Cariche e Incendio stanotte al CIE Andolfato!!
Alla fine è successo! Stanotte un incendio ha devastato le tende del campo di S.Maria Capua Vetere mentre la polizia inondava i profughi rinchiusi con i micidiali lacrimogeni CS! Una situazione ormai del tutto inaccettabile e inumana che provoca l’insofferenza, la rabbia e la disperazione dei rifugiati tunisini, che da quasi due mesi continuano a vivere ingabbiati senza colpa alcuna in questa tendopoli esposta al sole e alla pioggia, priva di qualunque minimo requisito di vivibilità e di dignità, ma anzi oltre il limite della tortura psico-fisica!
Ormai il CIE Andolfato è un girone dantesco:
Negli ultimi giorni ci sono stati prima alcuni gravi atti di esasperazione e di autolesionismo con un profugo che è stato ricoverato dopo aver bevuto la candeggina e un altro che si è procurato ampie ferite col vetro dei bagni. Ancora stanotte un altro rifugiato ha ingerito del vetro! Per non parlare delle condizioni di vita umilianti e nocive: dopo la pioggia di pochi giorni fa i materassi si sono di nuovo e completamente inzuppati d’acqua (ricordiamo che non hanno più le reti e dormono tutti praticamente in terra) tanto che per protesta alcuni migranti hanno urinato sui materassi per rendere evidente l’umiliazione che subivano!
Infine l’isolamento: la preclusione a qualunque associazione indipendente di entrare, eccetto agli avvocati, ha dato i suoi frutti! Un interprete della Croce Rossa è stato infatti allontanato e risulta indagato dopo la denuncia di due rifugiati: avrebbe sottratto denaro (400 euro e un oggetto d’oro) in cambio del millantato inserimento in fantomatiche liste per il permesso di soggiorno!!
E poi stanotte! Secondo la ricostruzione di diversi rifugiati (alleghiamo registrazione di una telefonata fatta proprio mentre i fatti accadevano) la tensione è stata innescata quando uno dei reclusi ha saputo della morte di suo fratello in Tunisia e si è sentito male. Gli altri connazionali lo hanno condotto all’uscita della gabbia che circonda la tendopoli pretendendo che fosse curato fuori dall’Andolfato, ma quando hanno visto che la polizia lo trascinava per le braccia e lo maltrattava la tensione è comprensibilmente salita. A quel punto la polizia ha cominciato a caricare e soprattutto a sparare lacrimogeni a profusione per allontanare i migranti che protestavano e alcuni di questi lacrimogeni hanno dato fuoco alle tende! Un rischio che abbiamo più volte denunciato, visto che non è la prima volta che la scena si ripete. Diversi migranti sono poi stati ricoverati al pronto soccorso e lì incontrati anche dagli avvocati: alcuni erano in totale stato catatonico, secondo i medici, per lo shock e lo stress psico-fisico!
Alle 4 del mattino, nel pieno del caos, è arrivato alla caserma anche il Questore di Caserta…
Al di là perfino della dinamica specifica è evidente sempre di più che l’Andolfato è una struttura degradante e pericolosa che umilia persone che cercano semplicemente la libertà, un rifugio, una vita migliore!
Il 20 giugno i giudici dovranno decidere l’ulteriore trattenimento di queste persone, dopo che nelle prime convalide è saltata ogni ordinaria misura di garanzia costituzionale in nome di un autoproclamata “emergenza”… Noi non vogliamo credere che si farà la follia di tenerle ad asfissiare a 40° nelle tende a luglio ed agosto! E non vogliamo arrivare a pensare che questi cento rifugiati diventino un capro espiatorio solo per giustificare la spesa di diversi milioni di euro che il ministero ha appena messo a bando per la gestione del centro fino alla fine di dicembre (il bando è proprio di questi giorni)….
Come denunciano le mobilitazioni del movimento antirazzista è necessario uscire da questo tunnel in cui si è infilato ogni minimo senso di umanità!
Rete antirazzista campana
Link alla registrazione della testimonianza telefonica di stanotte:
http://www.youtube.com/watch?v=jfpygV59m-c
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