Fuga di massa a Manduria. Antirazzisti e migranti forzano il filo spinato
Intorno alle 18.30-18,45, dopo numerosi tentativi, centinaia e centinaia di profughi sono risuciti ad uscire al centro imboccando la strada che porta ad Oria. A quanto si è saputo, i migranti hanno sfondato 50 metri di recinzione della tendopoli, uscendo per strada e unendosi poi ai manifestanti. Hanno quindi bloccato la strada provinciale Manduria-Oria, continuando a gridare “libertè”. La polizia, in tenuta antisommossa, ha lasciato passare i migranti per evitare ulteriori disordini.
Il dato significativo non è infatti la fuga dal campi. Se ne sono prodotte a quantità in questi giorni. Importante è il fatto che oggi sono stati tantissimi a fuggire e polizia non ha potuto far altro che lasciar correre per impedire una reazione di scontro. Altro dato importanto, la pressione esterna degli antirazzisti che sono riusciti a produrre un risultato concreto.
Il presidio di solidarietà con gli immigrati era stato indetto da delegati dello Slai-Cobas, ltri gruppi di compagni con partecipazione anche della stessa Cgil di Brindisi (di alcuni suoi tesserati!.) Fin dal primo pomeriggio diversi manifestanti hanno tentato per almeno tre volte di passare per arrivare all’ingresso del campo ma sono stati respinti dalle forze dell’ordine. Il risultato di fine giornata ha dato ragione ai loro tentativi.
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