InfoAut
Immagine di copertina per il post

La galera serve a chi sta fuori. Lettera di Ascanio Celestini

Il detenuto siciliano parla così, ma non lo so se è vero quello che dice. Veramente ha parlato col direttore del carcere e quello l’ha trattato come un confratello massone? Anzi sono sicuro che s’è vantato e basta. Mi ha detto solo scemenze che fanno il paio coi suoi muscoli pompati.

“Qui siamo peggio delle femmine” mi dice un anziano che mi indicano come appartenente alla famosa banda della Magliana. Significa che ci tengono all’aspetto. Sbarbati, profumati, abiti puliti e possibilmente un po’ di marca. Niente di costoso perché qui sono quasi tutti senza una lira, ma hanno una dignità che somiglia a quella di certi abitanti di borgata che girano in tuta da ginnastica, ma non quella scarsa del mercatino. Questa è gente che si stira le mutande con la moka scaldata sul fornelletto nell’angolo della cella accanto al cesso. Cos’altro dovrebbero fare durante il giorno se per loro lo stato spende quotidianamente poco più di 5 euro per il cosiddetto trattamentale? Sarebbe un pezzo di quel lavoro che dovrebbe riportarli nella società, ma in quella banconota verdina ci devi mettere i trasferimenti da e per i tribunali, gli impacchettamenti e gli spacchettamenti per portarti in altre galere.

Appena entrano in carcere comincia il loro teatro. Si mettono un costume di scena e incominciano a recitare. I reati veri o finti sono parte della stessa recita. Il capello tagliato alla moda e la maglia colorata con la virgola della Nike, il tatuaggio impeccabile accanto a quello fatto in cella con l’inchiostro della penna. Nella commedia del carcere ognuno ha il suo personaggio. La società gliel’ha insegnato. Stanno lì dentro per recitare la parte dei cattivi. Serve a quelli che restano fuori che altrimenti non riuscirebbero a sentirsi buoni.

L’articolo 27 è uno dei tanti che riempie le prime pagine della Costituzione con i suoi geroglifici non decodificabili. In Italia quelle prime pagine fanno ridere, figuriamoci in questo ghetto sbarrato.

Chi sta in galera conosce un’altra legge. Gli chiedi ignorantemente “perché stai dentro?” e ti rispondono “per un errore. Un errore mio o del giudice” e ridono. Ma il carcere lo conoscono meglio di tutti. Meglio dei cittadini pagatori di tasse che vorrebbero vedere tutti dietro al blindato. Meglio dei politici che ogni tanto ci finiscono e nonostante quest’esperienza non imparano nulla e si sentono pure perseguitati (una volta i padri costituzionalisti si vantavano di aver conosciuto la prigione!). Meglio dei giudici che ce li mandano e pure delle guardie che li controllano pensando che la prigionia sia tutta gestita da loro.

No, la galera è un fatto personale. Il detenuto se ne rende conto dopo poche ore. È fatta di droga se ti serve e c’hai i soldi, psicofarmaci a pioggia, un po’ di sesso da solo o con qualcun altro se non ti fa troppo schifo. In cella cerchi di farti tutto, costruisci il frigo col ghiaccio della ghiacciaia comune e il tetrapack del latte. La grappa con la serpentina di penne Bic mezze squagliate, il vino con l’uva marcita. La cocaina e l’eroina arriva nei maglioni messi a mollo nell’acqua con la robba. Il parente te l’asciuga e tu te lo rimetti a mollo per fartela. Chiedo a uno che in carcere ci ha passato una vita “ma la maggior parte sì perde?” “No, per niente” risponde lui indicandomi la percentuale stimata di robba recuperata. Pure la frutta e la verdura gli hanno sequestrato una volta perché la siringavano di acidi. La galera è così.

“Abolire il carcere” è un libro da regalare a quelli che straparlano al bar con la preghiera di leggerselo per davvero e smettere di dire sciocchezze. Ogni riga ribadisce in maniera incontestabile l’inutilità di questa istituzione stupida e nazista. Renzi sostiene che l’articolo 18 della legge 300 è vecchio, lo paragona al gettone nell’era dell’iPhone. Figuriamoci la galera! Una robba inventata molto prima del telefono di Meticci. Perché il Renzi non se ne disfa come del gettone?

