Modena: dopo la repressione il riscatto sarà collettivo
Non hanno atteso nemmeno l’alba. Come ladri qualunque sono arrivati nella notte, in forze però, ben protetti da leggi e scudi e manganelli, gli stessi che proteggono sempre banche, politici e padroni, quelli che ti sbattono fuori casa o ti manganellano quando perdi il lavoro. Ieri mattina no, la mattina del 30 novembre si sono presentati con qualche blindato, hanno bloccato quasi interamente via Malmusi alle persone e via Trento e Trieste al traffico per sgomberare l’ex Cinema Olympia, luogo storico della città e riaperto dopo 15 anni di abbandono. Si sono intrufolati alle cinque svegliando i compagni e le compagne che lo presidiavano. Impossibile resistere. Un ulteriore stabile ri-regalato al degrado, nonostante la presenza di centinaia di stabili dal valore inestimabile lasciati a marcire.
Ci si è così riversati in consiglio comunale, dove abbiamo ottenuto un incontro immediato con alcuni assessori della Giunta comunale. Da quando era stato occupato lo spazio dell’Ex Cinema Olympia, infatti, si chiedeva a gran voce la possibilità di rendere stabile e fruibile al massimo questo percorso di autogestione, affinché diventasse punto di riferimento e alternativa per quanti chiedono spazio di ogni tipo in città. Questa trattativa hanno voluto intavolarla solo a sgombero avvenuto, cercando un rapporto di forza che fosse dalla loro, coscienti di quanto l’esperienza rinnovata dell’Olympia significasse un ponte reale fra attivisti e cittadini di ogni genere, quindi un problema per loro.
Manco a dirlo, come avvenuto ogni volta, le distanze fra le parti sono siderali. Gli assessori raccontano una città che non esiste, si vantano di processi partecipativi con l’arroganza di chi sa di aver appena posto fine all’unico progetto in città che rappresentava un punto d’aggregazione e partecipazione attiva. Partendo da questi presupposti é dunque una farsa questa trattativa, come tali sono state le precedenti esperienze di incontro con le istituzioni a guida di un PD la cui legittimità scricchiola sempre di più. Si è concluso con l’impegno per un tavolo ulteriore fra due settimane e la nostra promessa di garantire la prima pagina dell’agenda di Muzzarelli alla questione degli spazi sociali. I progetti che la comunità che autogestiva l’Olympia portava avanti rappresentano ciò che la Giunta non può accettare: la possibilità che esistano autonome decisioni da parte di gruppi organizzati di cittadini e cittadine non sotto il loro diretto controllo.
Ed è proprio la problematica del controllo a tenere banco nelle discussioni all’interno della governance modenese. Si sono resi conto che il controllo sulla città, in anni precedenti capillare, è oggi drasticamente calato. Il consenso della città verso il PD è scemato, così gli elettori e la capacità dei governatori di incidere sulle necessità delle persone. Oggi si cercano soluzioni fittizie, perlopiù improbabili, dove ad un problema come la crescente forbice sociale fra benestanti e poveri e lavoratori viene trattata negli incontri nei quartieri senza chiamare a parlare l’assessore alle politiche sociali, chiamando invece in forze rappresentanti della polizia.
La decisione di sgombero arriva quindi sulla comprensione dell’alternativa politica che l’Ex Cinema Olympia rappresentava di fronte a politiche capaci unicamente di aumentare il numero di agenti schierati in strada, senza risolvere realmente i problemi. L’Ex Cinema Olympia invece dava alle persone la possibilità di incontrarsi e trovare soluzioni partecipate a questi problemi. Per chi autogestiva lo stabile queste soluzioni hanno trovato applicazione in cineforum, spettacoli teatrali e improvvisazioni, serate musicali, intrattenimento per i bambini del quartiere. Le iniziative proposte erano tantissime, tante da riempire l’intero programma deciso dall’assemblea fino in primavera.
E’ un ulteriore attacco alla possibilità di riunirsi e partecipare attivamente alla vita politica e sociale cittadina. Il PD questa partecipazione vuole ammazzarla, e noi risponderemo con la forza delle tante persone che autogestivano quello spazio e la loro voglia di mettersi in gioco.
Manifestazione cittadina domenica 3 dicembre per il recupero degli stabili abbandonati e per gli spazi sociali. Ore 15 in piazza Matteotti a Modena.
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