Mos Maiorum, la caccia al clandestino targata Ue
Stando a quanto si legge nel documento, gli obiettivi dell’operazione sono principalmente due: combattere le organizzazioni criminali che favoriscono l’immigrazione clandestina e ottenere informazioni sulle principali rotte migratorie. Fin dal principio, quindi, il documento dell’Unione Europea associa in un unico binomio i concetti di immigrazione e criminalità, così da alimentare e offrire una sponda alle politiche xenofobe e securitarie che i singoli paesi dell’area Shengen mettono in atto.
E in effetti il corollario pratico del documento su Mos Maiorum non è da meno: una vera e propria “caccia al clandestino” istituzionalizzata, programmata in particolare dal 13 al 26 di Ottobre, ovvero da oggi per le prossime due settimane. Il tutto verrà eseguito con l’impiego di 18mila agenti di polizia sguinzagliati appositamente per le città europee per fermare, controllare e identificare. Chiunque verrà trovato in stato di irregolarità sarà rimpatriato nel proprio paese di provenienza (se questo ha firmato la convenzione di riammissione con l’Ue), oppure espulso o trattenuto per periodi variabili.
In queste due settimane verranno quindi intensificati i controlli, in particolare per quanto riguarda treni, autobus, stazioni e confini interni dell’Unione Europea. Per cercare di ostacolare la riuscita di questi raid, nei giorni scorsi su alcuni siti è stato lanciato l’invito a diffondere in più lingue l’avviso di quanto accadrà da oggi fino al 26 e a sfruttare, oltre alla solidarietà attiva in strada, anche i social network per segnalare una retata in corso utilizzando l’hashtag #StopRaids seguito dal nome della città (qui info e materiali da diffondere).
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