La riapertura del Cie di Milano in via Corelli, un’istituzione già notoriamente inutile e disfunzionale la cui unica funzione è quella di rinchiudere al suo interno centinaia di migranti i cui diritti vengono constantemente violati, richiama all’attenzione l’obiettivo del controllo sociale che si vuole implementare, l’unica risposta che la politica riesce a dare al fenomeno migratorio. Nella stessa ottica, è inoltre prevista l’apertura del Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo (CARA) entro la fine dell’anno.

Inutile ricordare che la chiusura e la ristrutturazione del Cie di Milano, in seguito alle rivolte da parte dei mirganti ivi rinchiusi, avranno con ogni probabilità l’implementazione di nuovi strumenti e dispositivi che tenteranno di neutralizzare ogni forma di rivolta attraverso meccanismi sempre più perfezionati di sottomissione e costrizione, in nome di una politica anti-immigrazione che determina sempre più le proprie lacune.