Presidio itinerante a Fano contro la visita ufficiale del Ministro degli Interni Minniti
Presidio itinerante a Fano contro la visita ufficiale del Ministro degli Interni Minniti, ideatore del famigerato decreto che precarizza ulteriormente la vita dei migranti in arrivo o in transito nel nostro paese, irrigidisce le norme di contorllo sociale e dà mano libera alla violenza poliziesca, come testimoniato dal succedersi di accadimenti diversi in molte città italiane.
Lo Spazio autogestito Grizzly, della località marchigiana, aveva indetto per questa mattina un presidio mobile per contestare la presenza del ministro, con uno striscione che riportava questa dicitura: “Se essere poveri è indecoroso, il decreto Minniti è vergognoso!”. Decine di giovani della città hanno animato il presidio, controllato a vista da un ampio numero di forze dell’ordine, come’è ormai normale consuetudine in tutti gli spostamenti ufficiali e non del Ministro.
Gli agenti non hanno esitato a spintonare i presenti per impedire loro di avvicinarsi al ministro ma, nonostante i divieti, il presidio itinerante è riuscito infine ad arrivare fino a Corso Matteotti, dove si è trovato di fronte di nuovo la celere schierata che ha bloccato il flusso della via principale della città.
“I decreti Minniti-Orlando, in nome del decoro, vogliono espellere dalle città – con la nuova misura repressiva del Daspo Urbano – chi più di tutti è vittima di quelle stesse scelte politiche che per favorire il guadagno di pochi producono l’impoverimento progressivo dei più. La precarietà è ormai l’unica forma di accesso al mondo del lavoro, la mancanza di politiche abitative, sociali e assistenziali che garantiscano a tutti un reddito e un tetto sono i veri fattori che generano l’insicurezza che noi, come milioni di persone, in questo paese viviamo” scrive il Grizzly “In una regione martoriata dal terremoto, con paesi interi distrutti e isolati, macerie che ancora invadono le strade, sfollati senza soluzioni abitative, il governo non trova di meglio da fare che incontrare i sindaci per parlare delle misure repressive dei Decreti Minniti-Orlando. Per il governo Gentiloni la sicurezza non è avere la garanzia di una vita dignitosa, ma cercare di nascondere la povertà in nome del Decoro Urbano e costruire un nuovo CPR dove rinchiudere i migranti nella nostra regione. Viene di fatto trasformata un’emergenza sociale in un problema di ordine pubblico”
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