InfoAut
Immagine di copertina per il post

Cara Cecca, continua a resistere!

Cara Cecca,

sono ormai passati tre mesi dal giorno del tuo arresto, in cui ti abbiamo vista lasciare la tua casa di Corso Regina 47, dove Askatasuna vuol dire Libertà.
Cecca che hai sempre saputo portare sorrisi e determinazione tra le tue amate montagne della Valsusa, hai saputo farti riconoscere per la tua voglia di resistere, anche all’interno di quel non luogo che è il carcere.

Dopo averci accompagnato con la tua importante lettera arrivataci per la giornata dell’8 marzo, sei stata nuovamente capace di attirare l’attenzione delle tante persone che qui fuori ti sostengono e che hanno a cuore la vita di tutte le persone detenute.
Continueremo a ripeterlo che la vita all’interno del carcere deve essere prima di tutto dignitosa e quindi siamo stati orgogliosi ieri di vedere come le Mamme in Piazze per la Libertà di Dissenso, insieme alla consigliera regionale Francesca Frediani, abbiano insieme a te creato un ponte per il benessere di tutte le detenute.
Il diritto a potersi prendere cura del proprio corpo, che spesso è lo specchio della nostra anima, la possibilità quindi di far arrivare in carcere i materiali per la parrucchiera. E se è possibile che qualcuno pensi che i veri bisogni siano altri, possiamo affermare con certezza che in carcere sono le piccole cose che fanno davvero la differenza. Che è una costante sfida contro chi vorrebbe spogliarti di ogni briciolo di te stessa/o. Quindi abbiamo sostenuto questa importante iniziativa proprio perché crediamo che la detenzione non debba essere sinonimo di distruzione del sé.

Questo gesto che può sembrare una goccia nel mare, sappiamo che invece avrà un forte eco sulle donne che ogni giorno affrontano il carcere e resistono ad esso, alle difficoltà che questo propone, alla mancanza di servizi, di possibilità, di gratificazione.
Solo ieri abbiamo ascoltato i racconti della consigliera regionale Francesca Frediani che, dopo essere uscita dalla visita che poco prima aveva effettuato alle varie sezioni, una volta trovatasi al femminile, ha visto arrivare il carrello con il pasto, con quella che viene definita cena: ebbene una brodaglia che il solo guardarla faceva venire i brividi.

Ecco, Cecca, grazie per continuare a resistere ogni giorno, nonostante tutto questo che si aggiunge alla distanza fisica che ti separa dai tuoi affetti e dalle tue montagne.
Grazie per insegnarci un’altra volta che è proprio nei momenti duri che bisogna riuscire a guardare quanto di buono si possa migliorare, anche se ad occhi distratti possono sembrare piccole cose, ma è proprio in quelle piccole cose che si nasconde la bellezza e lo stare bene, necessari perché si possa chiamare vita quello che viviamo.

Cecca, non fermarti, continua che sei dalla parte della ragione e siamo tutte e tutti orgogliosi di te, del tuo coraggio e della tua grande umanità che da sempre ti contraddistingue.
Ti aspettiamo Cecca! E ti mandiamo un abbraccio immenso con il calore di cui è solito avvolgere il Movimento No Tav!

Cecca Libera! Libertà per chi resiste!

da notav.info

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Divise & Poteredi redazioneTag correlati:

carcereCeccano tav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Gavio e ndrangheta. Le mani dei boss del cemento su TAV ed autostrada

Facciamo il punto su quanto emerso finora dall’indagine Echidna che ha scoperchiato il vaso di pandora dei rapporti tra politica, criminalità organizzata e imprenditori in Piemonte nel segno del cemento.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I giorni delle canaglie

Questi primi di aprile sono giorni in cui si torna a parlare delle collusioni fra personaggi legati alla malavita, politici locali e imprese che gestiscono gli appalti per lavori direttamente o indirettamente legati alle grandi opere in Piemonte: sono i giorni delle canaglie.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

“Siamo dalla parte giusta della storia”. Luigi ci scrive dal carcere

Luigi ci scrive dal carcere. Pubblichiamo di seguito il testo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV = Mafia. Nuove prove del coinvolgimento della ‘ndrangheta nel TAV Torino – Lione.

Negli scorsi mesi è venuta fuori, come succede ciclicamente, una polemica bipartisan sulla scritta che svetta sul Musiné all’ingresso della valle che recita TAV = Mafia. Oggi veniamo a conoscenza attraverso una notizia apparsa sul tg regionale che esistono nuove prove del coinvolgimento delle ‘ndrangheta nelle opere propedeutiche al TAV Torino – Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Ponte: partono gli espropri.

In questi giorni sui giornali locali e nazionali sono state pubblicate le liste delle procedure per l’esproprio delle aree interessate alle opere anticipate per la realizzazione del ponte sullo Stretto.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

VOI SETTE, NOI 99%

Dentro la Reggia di Venaria dal 28 al 30 aprile ci saranno i ministri delle 7 potenze mondiali a parlare di transizione ecologica ed energetica. A Torino si sta costruendo un percorso di avvicinamento che vede coinvolti comitati, associazioni ambientaliste, collettivi studenteschi e giovanili, realtà ecologiste.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefanino Milanesi, una vita per la lotta

Uno dei più noti compagni e protagonisti delle lotte comprese tra gli anni Settanta e quelle odierne del popolo NoTav se n’è andato, improvvisamente.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Ste, che la terra ti sia lieve

Se ne è andato Stefano, compagno, No Tav. Come redazione di InfoAut ci uniamo al ricordo del movimento No Tav ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza ed affetto ad Ermelinda, ai compagni ed alle compagne che hanno condiviso le piazze, le strade ed i sentieri di montagna con Stefano.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Partecipato presidio davanti al carcere di Terni per chiedere la liberazione di Anan Yaeesh, contro l’estradizione in Israele

Oltre un centinaio di persone provenienti dall’Umbria, ma anche dall’Abruzzo, dalle Marche e dal Lazio hanno partecipato ieri 10 marzo al presidio organizzato dal Coordinamento Ternano per la Palestina davanti al cercere di Terni per la immediata liberazione di Anan Yaeesh