InfoAut
Immagine di copertina per il post

15 Ottobre: siamo tutti testimoni! Il 27 giugno presidio a Roma

Lo Stato Italiano che lascia impuniti e consente a criminali come i dirigenti Thyssen Krupp responsabili della strage dello stabilimento di Torino di poter camminare a piede libero, perseguita, richiude nelle carceri e al confino degli arresti domiciliari chi si fa promotore della ribellione e della mobilitazione delle masse popolari per porre fine al marasma generato dai poteri forti e alle loro ricette “lacrime e sangue” per far fronte alla crisi del capitalismo.

Dopo le condanne a centinaia di anni di carcere contro i militanti e gli attivisti inquisiti per il G8 di Genova 2001 e la parallela assoluzione di fatto per gli alti funzionari delle forze delle ordine e per i vari “servitori dello Stato” responsabili della repressione di quei giorni si tenta nuovamente di ripetere lo stesso copione con la montatura giudiziaria relativa alla giornata di lotta del 15 ottobre.

Possiamo e dobbiamo impedire l’esecuzione di questo copione!

Possiamo e dobbiamo farlo riprendendo il filo della grande manifestazione di Teramo del 9 febbraio scorso in cui decine di migliaia di persone gridarono forte la loro solidarietà verso i compagni inquisiti eruppero l’isolamento in cui lo Stato cercava di confinarlo!

Possiamo e dobbiamo farlo costruendo un ampio fronte di solidarietà che arrivi fin dentro le aule del Tribunale di Roma in cui si orchestra questa montatura giudiziaria. Possiamo e dobbiamo passare da accusati ad accusatori!

Siamo tutti testimoni dei brutali pestaggi avvenuti sui manifestanti che venivano fermati, su quanti defluivano dopo che la piazza era stata riaperta; siamo tutti testimoni delle camionette della celere lanciate a folle velocità in mezzo ai manifestanti e dei ferimenti da queste provocate, dello spropositato uso dei lacrimogeni CS classificati come armi chimiche e illegali; siamo tutti testimoni della violazione dei diritti costituzionali che ha avuto corso in quella giornata!

Siamo tutti testimoni di quanto accaduto in Piazza San Giovanni, abbiamo tutti partecipato alla difesa della piazza, della nostra persona e dei diritti conquistati in anni di lotte.

Siamo tutti testimoni di quanto sta accadendo nelle aule di Tribunale in cui il 27 giugno la magistratura tornerà a portare in scena una moderna inquisizione contro alcuni militanti e attivisti ritenuti colpevoli di devastazione e saccheggio e addirittura tentato omicidio, per aver preso parte alla giornata di lotta del 15 ottobre 2011 quando centinaia di migliaia di persone riempirono le strade di Roma per gridare la propria collera e indignazione contro la crisi,l’attacco alle conquiste e i suoi responsabili!

Tutte le organizzazioni, i partiti, le associazioni, i movimenti e gli organismi che presero parte all’ organizzazione della giornata di lotta del 15 ottobre 2011 devono far valere la propria forza e autorevolezza contribuendo qui ed ora a costruire il fronte di solidarietà che ponga fine a questa montatura repressiva,partecipando al presidio del 27 giugno e rispondendo all’appello dell’avvocato Francesco Romeo a fornire testimonianza in sede processuale delle conclamate violenze compiute dalle forze dell’ordine durante la giornata del 15 ottobre.

Questo è un compito che tutti i dirigenti e i portavoce del movimento politico, sindacale e della società civile del nostro paese devono assumersi anzitutto di fronte ai lavoratori e alle masse popolari che a centinaia di migliaia scesero in piazza il 15 ottobre. La solidarietà verso la sollevazione delle masse popolari turche e prima ancora verso quelle greche e le “primavere” arabe e gli incitamenti a “promuovere il conflitto” devono tradursi in solidarietà attiva verso tutti quegli studenti, disoccupati, lavoratori che nel nostro paese vengono colpiti dalla repressione perché, come nel caso degli inquisiti per il 15 ottobre, si difendono dagli attacchi delle forze dell’ordine e si mobilitano contro i mandanti della macelleria sociale in corso.

Pertanto le differenti valutazioni sull’esito di quella giornata di lotta non possono esimere nessuno tra quanti promossero e parteciparono a quella manifestazione dal fare la propria parte per rispedire al mittente questa sporca montatura repressiva.

