“No Ddl paura”: decine e decine di migliaia a Roma. Le voci del corteo contro il ddl sicurezza
Svariate decine e decine di migliaia di persone – “siamo 100mila”, hanno detto organizzatrici e organizzatori in chiusura – al corteo nazionale di sabato 14 dicembre 2024 a Roma contro il cosiddetto ddl Sicurezza, approvato alla Camera e ora in Senato.
Un “manifesto politico di un governo che, decreto dopo decreto, sta dando vita a un progetto politico autoritario e repressivo, che tende al modello ungherese, attaccando diritti, libertà e possibilità di dissenso”, contestato da “un arcipelago di realtà democratiche in lotta…disposto a mobilitarsi complessivamente contro il governo e le sue politiche”.
Così scandisce la Rete nazionale “No ddl Sicurezza – A pieno regime”, che promuove la manifestazione di sabato 14 dicembre a Roma, a cui hanno aderito oltre 200 realtà tra centri sociali, movimenti, associazioni, realtà ambientaliste, associazioni sportive, collettivi studenteschi, sindacati, partiti (di fatto tutti quelli di sinistra e centrosinistra), figure istituzionali e personalità del mondo dell’arte e dello spettacolo.
In piazza a Roma con un proprio spezzone c’è anche la Rete “Liberi e libere di lottare – Fermiamo il ddl 1660”.
LA DIRETTA SU RADIO ONDA D’URTO:
ORE 17.45 – Il corteo è arrivato in piazza del Popolo a Roma, conclusione della manifestazione nazionale contro il ddl “Sicurezza”
Ore 17.15 – Il corteo nel suo tragitto, da piazza del Verano a piazza del Popolo a Roma, si è ingrossato ulteriormente. “Siamo 100mila – è stato detto da organizzatori e organizzatrici con il percorso avviato alla conclusione – per una manifestazione complessiva contro il governo: è l’opposizione sociale che sta dettando l’agenda politica di questo Paese. Non finisce qua: rilanciamo gli appuntamenti del 10, 11 e 12 gennaio. Nell’ultima giornata si terrà una grande assemblea nazionale di questa rete, di rilancio del percorso”. L’intervento di un compagno della Rete nazionale “No ddl Sicurezza – A pieno regime”. Ascolta o scarica
Ore 17.00 – Sanzionato lungo il corteo un supermercato Carrefour, quello di Regina Margherita, contro l’esplicita complicità del colosso francese con il colonialismo sionista sulla pelle del popolo della Palestina, vittima del genocidio per mano del governo di Israele. Sanzionato anche un distributore Eni in via Ponchielli con scritte come “Eni Kills” e “Free Palestine”.
Ore 16.45 – La corrispondenza da Roma con Margherita, compagna del Movimento per il Diritto all’Abitare, spezzone che si è staccato dal corteo principale (diretto a piazza del Popolo), chiudendo invece in piazza Indipendenza. Una scelta critica nei confronti di “parlamentari presenti in corteo: il ddl non si può mitigare, serve un’opposizione più seria”. Ascolta o scarica
ORE 16.30 – Il corteo prosegue verso la destinazionale finale, piazza del Popolo. Su Radio Onda d’Urto l’intervento di Matteo Moretti, compagno del Collettivo di Fabbrica ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), a pochi chilometri dal deposito Eni di Calenzano dove lunedì un’esplosione ha provato la morte di 5 operai e il ferimento di altri 26, di cui 2 gravi. Ascolta o scarica
ORE 16.15 – Flash mob di Amnesty international: bloccata, per alcuni minuti, la strada all’altezza di piazza Galeno, contro la criminalizzazione del blocco stradale contenuta nel ddl Sicurezza. Sui cartelli gialli di Amnesty la scritta: “Sicurezza? No minacce alla libertà di espressione”.
ORE 16 – Dal corteo, che prosegue molto nutrito in direzione di piazza del Popolo, su Radio Onda d’Urto l’intervento di un compagno dei Municipi Sociali di Bologna. Ascolta o scarica
ORE 15.45 – La corrispondenza su Radio Onda d’Urto da Roma con Walter, dallo spezzone della “Rete liberi e libere di lottare – Fermiamo il ddl 1660”. Ascolta o scarica
ORE 15.30 – Il corteo è partito poco dopo le ore 15 da piazzale del Verano, Roma. Su Radio Onda d’Urto un collage degli interventi dall’impianto di amplificazione della Rete “No ddl Sicurezza – A pieno regime”. Ascolta o scarica
ORE 15.00 – Corteo in partenza dietro lo striscione “A pieno regime – contro il ddl paura”. Alle spalle un grande manifesto che raffigura la premier Meloni mentre bacia Mussolini.
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.