InfoAut
Immagine di copertina per il post

Dall’India a Monza: il capitalismo è fondato sulle stragi di operai

India: le notizia giunte al momento sono scarse ma ci troviamo di fronte alla ennesima orribile strage operaia accaduta in una azienda farmaceutica situata nello stato di Andhra Pradesh che ha causato la morte di 17 operai e il ferimento di altri 34.

di Vito Totire, da La Bottega del Barbieri

Le cronache riferiscono di “resti umani cosparsi in tutto il sito” e attribuiscono la causa dell’evento a una “fuga di gas”.
Sappiamo poco di questa azienda [Escientia Advanced Sciences Private Limited]: capitale indiano ? multinazionale? Mercato indiano o mercato mondiale?
Certamente, fino a prova contraria non sarà fugato il dubbio del “doppio standard” col quale le multinazionali decisero che era lecito praticare standards di sicurezza molto più labili negli insediamenti del sud del mondo.
Ovviamente sud del mondo poteva essere anche la Italia rispetto alla Svizzera (la tragica vicenda di Seveso è un dato storico).
Il capo dello stato indiano si è dichiarato “rattristato dall’evento “ e ha garantito un risarcimento di 2.135 euro per ognuna delle vittime (solo per i morti ?) facendo intravedere il rischio della riproduzione della “sindrome di Bophal”, quando qualche tribunale decise che i morti indiani valevano incomparabilmente meno dei morti sul lavoro nei paesi ricchi.
Ora noi, purtroppo, al momento non abbiamo contatti con organizzazioni operaie indiane anche se, nata la RETE NAZIONALE LAVORO SICURO, abbiamo subito nutrito dubbi sulla congruenza del “nazionale” in un contesto planetario in cui la questione della sicurezza del lavoro non può che essere internazionale, considerato che il sistema economico è un sistema di vasi comunicanti in cui il capitale delocalizza le produzioni anche in considerazione di fenomeni locali di “rigidità operaia” (come la chiamano loro intendendo ovviamente fenomeni locali di resistenza operaia che si oppongono attivamente a condizioni lavorative schiavistiche).
Seguiremo questa ennesima strage anche se al momento possiamo farlo senza contatti diretti con fonti indipendenti in loco, ma lo faremo con la massima determinazione che le nostre energie ci consentiranno.
Basta stragi:uguale speranza di vita, di salute e di benessere per tutti su tutto il pianeta.

Monza: un altro crimine di pace?

Moustafa Kamel Hesham Gaber, un giovane di 21 anni proveniente dall’Egitto, è morto a Monza trascinato da un nastrotrasportatore di una azienda – la Corioni – che compatta rifiuti.
Meloni e Salvini si rilassano nella Masseria Beneficio in Puglia, ma prima di rilassarsi hanno dato (col decreto 103/2024) ancora un colpo micidiale alle già insufficienti potenzialità di controllo della sicurezza nelle aziende.
Fonti sindacali, per quel che riguarda l’operaio di Monza, riferiscono che si tratta del quarto morto sul lavoro dall’inizio del 2024 in provincia di Milano (tre molto giovani) il che significa lo stesso numero di tutto il 2023.
Ora, queste macabre statistiche sono utili ma non svelano tutta la realtà. Bisogna entrare nel merito dei singoli eventi.
La stessa fonte sindacale indica un probabile vulnus a monte dell’evento mortale: il lavoratore aveva un contratto di somministrazione. Si tratta di un vulnus importante in quanto con le “somministrazioni” rischia di affievolirsi fortemente la fase di informazione/formazione che invece deve essere effettuata correttamente a tutela del lavoratore.
Infatti chi la garantisce oggi ?
L’agenzia di somministrazione che in sostanza non può conoscere compiutamente i fattori di rischio delle singole aziende?
Tra queste contraddizioni si concretizza spesso una esposizione al rischio inaccettabile e persino facilmente evitabile.
Certamente non ci possiamo fondare sulle scarse notizie giornalistiche ma ci assale un dubbio: si stava facendo un lavoro di pulizia su macchina in movimento?


Vale a dire una prassi assolutamente vietata con estrema chiarezza fin dalle norme degli anni cinquanta del secolo scorso (dpr 547/1955) ?
Le agenzie di stampa insinuano i soliti dubbi: imprudenza, distrazione?
Si tratta più che di dubbi di stereotipi infondati: gli “infortuni” – intesi in lingua italiana come “mancanza di fortuna” – non esistono. A monte di questi eventi che vogliamo più congruamente definire “eventi traumatici mortali” c’è sempre una lacuna a monte: o a causa di Documento di Valutazione dei Rischi redatto male o anche redatto correttamente ma “lasciato in un cassetto”, o ancora, ovviamente, come già detto, a monte vi sono gravi inadempienze nel percorso informazione/formazione.
Muore ancora una volta un giovanissimo immigrato ma l’immigrazione non è il fattore di rischio, il fattore di rischio è la maggiore debolezza di quei lavoratori costretti in condizione di estrema vulnerabilità a prescindere dal colore della pelle.
Il fattore di rischio, che non sarà mai citato in nessun DVR al mondo è lo sfruttamento dell’uomo (di solito “bianco”) sull’uomo (bianco o nero o indiano, non fa differenza).
Se non riusciamo ad organizzare la resistenza operaia anche attraverso la costruzione ovunque possibile del gruppo operaio omogeneo le stragi, temiamo, continueranno.

