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Mineo, prosegue la lotta dei richiedenti asilo. Bloccata ss417

La giornata di lotta è iniziata bloccando all’alba la Statale 417 che collega Catania e Gela. Due blocchi si sono formati, uno sulla Statale 417 di circa 600 persone e uno verso Mineo con 3-400 persone. Subito dopo la volontà dei manifestanti si è trasformata in quella di andare verso Catania, distante circa 40km, in una sorta di marcia della dignità di chi non riesce più a tollerare una vita passata dietro le sbarre solamente in quanto in cerca di condizioni di vita migliori e dello status di rifugiato.

Tra i vari striscioni e cartelli realizzati, anche uno in memoria del 21enne eritreo morto suicida la settimana scorsa; nel CARA di Mineo ci sono già stati 7 suicidi, mentre il tempo per avere una risposta riguardo all’accoglienza arriva anche fino ad un anno e mezzo. Il CARA di Mineo, in linea con ciò che accade nelle carceri “generali”, contiene oltre 4000 persone invece delle 2000 di capienza reale.

Ovviamente non è mancata la provocazione poliziesca,alla quale non importa ovviamente pensare al fatto che i migranti dovrebbero stare, a livello giuridico, non più di 35 giorni dentro il CARA. Ma di fronte al tentativo di liberare la strada, la risposta è stata di sassaiola e barricate; la polizia nei pressi di Palagonia ha sparato alcuni lacrimogeni, che non hanno avuto l’effetto però di interrompere l’iniziativa di lotta.

Nella giornata seguente a quella di ieri, zeppa di piazze che all’insegna del meticciato che le componeva sollevavano le questioni della dignità e della voglia di libertà dei migranti, continuano quindi le lotte per abbattere i regimi di segregazione e controllo della Fortezza Europa.

Di seguito il link ad un video della marcia in corso questa mattina (fonte @manolo_loop su Twitter)

http://telly.com/playVideo_1GJI10O/token_1387457760-IP

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pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

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