Carceri su barche galleggianti ancorate al largo, nelle caserme dismesse, negli ospedali o nei manicomi abbandonati , non difetta la fantasia dei governanti ogni qual volta si tratta di rafforzare le istituzioni totali.
A Sambuceto di San Giovanni Teatino (Chieti) un 35enne è stato visto correre nudo, nei pressi di un tracciato ferroviario. Stava compiendo atti di autolesionismo e i carabinieri, per fermarlo, hanno usato la pistola a impulsi elettrici. E’ arrivato senza vita all’ospedale di Chieti
In carcere si muore e non è solo una metafora per dire la non-vita di quel non-luogo: si muore concretamente, suicidati dal carcere.
Ha rifiutato acqua e cibo in carcere dal 22 luglio, detenuta si è lasciata morire per disperazione. La garante Gallo: “Nessuno mi ha informata”.
Domenico Porcelli sta portando avanti uno sciopero della fame: dal 28 aprile scorso il detenuto ha smesso di alimentarsi in segno di protesta, perché la misura del regime di 41-bis a lui applicata è stata prorogata.
Secondo quanto riportato dai giornali dopo quasi tre anni si sarebbe conclusa l’indagine che vede coinvolti due agenti del commissariato Dora Vanchiglia, il sostituto commissario Roberto De Simone e l’assistente capo Danilo Ricci, la loro dirigente Alice Rolando ed altre tre persone.
In quell’occasione i gendarmi, disseminati sui sentieri di montagna per impedire lo sconfinamento in terra “francese”, avevano attaccato pesantemente i manifestanti con lacrimogeni e bombe stordenti.
Oggi pomeriggio abbiamo avuto questa notizia, il nostro compagno Giorgio al momento di presentarsi in commissariato per la firma quotidiana dovuta alla sorveglianza speciale è stato tradotto in questura.
Il CSA Murazzi, storico centro sociale torinese, è stato posto sotto sequestro dal Comune dopo che alcune settimane fa la Digos coadiuvata dai vigili del fuoco e personale Asl aveva perquisito le arcate occupate dal 1989.
A Perugia come è accaduto altrove in Italia, i reparti antiterrorismo hanno trasmesso notifica ad alcuni compagne/i di un’indagine a loro carico per apologia di terrorismo e istigazione alla violenza (avvalendosi del solito 270 bis) motivata da uno striscione in solidarietà ad Anna Beniamino e Alfredo Cospito.