Per fornire le proprie testimonianze in sede processuale scrivere al seguente indirizzo mail fornendo le proprie generalità.

Libertà per tutte/i le/i compagne/i inquisite/i per i fatti del 15 ottobre!

La solidarietà è un’arma usiamola!

Mauro Gentileprigioniero politico agli arresti domiciliare per i fatti del 15 ottobre

Jessica Ippoliti compagna del prigioniero politico Davide Rosci agli arresti nel carcere di Viterbo

Comitato amici e familiari liberiamo Davide

da Osservatorio Repressione

 

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Immaginare il comunismo, oggi.

Phil A. Neel, Nick Chavez, La foresta e la fabbrica. Contributi ad una fantascienza del comunismo, Porfido Edizioni, Torino 2025. di Sandro Moiso, da Carmilla Continua con la presente pubblicazione l’opera meritoria delle Edizioni Porfido di traduzione, pubblicazione e proposta all’attenzione del pubblico italiano delle riflessioni condotte sulla rivista online «Endnotes», di cui in passato ci […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Educazione Autonoma in Messico #2 – Esperienze Urbane

Siamo lietə di annunciarvi l’uscita di “Educazione Autonoma in Messico #2 – Esperienze Urbane”, un nuovo elemento della collana “Quaderni della Complicità Globale” realizzata in collaborazione con il progetto editoriale Kairos – moti contemporanei. da Nodo Solidale Nel volume abbiamo raccolto delle interviste, completamente inedite, dedicate all’educazione all’interno dei processi di organizzazione dal basso e  […]

Immagine di copertina per il post
Culture

E facciamo sto viaggio insieme!

Militanza Grafica e InfoAut insieme con una serie di vignette e grafiche per una contro-informazione di movimento. Uniamo le forze per colorare, per disegnare e per creare un nuovo mondo insieme. Una volta al mese troverete, una linea di vignette create ad hoc per il network di contro informazione storico italiano InfoAut. Unire la creatività […]

Immagine di copertina per il post
Culture

La terra promessa di Sion non è per i Giusti

“Mi addormentai così, oppresso dal cupo destino che sembrava incombere su di noi. Pensavo a Brigham Young, che nella mia fantasia di bambino aveva assunto le dimensioni di un gigantesco essere malvagio, un diavolo vero e proprio, con tanto di corna e di coda.” (Jack London, Il vagabondo delle stelle – 1915) di Sandro Moiso, […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Altri Mondi / Altri Modi – III edizione

Scommettere su altri mo(n)di possibili è l’ambizione del Festival Culturale Altri Mondi Altri Modi che anche quest’anno si terrà al centro sociale Askatasuna.

Immagine di copertina per il post
Culture

A.C.A.B.: la Val Susa secondo Netflix vs la realtà che viviamo

In Val Susa abbiamo avuto modo di vedere A.C.A.B., la serie prodotta dalla multinazionale americana Netflix e uscita ieri. da notav.info Eravamo curiosi di osservare come una fiction di tale portata avrebbe trattato la nostra terra e la nostra lotta. Quello che abbiamo visto non ci ha colpiti: la Val Susa, in questo caso, è […]

Immagine di copertina per il post
Culture

We are not robots – Cambiamento tecnologico e conflittualità

«Dalla miniera a cielo aperto di Lützerath in Germania alla “Zone à defendre” di Notre Dame des Landes passando per la lotta no tav in Val di Susa, negli anni a noi più vicini la battaglia contro lo strapotere della tecno-industria non ha né la fabbrica come epicentro, né la classe operaia come protagonista.

Immagine di copertina per il post
Culture

György Lukács, un’eresia ortodossa / 3 – Dal “popolo” al popolo. Il proletariato come classe dirigente

Nel paragrafo “Il proletariato come classe dirigente” Lukács ripercorre tutto il lavoro compiuto da Lenin all’interno del movimento rivoluzionario dell’epoca per far emergere il proletariato come classe dirigente dentro la rivoluzione russa. di Emilio Quadrelli, da Carmilla Sulla scia di quanto argomentato in precedenza, l’attualità della rivoluzione, Lenin combatte una battaglia teorica, politica e organizzativa […]

Immagine di copertina per il post
Culture

PAN – Un bandito a Torino

Banche, uffici postali, treni, portavalori e quant’altro. Nella sua lunga carriera, Pancrazio Chiruzzi, lucano di nascita ma torinese di adozione, non si è fatto mancare nulla.

