Un caso analogo a quello di Serbia-Albania, scoppia in Francia al termine della gara tra Nizza e Bastia: gli ospiti vincono per 1-0 e conquistano tre punti che mancavano da circa 20 anni sul terreno di gioco dell’Allianz Riviera, ma nel finale succede di tutto. A scatenare la follia, la presenza sul terreno di gioco di una bandiera della Corsica con la famosa icona del moro: a quel punto il pubblico di casa perde le staffe e invade il terreno di gioco per farla pagare ai calciatori ospiti.

Le tensioni in realtà c’erano state già prima della partita, quando il prefetto di Nizza ha deciso di emanare un’ordinanza che vietava ai tifosi del Bastia di esporre striscioni, bandiere e magliette contenenti il simbolo della Corsica o inneggianti all’indipendenza dell’isola. La decisione non è piaciuta per nulla alla dirigenza del club, che ha così mandato in campo i suoi giocatori durante il riscaldamento con una t-shirt polemica: su di essa il simbolo del moro sbarrato con del nastro rosso, proprio ad indicare il divieto di esposizione.

Fino al 90’ non è accaduto sostanzialmente nulla, ma dopo il triplice fischio del direttore di gara, il secondo portiere del Bastia, Jean-Louis Leca, è entrato in campo con la bandiera della Corsica, scatenando il pubblico di casa, già molto deluso per aver incassato una sconfitta che mancava da ben 20 anni. L’invasione di campo con la conseguente rissa, è stata comunque sedata dalla polizia francese, che ha provveduto anche ad arrestare quattro persone. La rivalità tra Nizza e Bastia, si accese negli anni ’70, quando alcuni studenti corsi occuparono il campus universitario della città della Costa Azzurra. Da lì in poi ebbero vita episodi di intolleranza tra le due tifoserie, che avranno le loro espressioni più eclatanti nel 1976 e nel 1992 durante gare valide per la Coppa di Francia, e in Ligue 1 nel triennio 2002-2005. Nonostante tre le due città ci siano circa 250KM di distanza, la gara tra Nizza e Bastia è ormai considerato a tutti gli effetti alla stregua di un derby.

da SportPeople