InfoAut
Immagine di copertina per il post

7 marzo: sentenza per Mohammad Bakri, regista di “Jenin, Jenin”

Nel 2008, decine di registi, attori, sceneggiatori italiani aderirono alla campagna “Il pessottimista” attraverso cui si portò a conoscenza dell’opinione pubblica il fatto, in sé aberrante, di un vero e proprio attentato alla libera espressione artistica. Il film realizzato dal regista Mohammad Bakri, “Jenin, Jenin” venne proiettato in 56 sale italiane; Bakri raccontò la propria vicenda a Napoli, Roma, Siena, Bologna e Torino; molti media italiani riportarono la notizia e anche il quotidiano israeliano Hareetz dedicò diversi articoli al caso.

“Jenin Jenin” è un film documentario sulla repressione effettuata dal’esercito israeliano nel 2002 nel corso della cosiddetta “Operazione Scudo Difensivo”: la pellicola fu sequestrata dalla censura israeliana, ma la Corte Suprema ne ha ordinato il dissequestro.

La prima sentenza del tribunale israeliano di Petah Tikva, il 30 giugno 2008, conteneva il peggio dell’ambiguità giuridico-politica: dichiarava infatti che i querelanti (5 soldati) non erano stati diffamati dal film – quindi l’imputato andava assolto – ma piuttosto era l’intero esercito israeliano ad esser stato diffamato. Così si è arrivati al nuovo attuale processo.

È una vicenda talmente assurda – prima che tragica – che la semplice “emersione” mediatica rivelerebbe i metodi e la prassi della “unica democrazia del Medio Oriente”: quindi la diffusione

del presente appello risulta primario per veramente aiutare, attraverso Mohammad, il principio basilare della libertà di espressione.

Il prossimo 7 marzo la Corte emetterà la sentenza.

L’APPELLO: Fermate la persecuzione politica dell’attore e regista Mohammad Bakri.

C’è un crescente razzismo in Israele contro gli Arabi, che costituiscono più del 20 % dei cittadini. Lo stato stesso contribuisce a questo clima di razzismo. Le agenzie governative cercano di intimidire i rappresentanti politici dei cittadini arabi. Membri dei partiti del governo di coalizione stanno introducendo nel parlamento israeliano una serie di proposte di legge, sempre più razziste .

Il governo non fa niente per contrastare il dilagante proclama emesso da una dozzina di importanti rabbini: un appello per espellere i cittadini arabi dai quartieri delle città di Safed, Tel Aviv, Bat Yam e altrove.

In linea con tutto ciò, si stanno usando i tribunali per un attacco concertato contro il regista e attore Mohammad Bakri: è perseguitato per l’uso della sua arte che documenta i crimini dello stato di Israele e del suo esercito.

Bakri aveva ragione quando, commentando la sua persecuzione disse: “Nessuno mi ha fatto causa quando, oltre i film sulle vittime dell’Olocausto, ho partecipato ai film sul genocidio armeno e dei crimini contro i curdi. Perché allora vengo perseguito perché ho fatto il film “Jenin Jenin”, sull’attacco dell’esercito israeliano al campo profughi di quella città, nella primavera del 2002 ?”.

Noi sappiamo cosa c’è dietro la causa legale dei soldati israeliani contro Bakri. Questi soldati non sono né mostrati, né menzionati nel film. E’ evidente che questa accusa contro Bakri è un tentativo di azzittire una voce importante che ha osato rivelare la verità sull’occupazione israeliana.

Bakri ha osato sfidare la “narrativa” dell’ occupante. Viene perseguito con lo scopo di mandare un chiaro messaggio a tutti coloro che potrebbero essere tentati di rivelare le verità che sono imbarazzanti per l’egemonia razzista in Israele.

La causa contro Bakri è semplicemente un espediente per una campagna di intimidazione, che mira a mettere a tacere tutti coloro che osano dire la verità sulle ingiustizie che lo stato Israeliano sta infliggendo ai Palestinesi.

Gli artisti e gli intellettuali di tutto il mondo dovrebbero dare il loro supporto a coloro che in Israele provano a resistere a questa vile campagna di intimidazione. Facendo ciò, aiuteranno a salvare ciò che ancora è rimasto in quel paese del diritto alla libertà di pensiero, alla libertà di espressione, alla libertà della creazione artistica.