Immagine di copertina per il post
Culture

Dario Paccino: dall’imbroglio ecologico.. alla crisi climatica

Recensione di Louis Perez, pubblicato su La Bottega Del Barbieri

«Oggi diciamo che “l’ecologia senza lotta di classe è giardinaggio” ma se questo è possibile lo si deve anche al lavoro di chi – come Dario Paccino – e come il gruppo che diede vita alla rivista Rosso Vivo aveva già letto presente e futuro».

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Non sono i nostri figli che si devono vergognare, ma chi li persegue

La recensione del libro Carcere ai ribell3: storie di attivist3. Il carcere come strumento di repressione del dissenso, a cura di Nicoletta Salvi Ouazzene – Mamme in piazza per la libertà del dissenso – di Haidi Gaggio Giuliani recentemente pubblicata da serenoregis.org

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Violenze nel carcere di Reggio Emilia: derubricato il reato di tortura

E’ arrivata la sentenza che riguarda il processo, avvenuto con rito abbreviato, nei confronti di dieci agenti della polizia penitenziaria che agirono violenza nei confronti di un detenuto nel carcere di Reggio Emilia nell’aprile 2023.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Diamo voce al dissenso

Ai più non è chiaro che oggi stiamo assistendo, sia in Italia sia in Europa, a una criminalizzazione del dissenso politico Riprendiamo l’articolo di osservatoriorepressione di Marco Sommariva*: La curatrice del libro Carcere ai ribell3, Nicoletta Salvi Ouazzene, è un’attivista del Comitato “Mamme in piazza per la libertà di dissenso”, nato nel 2016. Il Comitato nasce per iniziativa […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cambiamo davvero Quarticciolo!

Sabato 1 marzo un corteo popolare attraverserà il quartiere di Quarticciolo a Roma per ribadire l’importanza di difendere un’esperienza reale e dal basso che si contrappone all’abbandono e alla retorica delle istituzioni.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Carcere di Palermo: 400 detenuti in sciopero della fame

400 detenuti in sciopero della fame. L’associazione Yairahia Onlus, attiva per i diritti dei reclusi, spiega i motivi della protesta nel carcere di Palermo : “In una situazione carceraria disastrosa che l’anno scorso ha registrato il record di suicidi, ed in cui il sovraffollamento è una costante, appare assurdo gravare in maniera ancora maggiore sulla […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: “pressione mediatica e tentativi di influenzare il processo” contro Askatasuna e No Tav, ultima udienza prima della sentenza

Torino. Maxi-processo contro 28 attivisti e attiviste del csa Askatasuna e del movimento No Tav. Lunedì l’ultima udienza del processo, prima delle repliche conclusive in programma il 31 di marzo e la possibile sentenza.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendiamo Quarticciolo dal modello Caivano

Il 23 dicembre scorso il governo ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il modello Caivano. Sono stati stanziati 180 milioni di euro in tre anni ed è previsto un commissario straordinario a cui è affidato il compito di individuare gli interventi strutturali necessari in determinati quartieri: sgomberi, polizia […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Vogliamo rompere un tabù – Appello

Riceviamo e pubblichiamo, dal blog della campagna Vogliamo rompere un tabù. Vogliamo rompere un tabù, rompere il silenzio sul fatto che lo Stato italiano tiene in carcere da quarant’anni 16 militanti delle Brigate Rosse e ne ha sottoposti altri tre, da oltre 20 anni, al regime dell’articolo 41 bis dell’ordinamento penitenziario. Il regime speciale dell’art.41 […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

«Vogliamo uno spazio largo contro l’idea di governo delle città che ha la destra»

Ripubblichiamo questa intervista fatta ai compagni e alle compagne di Quarticciolo Ribelle in vista dell’assemblea cittadina che si terrà sabato 18 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato degli studenti e studentesse romane a seguito del corteo per Ramy

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato degli studenti e delle studentesse che a Roma sono scese in piazza per Ramy, originariamente pubblicato dal collettivo Zaum in risposta alle dichiarazioni di media e politici.