InfoAut
Immagine di copertina per il post

Lettera dal carcere di Carinola (CE)

Nella sezione blocco 10 di Floridia non c’è la benché minima libertà intramuraria perché si rimane chiusi 23 ore al giorno, il regime a cui si è sottoposti è molto rigido e viene proibita ogni minima cosa necessaria per alleviare le sofferenze che in questi posti tormentano l’animo delle persone.
Qui o nel carcere di Carinola c’è la stessa situazione che hanno tanti carceri in Italia. Qui non ci sono servizi sanitari idonei, mancano medicinali, l’assistenza è al minimo, non ci sono servizi di primaria necessità, per i carcerati, che funzionano. Le celle sono un cubicolo, il bagno davanti la porta della cella coperto da un telo, la branda per il letto, il tavolo per mangiare e il bagno tutto in uno spazio ristretto 2×5 (un cubicolo); casellario, spesa, uffici per valutare domandine e richieste per i bisogni dei carcerati non funzionano per nulla. Trattamentale con educatori attenti, per i carcerati, non esistono; non ci sono progetti di attività culturali, non c’è possibilità di lavorare, perché quelli che si trovano all’AS1 non possono uscire dalla sezione quindi i lavori sono minimi, nella stessa sezione solo scopino e portavitto con una mercede misera. Tutti i circuiti di alta sorveglianza sono luoghi di sofferenza. Qui nel carcere di Carinola ci sono 400 prigionieri la metà sono ergastolani, quindi come un campo di concentramento dove la maggior parte dei prigionieri rimane chiusa nelle celle 21 ore al giorno, non esiste magistrato di sorveglianza, chi arriva in questo carcere è come arrivare alla fine. Questo è un binario morto perché qui non c’è nessuna prospettiva a migliorare la vita e poter uscire o avere la possibilità di potersi dedicare a qualcosa di utile che possa impegnare la giornata dei carcerati.
La cosa peggiore per ogni prigioniero è vivere in ozio; fanno di tutto per distruggere la volontà e lo spirito che ci porta sempre a lottare. Nel carcere non c’è futuro i carcerati sono condannati ad un eterno presente immutabile, disumano, in un luogo indefinito e senza speranza ed oggi è molto difficile parlare delle carceri in Italia perché sono diverse le problematiche e molte le sofferenze per tutti quelli che si trovano rinchiusi nelle prigioni in Italia. Com’è possibile tenere a vita delle persone dentro senza speranza,
senza un domani e senza un futuro, con la pena di morte dell’ergastolo come quei tanti, come me, con l’ergastolo ostativo. Come dire doppia condanna o meglio uccidiamoli due volte perché è come se una persona sconta la condanna trent’anni e poi le dicono che non è cambiato e quindi deve continuare a scontare ancora trent’anni.
Il prof. di oncologia Veronesi ha detto che dopo dieci-venti anni cambia del tutto la struttura del corpo umano. Quindi pensare ad un uomo che vive questi posti di sofferenza da venti trent’anni di carcere, per non dire quarant’anni, perché come me, ci sono persone che si trovano in carcere da quarant’anni. So del compagno Marano che con i benefici ha fatto cinquant’anni di carcere e ancora continuano a tenerlo in carcere dopo una vita di sofferenze.
Nel mondo penitenziario si stanno verificando molti cambiamenti ma chi li osserva dall’esterno sembra che le cose siano migliorate, ma non è così, perché le cose sono peggiorate, i disagi e le sofferenze sempre di più. Il Problema dei problemi è senza dubbio l’incremento della popolazione carceraria, la situazione è molto difficile e quindi si dovrebbe considerare di prendere delle sagge decisioni e mettere fuori le persone e non di fare altre carceri. Oggi la sola soluzione che sanno decidere i benpensanti, a cui si
affida il governo, è trovare i fondi per costruire nuove carceri. Cosa inconciliabile perché non cambia nulla e il degrado della vita nelle carceri è sempre di più. Come l’assenza
dei diritti umani e della dignità dell’uomo. Tanti si riempiono la bocca di libertà e di diritti come la tutela della persona. Nelle carceri non si può parlare di diritti perché qui dentro viene annullata la dignità umana.
Questo sovraffollamento intollerabile determina conseguenze drammatiche, tutti cercano delle soluzioni, è molto facile mettere la gente fuori dalle carceri. Personalmente sono contro tutte le galere e per un mondo di uomini liberi.
Occorre più “attenzione” e una maggiore stima nelle persone in carcere anche perché è giusto che tutti possano avere la possibilità di fare un cammino di riabilitazione e poter uscire da questi posti, ed è importante poter credere nell’uomo da rispettare e dare la possibilità di godersi la libertà. Chi governa e direi il pianeta carceri dovrebbe ricordare alcuni articoli della “dichiarazione” universale dei diritti dell’uomo altri della “costituzione italiana” tanti governanti non leggono queste disposizioni, se lo facessero vedrebbero che la realtà carceraria italiana non rispecchia le norme di “legge!” e questo dovrebbe provocare in tutti noi che non è corretto questo stato di cose, che non è giusto opprimere i più deboli come sono i carcerati.
Si devono anche cercare alternative fuori dalle carceri, e dare la possibilità ad ognuno di esprimersi per quello che ciascuno potrebbe dare. Quindi dare fiducia e provare le capacità di ognuno di noi; mettere alla prova come con dare fiducia, applicare alternative al carcere e dare la possibilità di farsi una vita da uomini liberi.
Nonostante tutti i tentativi di intaccare l’identità di tutti i compagni in carcere con isolamenti e continue privazioni anche le più basilari diritti dei carcerati. È la solidarietà che mantiene viva la voglia di lottare e andare sempre avanti nella speranza di uscire da questi posti. Vogliamo dare il nostro appoggio e la nostra solidarietà a tutti quelli che lottano per ottenere i propri diritti.
Saluti a tutti, al compagno Mario e tutti i compagni dell’AS1

