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“Niente Cie per i nati in Italia”

Una sentenza che fa discutere ma che finalmente comincia a mettere in discussione, creando un precedente importate, il sistema dei Lager CIE.

La storia dei due fratelli bosniaci rinchiusi nel CIE della rossa Modena, ha avuto del paradossale sin da subito. Italiani nati da genitori stranieri, rinchiusi dentro a questa struttura per delle colpe già espiate quando ancora erano minorenni e diventati non regolari solo perché i loro genitori hanno perso il lavoro e di conseguenza il permesso di soggiorno.

Ora una sentenza, da parte del giudice di pace, che come prima cosa ha messo davanti il buon senso e messo da parte le leggi razziste messe in piedi dai governi italiani, sancisce la liberta per i due fratelli, imponendo il fatto che gli stranieri nati in Italia non possono essere rinchiusi dentro i Cie.

In tutta questa storia non sono mancate le solite prese di posizione degli esponenti della destra xenofoba italiana che considerano questa sentenza delirante come Maroni della Lega e la Bertolini  del Pdl che ancora una volta dipingono la magistratura come organo della sinistra accusandola di ribaltare le decisioni del Parlamento

E’ palese come questa sentenza è solo un tassello per mettere in discussione queste strutture che, a differenza di Giovanardi che continua a definire “ospiti” chi viene confinato, noi continueremo a chiamare Lager. E’ un primo passo importante per contrastare tutta una serie di leggi che possiamo definire razziali, per arrivare alla chiusura di queste  strutture infami.

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pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

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