Forse la galera gli serve. Serve a lui che ha il Paese dalla parte del manico e a tutti quelli, di destra e sinistra, che stanno fuori. Ammazzare la gente mettendola in queste tombe per i vivi serve ai cittadini per non sentirsi morti del tutto.

Ascanio Celestini da Left

Osservatorio sulla Repressione

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

ascanio celestinicarcere

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Decolonizzare la scienza

Dalle spedizioni dell’Ottocento al divario nella geografia dei centri di ricerca, c’è ancora un problema di colonialismo?

Immagine di copertina per il post
Culture

Dagli inferi di Manchester agli inferi della banlieue

Un estratto da Cronache marsigliesi. Scorci di guerra civile in Francia di Emilio Quadrelli (MachinaLibro, 2025)

Immagine di copertina per il post
Culture

La rivoluzione come una bella avventura / 5: S-Contro, storia di un collettivo antagonista

Sergio Gambino, Luca Perrone, S-Contro, Un collettivo antagonista nella Torino degli anni Ottanta, con i contributi di Salvatore Cumino e Alberto Campo, DeriveApprodi, Bologna 2024 di Sandro Moiso, da Carmilla «Noi sentivamo di avere una collocazione forte! Io nell’84, quando abbiamo cominciato, avevo vent’anni, eravamo giovani, ma ci sentivamo di avere un grande compito e anche […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Immaginare il comunismo, oggi.

Phil A. Neel, Nick Chavez, La foresta e la fabbrica. Contributi ad una fantascienza del comunismo, Porfido Edizioni, Torino 2025. di Sandro Moiso, da Carmilla Continua con la presente pubblicazione l’opera meritoria delle Edizioni Porfido di traduzione, pubblicazione e proposta all’attenzione del pubblico italiano delle riflessioni condotte sulla rivista online «Endnotes», di cui in passato ci […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Educazione Autonoma in Messico #2 – Esperienze Urbane

Siamo lietə di annunciarvi l’uscita di “Educazione Autonoma in Messico #2 – Esperienze Urbane”, un nuovo elemento della collana “Quaderni della Complicità Globale” realizzata in collaborazione con il progetto editoriale Kairos – moti contemporanei. da Nodo Solidale Nel volume abbiamo raccolto delle interviste, completamente inedite, dedicate all’educazione all’interno dei processi di organizzazione dal basso e  […]

Immagine di copertina per il post
Culture

E facciamo sto viaggio insieme!

Militanza Grafica e InfoAut insieme con una serie di vignette e grafiche per una contro-informazione di movimento. Uniamo le forze per colorare, per disegnare e per creare un nuovo mondo insieme. Una volta al mese troverete, una linea di vignette create ad hoc per il network di contro informazione storico italiano InfoAut. Unire la creatività […]

Immagine di copertina per il post
Culture

La terra promessa di Sion non è per i Giusti

“Mi addormentai così, oppresso dal cupo destino che sembrava incombere su di noi. Pensavo a Brigham Young, che nella mia fantasia di bambino aveva assunto le dimensioni di un gigantesco essere malvagio, un diavolo vero e proprio, con tanto di corna e di coda.” (Jack London, Il vagabondo delle stelle – 1915) di Sandro Moiso, […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Altri Mondi / Altri Modi – III edizione

Scommettere su altri mo(n)di possibili è l’ambizione del Festival Culturale Altri Mondi Altri Modi che anche quest’anno si terrà al centro sociale Askatasuna.

