InfoAut
Immagine di copertina per il post

BLACKOUT FEST – 23ma EDIZIONE

THE YELLOW TRAFFIC LIGHT (Torino, shoegaze molto psichedelico)
Una scoperta blackoutiana questi giovanissimissimi sembrano sbucati dalle nebbie romantiche di Mad-chester. Fanno canzoni pop suonate alla moda elettrica degli Spacemen 3. Per tutti gli amanti della distorsione e del ciuffone.

ACID BABY JESUS
(Atene garage rock- psychedelic rembetika.
Dalla Atene intossicata post-Tsipras, gli Acidi hanno il suono derelitto dell’eurocrisi, fuso insieme ad un eveidente stonatura da hashish. Dal vivo presentano il nuovo lavoro “Selected Recordings”, registrato nella clausura di un’isola dell’Egeo suona come Zorba dopo qualche vaporizzata, con cover soprendenti che vanno a pescare fino in Zambia. Battezziamo la festa con Ouzo e foglie di vite, ballando come satiri. Con la benedizione di Diogene.
J C SATAN (Bordeaux, dark garage, freak-punk)
Sudatissima combo italo-francese suona velocissima, impastatata, bramosa e incontrollabile. Fanno musica avvolta in un lurido quanto desiderabile impasto di fuzz e melodia. Sono lascivi e molto irrequieti, specialmente dal vivo. Vanno gustati al massimo del volume, perchè sono così desiderabili anche quando ti prendono a cazzotti.

VENERDÌ 5 GIUGNO:

dalle 18, sul palco esterno e sul palco del furgone giallone:

MARIA VIOLENZA
(Roma, goth-punk one girl band/ragazza incazzata)
MATTEO CASTELLANO (chansonnier surreale)
SKULLA (cantautore)
ALP KING (one man band/ rap alpino)

In serata sul “main stage”:

DELACAVE (Francia, wave gotica/post punk)
Suoni dopati, barcollanti e in costante equilibrio tra il gelo e la danza. Delacave arriva dalla caverna di una Francia oscura che ha amato la stagione NO delle cassette autoprodotte e il gioioso sfottò di una generazione vuota. Post punk nel senso vero.

HOLIDAY INN (Roma Est/Francia, minimal-synth, punk elettrico de’borgata)
Dalla borgata della noia sotto la tangenziale Est di Roma, un altro mostriciattolo nato nel cemento. Sono i Suicide alla amatriciana. Con spolverate di aggressività punk. daje!

ROY AND THE DEVIL’S MOTORCYCLE
(Svizzera, psychedelic twang, space garage, soundtrack)
Provate a prenderli, i tre fratelli Stahli. In sella alle loro motociclette attraversano una Svizzera più fuzz che fabbrica di cioccolata, suonando giustamente indemoniati e inebetiti. Voodoo Rhythm e il reverendo Beat Man pongono il sigillo, in un anno, questo 2015, pieno di sorprese. Dal vivo sono una gran botta e noi ce li abbiamo. Preparare la sella e scaldare i motori.
THE ROCK’N’ROLL KAMIKAZES (Italia/Scozia rockabilly/rock’n’roll acrobatico)
E per concludere la serata danze selvagge. Questo super gruppo incendierà l’aria con un live-show travolgente al quale è letteralmente impossibile sfuggire, bombe soniche dal cielo, pura detonazione rock’n’roll.

SABATO 6 GIUGNO

dalle 17 sul palco esterno e sul palco del furgone Giallone:

NANAI (punk molto pop con strumenti minuscoli!)
ORKESTRA CALABRONI (Jazz e altre contaminazioni)
NO CHAPPY? BOURGEOIS! (no hip rap/scum music/pop amatoriale)

tra i concerti, spettacolo e musica con
BOBBY SANDS E LA REGINA ELISABETTA SETTANTATREESIMA
dal primo lavoro editoriale del Laboratorio Politico “Il Cubo”, un viaggio nella vita del rivoluzionario Bobby Sands tra immagini e suoni

In serata sul “main stage”:

AL DOUM & THE FARIDS (Milano, world music psichedelica a go-go)
l’italiano sciolto nella musica psichedelica e dolcemente folk che sa dei gusti di tutto il mondo: questo e altro sono Al Doum & The Farids. E’ un viaggio iniziato nei ’70, quando Walter Maioli fondava gli Aktuala, di cui questo combo è discendente diretto. Arabe, mediterranee, orientali, percussive e ipnotiche, sentirete mille musiche in una, da godersi a piedi scalzi, guardando crescere gli ortaggi.

