Suicida a 20 anni per colpa del permesso di soggiorno
Questa volta è arrivato il NO. La causa, dicono dalla Questura di Bologna, sono alcuni precedenti per reati minori: spaccio e furtarelli. La condanna collaterale è l’esilio, la cacciata dall’Italia entro 15 giorni, forse l’incarcerazione in un Cie.
Abdellaziz non l’ha accettato e ha deciso di mollare tutto. Si è tolto la vita impiccandosi ad un tubo a circa tre metri di altezza, all’interno di in una saletta del centro ricreativo di via della Resistenza, dove si era tenuta una sagra pochi giorni prima. Nessun biglietto, nessun dubbio di fronte alla responsabilità di quel gesto: una legge, la Bossi-Fini, che pretende di decidere chi parte e chi resta. Una legge che pretende di decidere sopra ogni bisogno, nell’era della crisi, sopra ogni desiderio, come sono molti quelli di chi ha solo vent’anni.
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