Noi, i sottoscrittori avvertiamo tutti gli israeliani: oggi stanno abusando dei tribunali per intimidire Mohammad Bakri; un giorno toccherà a te.

Ai tribunali israeliani diciamo: invalidate questa insensata causa contro Mohammad Bakri.

Altrimenti trascinerete lo stato di Israele e le sue istituzioni in un ulteriore discredito.

Si può sottoscrivere la petizione, cliccando su:

http://www.petitiononline.com/bakri11/petition.html

Oppure mandare una mail di solidarietà all’indirizzo: jenin.jenin48@gmail.com

 

da: www.nena-news.com

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

cinemaMohammad Bakripalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Decolonizzare la scienza

Dalle spedizioni dell’Ottocento al divario nella geografia dei centri di ricerca, c’è ancora un problema di colonialismo?

Immagine di copertina per il post
Culture

Dagli inferi di Manchester agli inferi della banlieue

Un estratto da Cronache marsigliesi. Scorci di guerra civile in Francia di Emilio Quadrelli (MachinaLibro, 2025)

Immagine di copertina per il post
Culture

La rivoluzione come una bella avventura / 5: S-Contro, storia di un collettivo antagonista

Sergio Gambino, Luca Perrone, S-Contro, Un collettivo antagonista nella Torino degli anni Ottanta, con i contributi di Salvatore Cumino e Alberto Campo, DeriveApprodi, Bologna 2024 di Sandro Moiso, da Carmilla «Noi sentivamo di avere una collocazione forte! Io nell’84, quando abbiamo cominciato, avevo vent’anni, eravamo giovani, ma ci sentivamo di avere un grande compito e anche […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Immaginare il comunismo, oggi.

Phil A. Neel, Nick Chavez, La foresta e la fabbrica. Contributi ad una fantascienza del comunismo, Porfido Edizioni, Torino 2025. di Sandro Moiso, da Carmilla Continua con la presente pubblicazione l’opera meritoria delle Edizioni Porfido di traduzione, pubblicazione e proposta all’attenzione del pubblico italiano delle riflessioni condotte sulla rivista online «Endnotes», di cui in passato ci […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Educazione Autonoma in Messico #2 – Esperienze Urbane

Siamo lietə di annunciarvi l’uscita di “Educazione Autonoma in Messico #2 – Esperienze Urbane”, un nuovo elemento della collana “Quaderni della Complicità Globale” realizzata in collaborazione con il progetto editoriale Kairos – moti contemporanei. da Nodo Solidale Nel volume abbiamo raccolto delle interviste, completamente inedite, dedicate all’educazione all’interno dei processi di organizzazione dal basso e  […]

Immagine di copertina per il post
Culture

E facciamo sto viaggio insieme!

Militanza Grafica e InfoAut insieme con una serie di vignette e grafiche per una contro-informazione di movimento. Uniamo le forze per colorare, per disegnare e per creare un nuovo mondo insieme. Una volta al mese troverete, una linea di vignette create ad hoc per il network di contro informazione storico italiano InfoAut. Unire la creatività […]

Immagine di copertina per il post
Culture

La terra promessa di Sion non è per i Giusti

“Mi addormentai così, oppresso dal cupo destino che sembrava incombere su di noi. Pensavo a Brigham Young, che nella mia fantasia di bambino aveva assunto le dimensioni di un gigantesco essere malvagio, un diavolo vero e proprio, con tanto di corna e di coda.” (Jack London, Il vagabondo delle stelle – 1915) di Sandro Moiso, […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Altri Mondi / Altri Modi – III edizione

Scommettere su altri mo(n)di possibili è l’ambizione del Festival Culturale Altri Mondi Altri Modi che anche quest’anno si terrà al centro sociale Askatasuna.