MAMUD BAND (Milano, High-life, Afrobeat, afro-funk)
La più torrida orchestra italiana sintonizzata sull’onda lunga lasciata da Mr. Fela Anikulapo Kuti. 12 elementi, esecuzioni fiume, sudore e precisione tecnica al millimetro. Attivi dagli inizi dei novanta, nascono dalla passione sfrenata per l’afro-kosmo: questo è puro verbo della musica in cammino.
DOMENICA 7 GIUGNO

Giornata dedicata ai libri, ai bambini ed al cabaret.

Dalle 16 in compagnia dell’autrice, Paola Staccioli presentazione de “Sebbene che siamo donne, storie di rivoluzionarie”. Le storie di dieci militanti che dagli anni Settanta all’inizio del nuovo millennio, in Italia, hanno impugnato le armi o effettuato azioni illegali all’interno di differenti organizzazioni e aree della sinistra rivoluzionaria, sacrificando la vita per il loro impegno.

A seguire presentazione de “Il potere sovversivo della carta” di Sara Pavan, saggio fumettistico sulle parole e le immagini che diventano pietre. Edizioni Agenzia X.

Durante tutto il pomeriggio spazio bambini e non solo,
quest’anno per i più piccoli ospiteremo l’arte di un disegnatore speciale da Santiago del Cile, Eduardo “Mono” Carrasco. Grafico, muralista, promotore culturale, fondatore della Brigada Ramona Parra (gruppo muralista cileno) si rifugiò in Italia dal 1974 come esiliato politico dopo l’avvento della dittatura Pinochet. Ha collaborato e disegnato sui muri rivoluzionari del sud America ed ha legato il suo nome alla storia di Inti Illimani.

.. e poi ancora spettacolo di marionette “Happy Birthday mr. Django“, un viaggio animato nella vita di Django Reinhardt con Pinocchia Underground.

Dall’aperitivo, dj set di chiusura, tutto CHILL OUT. Dal Cafè del Mar, fino agli Orb, un viaggio nella musica per il rilassamento delle sinapsi con la blackout tribe.

Dalle 22.00 spettacolo di cabaret e improvvisazione teatrale con Senso Doppio, Guido Catalano, Woz e tanti altri ospiti, direttamente dal piccolo e grande schermo. Personaggi senza bisogno di presentazioni creeranno una escalation di comicità surreale, battute servite e gestualità pierrottesche. Prendete posto!

www.radioblackout.org

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

radio blackouttorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Emilio Quadrelli, un comunista eretico contro la guerra

Non vi può essere alcun dubbio che tutto il percorso intellettuale e politico di Emilio Quadrelli, scomparso nel 2024, si situi interamente nella scia dell’eresia.

Immagine di copertina per il post
Culture

Le guerre del Nord e il futuro degli equilibri geopolitici ed economici mondiali

A ben guardare, però, lo scontro apertosi ormai da anni, per il controllo delle rotte artiche e delle materie prime custodite dal mare di ghiaccio che corrisponde al nome di Artico ricorda per più di un motivo la saga della corsa all’oro del Grande Nord che l’autore americano narrò oppure utilizzò come sfondo in molti dei suoi romanzi e racconti.

Immagine di copertina per il post
Culture

Imparare a lottare: la mia storia tra operaismo e femminismo

Torna disponibile in una nuova edizione ampliata, nella collana Femminismi di ombre corte,  L’arcano della riproduzione di Leopoldina Fortunati, uno dei testi di riferimento nella teoria femminista marxista italiana — e non solo.

