Riproduzione sociale e lavoro: l’Arcano spiegato da Leopoldina Fortunati
“L’arcano della riproduzione” è un testo apparso 40 anni fa a riguardo del lavoro riproduttivo e domestico, con l’autrice Leopoldina Fortunati abbiamo approfondito le tematiche del libro e i collegamenti con la fase attuale, in preparazione all’incontro che si è tenuto giovedì 13 a Manituana con l’autrice.
L’autrice si trovò al centro della campagna italiana per il diritto all’aborto e nella campagna internazionale per l’ottenimento del salario domestico, oggi i suoi scritti sono ancora attuali e offrono spunti importanti per un’analisi di genere della società. Il nodo del libro si individua nel presupposto che il lavoro riproduttivo produca un valore fondamentale per il capitale, implicando una riflessione importante nell’articolazione tra la sfera produttiva e quella riproduttiva, definendole come concatenate e impossibili da scindere in maniera gerarchica.
Un’attenzione particolare è data alla macchinizzazione e al processo di tecnicizzazione del lavoro non riconosciuto che rappresenta una tendenza che si applica a tutti gli ambiti della vita e del lavoro considerato produttivo, dunque salariato. E’ interessante notare quindi il fatto che la centralità del riconoscimento del lavoro riproduttivo è una questione che riguarda tutti gli ambiti, in quanto costituisce un laboratorio per il sistema dominante nell’opera di sfruttamento e spossessione del valore di tutto ciò che non viene considerato formalmente merce ma che viene parallelamente immesso sul mercato (come le competenze umane, le risorse, le relazioni, l’affettività, l’identità di genere, la riproduzione).
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