Immagine di copertina per il post
Culture

A.C.A.B.: la Val Susa secondo Netflix vs la realtà che viviamo

In Val Susa abbiamo avuto modo di vedere A.C.A.B., la serie prodotta dalla multinazionale americana Netflix e uscita ieri. da notav.info Eravamo curiosi di osservare come una fiction di tale portata avrebbe trattato la nostra terra e la nostra lotta. Quello che abbiamo visto non ci ha colpiti: la Val Susa, in questo caso, è […]

Immagine di copertina per il post
Culture

We are not robots – Cambiamento tecnologico e conflittualità

«Dalla miniera a cielo aperto di Lützerath in Germania alla “Zone à defendre” di Notre Dame des Landes passando per la lotta no tav in Val di Susa, negli anni a noi più vicini la battaglia contro lo strapotere della tecno-industria non ha né la fabbrica come epicentro, né la classe operaia come protagonista.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Prima udienza per Anan, Ali e Mansour: ammessi gli interrogatori israeliani, negate le consulenze della difesa

La corte de L’Aquila ha  accettato l’ammissibilità nel processo di metà degli interrogatori fatti nelle carceri israeliane, in spregio a qualsiasi diritto internazionale. da Osservatorio Repressione Negata, invece, l’ammissione di quasi tutte le consulenze di parte proposte dalla difesa degli attivisti palestinesi. Tra le persone che i legali di Anan, Ali e Mansour hanno chiesto […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’ultimo capitolo del genocidio

Israele ha iniziato la fase finale del suo Genocidio. I palestinesi saranno costretti a scegliere tra la morte o la deportazione. Non ci sono altre opzioni. Un articolo del giornalista premio Pulitzer Chris Hedges, ex corrispondente del New York Times da Gaza. di Chris Hedges da InfoPal (Chrishedges.substack.com.) Questo è l’ultimo capitolo del Genocidio. È […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La crisi umanitaria a Gaza: una situazione terribile di fame e aiuti bloccati

La Striscia di Gaza, che ospita quasi due milioni di persone, sta affrontando una crisi umanitaria di portata senza precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tregua finita, Israele attacca Gaza. Centinaia di palestinesi uccisi

Non conosce soste la massiccia offensiva aerea lanciata da Israele nella notte  a sorpresa contro Gaza.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni di Anan all’ultima udienza

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazione di Anan durante l’ultima udienza all’Aquila che lo ha rinviato a giudizio insieme al altri due palestinesi.  da Radio Onda Rossa Anan Yaeesh – dichiarazione spontanea ex art 421 cpp Desidero iniziare con i miei saluti alla Corte e a tutti i presenti. Esiste sempre la legge, ma anche lo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas ha annunciato il rinvio dello scambio di prigionieri: Perché e perché ora?

Hamas si trova attualmente in una posizione in cui deve fare del suo meglio per negoziare l’ingresso di aiuti sufficienti a Gaza, assicurando al contempo la fine della guerra e la formazione di un’amministrazione post-bellica in modo che il territorio possa essere rilanciato e ricostruito. di Robert Inlakesh, tradotto da The Palestine Chronicle Lunedì, il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un unico modo per sconfiggere il Fascismo Israeliano: Ilan Pappé sulla giustizia globale

Riprendiamo l’articolo tradotto di invictapalestina. English version Dobbiamo ancora credere che, a lungo termine, per quanto orribile sia questo scenario che si sta sviluppando, esso sia il preludio a un futuro molto migliore. Di Ilan Pappe – 7 febbraio 2025 Se le persone vogliono sapere cosa ha prodotto in Israele l’ultimo folle e allucinante discorso […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: Tel Aviv fa saltare in aria interi edifici a Jenin. Intervista a Christian Elia

Palestina: Israele utilizza le tattiche militari genocidiarie ampiamente viste in 15 mesi su Gaza anche in Cisgiordania. Nel mirino c’è sempre Jenin,  al 14simo giorno consecutivo di assalti, con la morte di 25 palestinesi, decine di feriti, centinaia di persone rapite e altrettante case abbattute.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Jenin sotto attacco israeliano: 6 morti e 35 feriti

Il Ministero ha spiegato in una breve dichiarazione che sei persone sono state uccise e altre 33 sono state ferite e sono state trasportate negli ospedali Ibn Sina, Al-Amal e Al-Shifa. È probabile che il bilancio delle vittime aumenti con l’aggressione israeliana. Jenin. Sei palestinesi sono stati uccisi e altri 35 sono rimasti feriti durante […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cessate il fuoco(?) su Gaza

Imminente l’accordo di cessate il fuoco su Gaza e di scambio di prigionieri – con la mediazione di Usa, Qatar, Egitto – che dovrebbe prevedere nei primi 42 giorni il rilascio di una parte degli ostaggi e la liberazione di prigionieri politici palestinesi, mentre Israele terrà il controllo del corridoio Filadelfia tra Gaza ed Egitto […]