Immagine di copertina per il post
Culture

Un’Anabasi post-sovietica. Storia del Gruppo Wagner

Gli uomini in mimetica camminano soli o a coppie dentro fitti banchi di nebbia, a malapena si intravedono i campi desolati attorno alla lingua di cemento.

Immagine di copertina per il post
Culture

Il primo vertice antiterrorismo internazionale – Roma 1898

Un evento spesso trascurato dalla storiografia italiana, anche da quella che si è occupata del movimento operaio e delle sue lotte, ma che obbliga a riflettere su una serie di nodi ancora tutti da sciogliere

Immagine di copertina per il post
Culture

Frankenstein, quel mostro nato dalle ombre oscure della guerra

Al mostro viene negato un nome e una individualità, esattamente come al proletariato

Immagine di copertina per il post
Culture

“No Comment”: i Kneecap tornano a colpire con Banksy

Dalla Belfast ribelle al cuore dell’establishment londinese, i Kneecap tornano a colpire.

Immagine di copertina per il post
Culture

Israele sull’orlo dell’abisso

Ilan Pappé, La fine di Israele. Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina, Fazi Editore, Roma 2025, pp. 287

Immagine di copertina per il post
Culture

Se la Cina ha vinto

Se l’obiettivo di un titolo apodittico come “La Cina ha vinto” è convincere il lettore della validità della propria tesi, Alessandro Aresu vi riesce pienamente.

Immagine di copertina per il post
Culture

Mala tempora currunt

Don’t let this shakes go on,It’s time we have a break from itIt’s time we had some leaveWe’ve been livin’ in the flames,We’ve been eatin’ out our brainsOh, please, don’t let these shakes go on(Veteran of the Psychic Wars, 1981 –Testo: Michael Moorcock. Musica: Blue Oyster Cult) di Sandro Moiso, da Carmilla Che per l’Occidente […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Viva Askatasuna! Torino e la deindustrializzazione

Una volta chiamavano Torino la città dell’automobile.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Aska è di chi arriva. Chiedi del 47

In questo momento più del solito, ma non è un fenomeno specifico di questi giorni, sembra esserci una gara a mettere etichette su Aska e sulle persone che fanno parte di quella proposta organizzativa.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: “difendere l’Askatasuna per non far spegenere la scintilla di ribellione che Torino ha dentro”

“La grandissima manifestazione di risposta allo sgombero è stata la reazione di Torino che si è riversata nelle strade per difendere quella sua radice ribelle che non si vuole che venga cancellata.”

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino città partigiana: Que viva Askatasuna! 

Ripubblichiamo il comunicato uscito dal centro sociale Askatasuna in merito alla giornata di lotta di ieri. Alleghiamo anche un video racconto della giornata.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sgombero di Askatasuna: chi fa i piani e chi fa la storia

Lo sgombero di Askatasuna non può essere trattato come un semplice atto di repressione da parte di un governo di ultradestra.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Askatasuna: uno sgombero contro la città

Negli anni, poi, Askatasunaè diventata, per l’attuale maggioranza politica (a livello locale e nazionale), una vera e propria ossessione

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lo sgombero di Askatasuna riguarda tutti noi

L’azione violenta del governo contro il centro sociale torinese è un attacco a tutte le forme di resistenza sociale e dissenso

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgombero Askatasuna. Giorgio Rossetto: “Rispondere logorando l’avversario come in Val Susa”

Bisogna accettare i terreni anche quando non si sono scelti, il terreno del conflitto, della lotta, a volte anche dello scontro e l’esercizio della forza da parte dei movimenti

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aska non è sola – Solidarietà in tutta Italia contro lo sgombero

Dallo sgombero di questa mattina sono decine i comunicati di solidarietà e prese di posizione di collettivi e realtà in tutta Italia contro l’attacco verso lo storico centro sociale torinese.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Askatasuna: “È solo l’inizio. Per voi.”

Questa mattina è avvenuto lo sgombero di Askatasuna, storico centro sociale torinese attivo da quasi tre decadi.