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Blogger nei guai dopo il video sui carabinieri

Mavilla, è stato poi convocato in questura dove, racconta a Matteo Viviani de Le Iene, sarebbe stato costretto a denudarsi mentre veniva insultato: dichiarazioni che tuttavia non sono supportate da registrazioni audio o video, e che quindi non possono essere provate.

Inoltre i Carabinieri sono entrati in casa, senza mandato, e hanno perquisito l’abitazione sequestrando computer cellulare e ipad. Mavilla racconta di essere stato portato dai carabinieri in caserma dove è stato ripetutamente offeso (comunista fallito, ricchione, merda sono solo alcune delle offese che gli hanno rivolto; ha parlato anche di sputi in faccia). E’ stato fatto spogliare e ad un certo punto è dovuto intervenire il 118 visto che ha cominciato a stare male. Dopo tre ore è stato dimesso e rimandato a casa.

Il pm ha riconosciuto che la perquisizione è stato un abuso  perchè avvenuta senza mandato e ha fatto cadere le accuse a carico di Mavilla, ordinando la restituzione degli oggetti sequestrati. Un esperto di informatica, però, ha fatto notare che, in seguito al sequestro dei computer di Mavilla, i carabinieri avrebbero cancellato ogni cosa presente sul pc dell’autore del filmato incriminato.

da Osservatorio Repressione

*Il video di Andrea Mavilla dal titolo “Operazione pasticcini: favorisca i documenti. Adesso basta…” è stato rimosso dal canale Youtube. Lo dice chiaramente la frase che compare al suo posto: “This content is not available on this country domain due to a legal complaint from the government”.

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