In piazza contro il razzismo
La comunità senegalese nella convocazione del corteo ha esplicitamente richesto la chiusura delle sedi di Casa Pound e di tutti i covi neofascisti; ciò non ha però impedito la partecipazione ipocrita di tanti amministratori regionali e locali, gli stessi che hanno sempre dato spazio e tollerato la presenza di questi soggetti e le loro manifestazioni di rigurgito xenofobo.
La presenza del governatore della Toscana, Rossi, e di Renzi, sindaco fiorentino (ma anche di Bersani, Vendola, e Rosy Bindi) non è però stata digerita, ed alla loro partenza da Piazza Dalmazia, tra vessilli e gonfaloni, tanti fischi si sono levati da parte di antirazzisti e migranti del movimento di lotta per la casa e dia ltre realtà autorganizzate. In particolare Renzi è stato identificato come uno dei maggiori responsabili del clima di razzismo che si respira nella strade fiorentine, essendo il maggior sostenitore ed ideatore di tante ordinanze securitarie, ma anche il mandante dei vigili-sceriffi che alcuni mesi fa sgomberarono a suon di calci, insulti e bastonate il presidio permanente dei richiedenti asilo politico.
Per il resto il corteo è sfilato senza nessun impianto musicale, come richiesto dagli organizzatori, con tanta rabbia e dolore nei volti ma anche tanta lucidità negli interventi, con la consapevolezza sempre crescente da parte di tanti lavoratori stranieri di dover iniziare a reclamare a gran voce i diritti che gli spettano
Ma tante sono state le iniziative organizzate un pò dappertutto nel nostro paese, da Nord a Sud, contro il razzismo, contro Casapound. Le più importanti a Milano ed a Napoli, snodi metropolitani che hanno visto emergere soggettivamente i segni politici più significativi.
Nella città meneghina migliaia di persone, dentro una composizione soprattutto migrante ma includente anche realtà autorganizzate e compagini partitiche e sindacali della sinistra radicale, sono partite in corteo nel primo pomeriggio da piazzale Loreto, andando a concludersi in Stazione centrale. Nella metropoli ‘per antonomasia del Nord’ tanti i cartelli e gli slogan antirazzisti contro Bossi & co. Tensioni sul finire della manifestazione sull’onda del protagonismo rabbioso di diverse decine di giovani centrafricani, che ha iniziato a gridare slogan contro poliziotti e carabinieri (‘razzisti’, ‘assassini’, etc), avanzando irruentemente verso il cordone di forze dell’ordine posizionati dinnanzi alla testa del corteo.
Nella città partenopea è stata buona l’adesione riscontrata per la manifestazione antirazzista, tenutasi questa mattina, partita dalla centralissima piazza Garibaldi. Corteo al quale anche il sindaco De Magistris ha scelto di partecipare, dichiarando come ‘un paese democratico non deve tollerare organizzazioni di ispirazione neofascista come Casa Pound’, il che è indubbiamente indiscutibile però costringe a domandarsi sbalorditivamente perchè la sua amministrazione non si sia – recentemente! – mossa ed affrettata ad impedire la discesa in piazza dell’organizzazione fascista di Casapound a Napoli, appellandosi – allora – ad una democrazia provvista del colore da bandire, il nero fascista.
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