Immagine di copertina per il post
Culture

A.C.A.B.: la Val Susa secondo Netflix vs la realtà che viviamo

In Val Susa abbiamo avuto modo di vedere A.C.A.B., la serie prodotta dalla multinazionale americana Netflix e uscita ieri. da notav.info Eravamo curiosi di osservare come una fiction di tale portata avrebbe trattato la nostra terra e la nostra lotta. Quello che abbiamo visto non ci ha colpiti: la Val Susa, in questo caso, è […]

Immagine di copertina per il post
Culture

We are not robots – Cambiamento tecnologico e conflittualità

«Dalla miniera a cielo aperto di Lützerath in Germania alla “Zone à defendre” di Notre Dame des Landes passando per la lotta no tav in Val di Susa, negli anni a noi più vicini la battaglia contro lo strapotere della tecno-industria non ha né la fabbrica come epicentro, né la classe operaia come protagonista.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Il Consiglio dei Ministri approva il decreto sicurezza

Blitz del governo, approvato il decreto Sicurezza, varato dal governo Meloni nel Consiglio dei ministri di ieri sera.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Ingiusta detenzione, i numeri del 2024 e la facile criminalizzazione al sud

La somma complessivamente riconosciuta nel 2024 dalle Corti di Appello italiane per riparare all’ingiusta detenzione subita da centinaia di persone ogni anno è 26,9 milioni di Euro. di Salvatore Palidda, da Osservatorio Repressione I distretti in cui si concentrano le pronunce di ingiusta detenzione sono quelle di Napoli, Reggio Calabria, Catanzaro e Roma. Si conferma quindi la […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefano e Rosa

Chiara Sasso, In Rosa, prima edizione 1986, Edit. Tipolito Melli, Susa; seconda edizione 2024, pp. 124 di Sandro Moiso, da Carmilla Un anno fa Stefanino o “Steu” Milanesi ha abbandonato questo pianeta alla ricerca di un luogo migliore in cui continuare a vivere, lasciandoci tutti più soli. Accompagnati, però, dal ricordo e dall’esempio di un militante […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Non sono i nostri figli che si devono vergognare, ma chi li persegue

La recensione del libro Carcere ai ribell3: storie di attivist3. Il carcere come strumento di repressione del dissenso, a cura di Nicoletta Salvi Ouazzene – Mamme in piazza per la libertà del dissenso – di Haidi Gaggio Giuliani recentemente pubblicata da serenoregis.org

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Violenze nel carcere di Reggio Emilia: derubricato il reato di tortura

E’ arrivata la sentenza che riguarda il processo, avvenuto con rito abbreviato, nei confronti di dieci agenti della polizia penitenziaria che agirono violenza nei confronti di un detenuto nel carcere di Reggio Emilia nell’aprile 2023.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Diamo voce al dissenso

Ai più non è chiaro che oggi stiamo assistendo, sia in Italia sia in Europa, a una criminalizzazione del dissenso politico Riprendiamo l’articolo di osservatoriorepressione di Marco Sommariva*: La curatrice del libro Carcere ai ribell3, Nicoletta Salvi Ouazzene, è un’attivista del Comitato “Mamme in piazza per la libertà di dissenso”, nato nel 2016. Il Comitato nasce per iniziativa […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Carcere di Palermo: 400 detenuti in sciopero della fame

400 detenuti in sciopero della fame. L’associazione Yairahia Onlus, attiva per i diritti dei reclusi, spiega i motivi della protesta nel carcere di Palermo : “In una situazione carceraria disastrosa che l’anno scorso ha registrato il record di suicidi, ed in cui il sovraffollamento è una costante, appare assurdo gravare in maniera ancora maggiore sulla […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Vogliamo rompere un tabù – Appello

Riceviamo e pubblichiamo, dal blog della campagna Vogliamo rompere un tabù. Vogliamo rompere un tabù, rompere il silenzio sul fatto che lo Stato italiano tiene in carcere da quarant’anni 16 militanti delle Brigate Rosse e ne ha sottoposti altri tre, da oltre 20 anni, al regime dell’articolo 41 bis dell’ordinamento penitenziario. Il regime speciale dell’art.41 […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aske realizza una marcia verso il carcere di Basauri

L’organizzazione ha manifestato la propria solidarietà ai prigionieri politici baschi, sottolineando la necessità di sostituirli e di raggiungere “l’indipendenza e il socialismo a cui mirano”.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Carcere 2024 da incubo per i detenuti in Italia.

Report di Antigone su suicidi, sovraffollamento, violazione dei diritti