Vito Totire, medico del lavoro, Rete lavoro sicuro

Bologna, 22.8.2024

Immagini:
Parenti delle vittime uccise in un incendio provocato da un’esplosione in una fabbrica farmaceutica si trovano fuori dalla struttura nello stato di Andhra Pradesh, in India, il 22 agosto [Foto: AP].
Vigili del fuoco e volanti della polizia all’interno dello stabilimento della Corioni [Foto: Vigili del Fuoco].

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Sfruttamentodi redazioneTag correlati:

Indialavoromonzamorti di lavorosfruttamento

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Ex-GKN: partecipata assemblea dopo le notizie di sgombero

In vista della due giorni di mobilitazione del prossimo 11-12 luglio.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

“Restiamo umani”. Lavoratori e lavoratrici AvioAero dicono No al riarmo ed al genocidio

Nel silenzio assordante del governo italiano e dell’Unione Europea assistiamo quotidianamente al massacro in diretta streaming del popolo palestinese. Nessuna parola di condanna per chi sta commettendo crimini contro l’umanità! In un momento così complicato, l’Europa ed in primis l’Italia, al posto di occuparsi ed utilizzare risorse per aumentare e migliorare servizi collegati all’istruzione, alla […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Panama: Quasi 200 detenuti e un morto dopo una brutale repressione

l governo di José Raúl Mulino impone lo stato d’emergenza, sospende i diritti costituzionali e silenzia le proteste sociali.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Montichiari: cancellato il volo con i missili in transito.

Vittoria per lavoratrici e lavoratori. Revocato lo sciopero.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

“Senza il contratto, il Paese si blocca”

La lotta dei metalmeccanici per il rinnovo contrattuale non sembra affievolirsi ma anzi dimostra forza e determinazione. Sommando le 8 ore di ieri si arriva a 40 ore di sciopero da quando, più di un anno fa, è saltato il tavolo di trattativa con FEDERMECCANICA, non si vedeva una lotta così aspra dal 1997. Oltre […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Re-industrializzazione e guerra, a Torino gli operai prendono parola

Un confronto a tema re-industrializzazione e riconversione bellica è in programma per questa sera, giovedì 12 giugno, a Torino.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

La logistica tra legalità e illegalità

La crescita della logistica è impressionante, nel 2024 in Italia siamo intorno a un miliardo di pacchi consegnati. Un fattore di inquinamento e di consumo di suolo per gli hub. In Amazon e nelle “coop spurie” si lavora in condizioni di sfruttamento, ma crescono conflitti e sindacati di base di Marco Veruggio e Sergio Fontegher […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Pavia: logistica lombarda in crisi, caricati i lavoratori Geodis

Un nuovo attacco all’occupazione nella logistica lombarda. Ai magazzini della GEODIS di Marzano, Pavia, i lavoratori e lavoratrici in presidio sono stati caricati dalle forze di polizia nella giornata di martedì, 10 giugno 2025. Erano in protesta da una settimana davanti ai cancelli del magazzino della logistica per difendere il posto di lavoro quando un plotone di polizia ha tentato di sgomberare […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

L’AI, i lavoratori e i rapporti di potere

Dopo l’ondata di attenzione e infatuazione mediatica che ha accompagnato il lancio di ChatGPT e di molti altri strumenti di intelligenza artificiale generativa, dopo che per molti mesi si è parlato di vantaggi per la produttività, o di sostituzione del lavoro (soprattutto delle mansioni noiose e ripetitive) con l’AI, siamo arrivati a un punto dove […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Torino cambia lavoro – Tra deindustrializzazione e riconversione

Gli operai prendono parola: il lavoro cambia, la città si interroga

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Stop Riamo: giornata a Torino contro riarmo, guerra e genocidio in Palestina

Riprendiamo il programma della giornata dal canale telegram @STOPRIARMO, percorso cittadino e territoriale che intende costruire una dimensione ampia di attivazione contro la guerra, contro il piano di riarmo e vuole opporsi al genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Oltre i Referendum: una sconfitta da capire

Mentre ancora i seggi erano aperti andava in scena il classico psicodramma della “sinistra”. 

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Quattro giornate di sciopero nel distretto tessile di Prato. Un primo bilancio degli Strikedays

In quattro giorni, scioperi e picchetti in ventotto fabbriche dello sfruttamento e ventiquattro accordi 8×5 già firmati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Scontro aperto tra India e Pakistan: operazione “Sindoor”

A seguito dell’attentato che ha ucciso 26 turisti indiani nel Kashmir amministrato dall’India avvenuto a fine aprile, la risposta dello stato indiano è arrivata nella notte tra martedì 6 maggio e mercoledì 7 maggio, con l’Operazione definita Sindoor: una serie di bombardamenti si sono abbattuti sul Pakistan, nella parte di territorio pachistana del Kashmir e nella provincia pachistana del Punjab.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kashmir, un attentato riaccende il conflitto tra India e Pakistan: visti revocati, trattati sospesi, venti di guerra

Una notte di sangue sulle montagne del Kashmir ha riacceso un conflitto mai sopito, trascinando India e Pakistan sull’orlo di una nuova escalation.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In cinquemila nello spezzone sociale del primo maggio 2025: l’unica opposizione credibile alla guerra

Lo spezzone sociale del primo maggio 2025 incarna l’unica alternativa reale allo scenario di guerra che sta venendo costruito scientificamente per imporre il ricatto della precarietà e un impoverimento progressivo in tutte le sfere della vita con l’obiettivo della disponibilità alla guerra.