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Dopo aver sconfitto il Portogallo il Marocco è alle semifinali contro la Francia. Un match estremamente simbolico esattamente quanto quelli che l’hanno preceduto. Le ripetute vittorie hanno generato festeggiamenti in ogni angolo del continente africano e anche in molte periferie d’Europa.
E’ una banalità confortante e molto spesso falsa quella che afferma che “il pallone è lo specchio del paese”. E però quanto sta succedendo in casa Juve, al di là della telenovela familiare, è indicativo dell’identità del capitalismo italiano (e probabilmente non solo).
E sono i volti, scolpiti nella pietra delle montagne della Valsusa e allo stesso tempo dolci, di Nicoletta, Marisa e Paolo, mentre parlano nelle assemblee o discutono con gli “occupanti” oppure scrivono slogan con le bombolette spray sulle barriere del cantiere in Clarea, a rivelarci ancora quanta forza e quanta determinazione ci siano dietro a questa lotta.
Sci nel deserto, stadi monouso… La Coppa del Mondo in Qatar non è l’unico grande evento sportivo a distruggere l’ambiente. Si preparano nuove bombe climatiche.
Con il 2022 destinato a essere “l’anno più mortale” per i palestinesi in Cisgiordania, Mohammed El-Kurd rifiuta di essere costretto a giustificare il diritto del suo popolo di resistere all’occupazione israeliana, in particolare a coloro che approvano la violenza perpetrata su di esso.
L’autobiografia che segue è uno straordinario frammento di memoria su una militanza comunista esercitata quotidianamente negli anni Settanta all’interno dell’esperienza dei Collettivi politici veneti.
Il 16 novembre 1922 nasceva nel piccolo comune di Azinhaga, facente parte del distretto del Portogallo centrale di Santarém, lo scrittore José de Sousa Saramago.