Gli effetti devastanti degli ogm prodotti dalla Monsanto
«Mio padre ha letto attentamente migliaia di ricerche nel tentativo di rimediare alle cause delle malattie descritte nel mio libro: disordini nella digestione, organi danneggiati. Infertilità, sistemi immunitari deboli, depressione cronica. Il suo lavoro ha incarnato un impegno per terreni, creature e fattorie salutari, oltre che per il duro lavoro necessario per mantenerli. Dopo averlo ascoltato per anni parlare dei suoi tentativi di risolvere i problemi ricorrenti di salute, mi sono resa conto che la maggior parte della gente non ha idea di come la complessità delle malattie moderne intacchi gli animali da fattoria. Entrambi speriamo che questo libro aiuterà tutto il personale medico, gli agricoltori ed i consumatori a guardare alle vere radici delle diverse condizioni mediche, comprese le insufficienze nutritive, le infezioni clostridiali, i diabeti ed il Parkinson», ha dichiarato Leah Dunham, figlia di un veterinario dell’Iowa (Art) che crede che le sementi ogm stiano rovinando la salute degli animali e delle persone. Un libro (“America’s Two-Headed Pig”, “Il maiale a due teste dell’America”) che si basa sulle note cliniche di suo padre e sul lavoro di scienziati come il dottor Don Huber, professore emerito di patologia vegetale alla Purdue University. «Gli umani stanno apportando maggiore sofferenza agli animali da fattoria nutrendoli con diete a base di ogm e glifosato». Un sistema che si chiama Cafo, acronimo di Operazioni di alimentazione concentrata animale.
Le RoundUp Ready (Rr) sono quelle colture geneticamente modificate al fine di tollerare erbicidi a base di glifosato. Si tratta di un marchio registrato dalla multinazionale Monsanto. La prima coltura Rr è stata la soia, seguita da altre come cotone, mais, colza. I vantaggi delle colture Roundup ready consistono essenzialmente in un controllo delle malerbe assai semplificato, che non sarebbe possibile in colture tradizionali, basato solo sul diserbo chimico con glifosfato anche in presenza della vegetazione della coltura, che per l’appunto è resa tollerante all’erbicida grazie all’inserimento di un transgene. Gli svantaggi consistono nel fatto che, in primis, i coltivatori di soia Roundup Ready non possono ripulire i semi di anno in anno, e si vedono costretti ad acquistare, per ogni nuova semina, le sementi dalla Monsanto. Come seconda conseguenza occorre considerare il fatto che un campo coltivato a soia Roundup Ready impollina i campi vicini coltivati a soia naturale.
La soia Roundup Ready è in assoluto il prodotto transgenico maggiormente coltivato nel mondo, rappresentando l’87 per cento della soia coltivata negli Stati Uniti, e il sessanta per cento a livello globale. Recentemente è stata sviluppata la seconda generazione di soia Roundup Ready, che associa al gene per la resistenza agli erbicidi una produttività del quattro-sette per cento superiore alle altre varietà.
Il primo effetto dei campi annaffiati da glifosato è stato la produzione di mais, fieno e soia carenti di manganese. Il professor Huber ha scoperto che a causa di questa mancanza i vitelli delle fattorie nutriti con quel mais, quel fieno e quella soia una volta divenuti adulti hanno generato vitellini con deformità scheletriche. Huber ha anche constatato che anche gli esseri umani che si sono nutriti di quella carne di vitello hanno subito danni alle loro ossa.
Un altro esempio. Secondo Leah Dunham, dai cinque ai dieci giorni dopo lo svezzamento normali maialini pieni di salute diventano magri, pallidi, anoressici. Il loro stato di salute va giù, rapidamente. È chiamata “sindrome da fallimento nella crescita post-svezzamento”. Causa nei maialini il catabolismo, o il collasso, dei loro tessuti ed organi, cioè auto-cannibalismo. Poi viene il deperimento. E poi l’eutanasia. La Dunham sostiene che è molto probabile che la causa di questo tracollo fisico sia collegata alla dieta, dal momento che la malattia si manifesta quanto i maialini iniziano a mangiare cibo. La teoria della dieta è sostenuta dalle autopsie, le quali mostrano che i maialini malati hanno lesioni allo stomaco e all’intestino. Le analisi del fegato di 522 maiali mostrano livelli minimi di cobalto. Di fatto, su 552 fegati analizzati, nessuno rientra nei normali livelli di cobalto (livelli che erano molto superiori prima che i mangimi ogm arrivassero sul mercato). Secondo alcuni ricercatori della Texas A&M University, non si tratterebbe di una coincidenza, perché il glifosato lega il cobalto fino a centotré volte di più rispetto al manganese.
La natura vuole che le mucche mangino erba. Ma oggi, la maggior parte dei capi di bestiame trascorre almeno gli ultimi sei mesi della propria vita in un recinto da ingrasso, dove viene imbottita con una combinazione di cereali, per lo più mais, e prodotti bio-industriali, tra cui il distillatore di mais, un prodotto del processo di produzione dell’etanolo. Questo miscuglio viene somministrato con antibiotici preventivi e ormoni della crescita, che evita che gli animali non si ammalino mentre crescono sempre più e sempre più velocemente. È una dieta innaturale che spesso porta a disturbi che vanno dallo stomaco contorto al sangue nella diarrea, ulcera e rigonfiamento.
Alle mucche dei Cafo vengono regolarmente somministrati antibiotici preventivi, che alterano i batteri gastrici dell’animale. La Dunham ha scoperto che gli animali consumano molti più antibiotici di quelli somministrati intenzionalmente nelle mangiatoie. Di fatti, molti dei pesticidi, compreso il glifosato registrato con il numero #7771736, non agiscono solo come pesticidi ad ampio spettro, ma anche come biocidi. E questi antibiotici chimici vengono applicati a migliaia di ettari di piante che diventano poi mangime per animali. Il risultato? Alcuni dei batteri gastrici e dei parassiti non riescono più a svolgere il loro importante processo metabolico.
da PopOff
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