Principio di rivolta a Lampedusa: “libertè, libertè!”
E’ decollato poco dopo le 13 dall’aeroporto di Lampedusa il primo dei due voli quotidiani programmati dal governo per il rimpatrio in Tunisia degli immigrati giunti sull’isola. Trenta i passeggeri imbarcati sull’aereo diretto a Tunisi, con una consistente scorta di uomini delle forze dell’ordine. Il secondo volo è previsto per le 20 di stasera. I tunisini non sarebbero stati informati del rimpatrio, per evitare proteste e disordini.
Libertà libertà
Dopo la partenza del primo volo di rimpatri con a bordo 30 tunisini, a Lampedusa è esplosa la protesta all’interno del centro di accoglienza. Una volta intuito che non saranno trasferiti in Italia, decine di immigrati si sono arrampicati su alcuni cancelli e hanno cominciato ad urlare “Libertà libertà”. Alcuni immigrati si sono arrampicati sul tetto della struttura, mentre altri continuano ad urlare a ridosso del cancello che divide l’area che una volta ospitava i minori da quella dei maggiorenni. La tensione resta alta all’interno del centro con le forze dell’ordine che stanno cercando di riportare la calma.
Tentativi di fuga
Notte agitata, infine, nella ex caserma “Andolfato” di Santa Maria Capua Vetere, nel casertano, dove tre profughi giunti da Lampedusa sono stati bloccati dai poliziotti della questura di Caserta mentre cercavano di scappare e riportati all’interno del campo. La tentata fuga intorno all’una di questa mattina. Gli immigrati sono stati fermati dalla vigilanza esterna che pattuglia notte e giorno il campo.
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