 

Antonino Faro, via S. Biagio, 6 – 81030 Carinola (CE)

21 aprile 2012


Estratto da opuscolo N.69 maggio 2012

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

carcerelettera

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Hillbilly highway

J.D. Vance, Elegia americana, Garzanti, Milano 2024 (prima edizione italiana 2017). di Sandro Moiso, da Carmilla «Nonna, Dio ci ama?» Lei ha abbassato la testa, mi ha abbracciato e si è messa a piangere. (J.D. Vance – Elegia americana) Qualsiasi cosa si pensi del candidato vicepresidente repubblicano, è cosa certa che il suo testo qui recensito non potrebbe […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Kamo, Lenin e il “partito dell’insurrezione”

Emilio Quadrelli, L’altro bolscevismo. Lenin, l’uomo di Kamo, DeriveApprodi, Bologna 2024

Immagine di copertina per il post
Culture

Prefazione di Premières Secousses, il libro di Soulèvements de la Terre

Abbiamo tradotto la prefazione del libro dei Soulèvements de la Terre dal titolo Premières Secousses, uscito ad aprile per le edizioni La Fabrique.

Immagine di copertina per il post
Culture

Festa di Radio Onda d’Urto – Il programma

Da mercoledì 7 a sabato 24 agosto 2024 in via Serenissima a Brescia 18 serate di concerti, dibattiti, djset, presentazioni di libri, enogastronomia, spazio per bambine-i…

Immagine di copertina per il post
Culture

Marx: scomodo e attuale, anche nella vecchiaia

Marcello Musto, professore di Sociologia presso la York University di Toronto, può essere considerato tra i maggiori, se non il maggiore tra gli stessi, studiosi contemporanei di Karl Marx.

Immagine di copertina per il post
Culture

Immaginari di crisi. Da Mad Max a Furiosa

Per quanto diversi siano i film della saga, ad accomunarli è certamente la messa in scena di un “immaginario di crisi” variato nei diversi episodi in base al cambiare dei tempi, dei motivi, delle modalità e degli sguardi con cui si guarda con inquietudine al presente ed al futuro più prossimo.

Immagine di copertina per il post
Culture

Le monde est à nous

Rap e seconde generazioni: dare voce ai senza voce

Immagine di copertina per il post
Culture

Occupazione temporanea del MAXXI: dal mondo dell’arte pro Palestina

Occupazione temporanea del MAXXI – mobilitazioni dal mondo dell’arte
in sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Culture

Addio a Giovanna Marini: custode della musica popolare

E’ morta a 87 anni Giovanna Marini, cantautrice e ricercatrice della tradizione orale. Ha percorso tutta Italia raccogliendo una massa sterminata di canti popolari in lingua italiana e nei vari dialetti e lingue regionali.

Immagine di copertina per il post
Culture

50 anni dalla strage di Piazza della Loggia – Maggio 2024 su Radio Onda d’Urto

Radio Onda d’Urto dedica la programmazione dell’intero mese di maggio (dal 6 al 31 maggio 2024) al 50esimo anniversario della Strage fascista, di Stato e della Nato di Piazza della Loggia, avvenuta il 28 maggio 1974 a Brescia.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Stati Uniti: Leonard Peltier, 80 anni di cui 48 di carcere

80° compleanno di Leonard Peltier, attivista per i diritti dei nativi americani e prigioniero politico.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Luigi Spera: cade l’accusa di terrorismo

La Corte di Cassazione ha fatto cadere l’accusa di attentato terroristico per Luigi Spera, annullando l’ordinanza del Tribunale del riesame di Palermo, che aveva qualificato il reato attribuito a Luigi non come semplice incendio ma come attentato incendiario terroristico.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lettera dalle detenute del carcere di Torino

Le detenute del carcere di Torino hanno iniziato uno sciopero della fame a staffetta. A comunicarlo è Nicoletta Dosio che ha ricevuto la lettera.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Carcere: suicidi, sovraffollamento, abusi in divisa. C’è chi evade per non morire

Nuove evasioni dalle prigioni italiane. Un detenuto originario della Puglia, è evaso nella serata di domenica 9 settembre dal carcere di Avellino.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Vietato protestare contro Leonardo spa!

Le lettere indirizzate a Luigi Spera, recluso nel carcere di Alessandria, sottoposte a censura!

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Luigi dal carcere: “siano i territori a dettare l’agenda politica delle istituzioni”

Pubblichiamo la lettera di Luigi in occasione del corteo NO Ponte svoltosi ieri a Messina..

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sul “carcere sicuro” del ministro Nordio

Ripubblichiamo da Quarticcolo Ribelle un commento in merito alla conversione in legge del decreto “carcere sicuro”.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Giorni di protesta nelle carceri italiane

Sono giorni di proteste nei penitenziari italiani, da Trieste a Torino.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Il caso Luigi Spera: l’accusa di terrorismo e la misura preventiva nel carcere speciale

Nei giorni scorsi è stata depositata un’interrogazione parlamentare da parte del deputato di AVS Marco Grimaldi in merito alla detenzione preventiva nel carcere di massima sicurezza di Alessandria di Luigi Spera, da quasi 4 mesi detenuto con l’accusa di terrorismo.