture

Il primo vertice antiterrorismo internazionale – Roma 1898

Un evento spesso trascurato dalla storiografia italiana, anche da quella che si è occupata del movimento operaio e delle sue lotte, ma che obbliga a riflettere su una serie di nodi ancora tutti da sciogliere