Mondo Convenienza: blitz al punto vendita di Prato. In 200 manifestano tra clienti e mobili con slogan e volantini
Blitz , sabato 8 luglio, nel negozio di Mondo Convenienza a Prato di un gruppo di lavoratori in appalto del colosso dell’arredamento, in sciopero e presidio da oltre quaranta giorni davanti ai magazzini di Campi Bisenzio.
All’iniziativa, portata avanti dal Si Cobas, erano presenti anche manifestanti che sostengono la vertenza sindacale tra cui il presidio GKN. Megafoni e striscioni alla mano, il gruppo è entrato nel punto vendita manifestando tra i clienti con volantinaggi, spicheraggi e slogan. “Almeno 200 solidali hanno invaso il punto vendita di Mondo Convenienza a Prato per sostenere i lavoratori arrivati al quarantesimo giorno di sciopero e presidio. Lo sciopero si allarga. A Firenze, Bologna e Roma si sono uniti anche i lavoratori dell’appalto di Torino – scrive il Si Cobas, che ha raccolto 7000 euro con il crowdfunding a sostegno degli scioperanti. “Anche ARCI ed ANPI hanno rinnovato il sostegno alla battaglia per i diritti dei lavoratori. L’azienda è sempre più sola. Riconosca immediatamente i diritti dovuti” conclude il Si Cobas.
Da parte sua, Mondo Convenienza, non apre a nessuna trattativa e minaccia i lavoratori. “Non è tollerabile che in un negozio aperto al pubblico, decine e decine di persone facciano irruzione spaventando clienti e lavoratori e pronunciando accuse infondate e lesive della reputazione della nostra società, di chi vi opera e di coloro che da anni sono nostri affezionati clienti – si legge in una nota -. Da ormai troppe settimane siamo oggetto di proteste e comportamenti da parte di soggetti chiaramente individuabili che stanno costando danni e disagi ingenti all’azienda, ma soprattutto ai suoi clienti e ai nostri collaboratori. Procederemo legalmente contro condotte come quelle odierne, confidando nell’intervento delle autorità”.
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Di seguito il comunicato diffuso dai Si-Cobas
CONTINUA AD ALLARGARSI LA LOTTA DEI LAVORATORI MONDO CONVENIENZA
Ieri l’agitazione dei montatori, facchini ed autisti è iniziata anche al deposito di Torino, mentre a Firenze lo sciopero ed il presidio dei lavoratori è arrivato al trentanovesimo giorno. Questo avviene dopo che allo sciopero si sono già uniti nelle scorse settimane i lavoratori degli appalti Mondo Convenienza di Roma e Bologna.
In tutta Italia si sciopera contro un regime di sfruttamento e caporalato di cui si conosce l’esistenza da almeno dieci anni. A raccontarla sono state già una miriade di inchieste giornalistiche. A denunciarle numerose vertenze sindacali. A interessarsene le Procure di Bologna e di Ivrea che procedono contro il Presidente del C.D.A. di Mondo Convenienza Holding SPA per i reati di sfruttamento e caporalato.
Il Si Cobas è intenzionato ad andare in fondo affinchè questa volta il “sistema Mondo Convenienza” non venga solo sbugiardato ma anche finalmente superato e ad ai lavoratori in appalto vengano riconosciuti i diritti, dignità e sicurezza sul lavoro.
In questi giorni la lotta dei lavoratori sta già determinando le prime crepe nel muro padronale.
L’impegno da parte datoriale a concedere dei superminimi e la disponibilità mostrata nel tavolo prefettizio a Bologna a organizzare il lavoro su 8 ore e mezzo giornaliere, sono ben poca cosa rispetto alla reale posta in gioco, ma dimostrano ancora una volta che la lotta paga e porta sempre risultati.
Di seguito le nostre richieste:
– ORARIO DI LAVORO. Turni di otto ore per cinque giorni ed inserimento di un marcatempo per la registrazione e controllo delle effettive ore di lavoro. Attualmente i lavoratori costretti a lavorare su turni che normalmente superano le 12 ore, portando “a spalla” pesi incompatibili con le normative in materia di sicurezza. In nessuno dei depositi Mondo Convenienza è presente un marcatempo e gli straordinari non sono retribuiti.
– SICUREZZA E SALUTE. Dotazione di carrelli elettrici e mezzi idonei di sollevamento per tutti gli equipaggi. Attualmente i lavoratori sono costretti a portare “a spalla” mobili, frigoriferi, cucine. Il risultato sono ernie e schiene spezzate. Pieno rispetto delle leggi in materia di sicurezza e salute, in particolare sui limiti ai pesi sollevabili manualmente.
– TRASFERTA GIORNALIERA. Riconoscimento dell’indennità di trasferta su base giornaliera, nel rispetto di quanto previsto da norme e contratto nazionale. Attualmente l’indennità di trasferta – che costituisce fino al 50% del salario netto – viene riconosciuta in forma piena su base mensile solo in caso di svolgimento di 22 giornate di lavoro. In questo modo qualsiasi assenza (malattia, ferie, permessi) comporta per il lavoratore una perdita di salario enorme anche in riferimento ai giorni già lavorati. Si tratta di un meccanismo – previsto dal “Regolamento Aziendale” – che costituisce un vero cappio al collo del lavoratore che rende nei fatti impossibile usufruire del diritto a malattia e scoraggia la denuncia di numerosi infortuni.
– APPLICAZIONE CCNL LOGISTICA. Attualmente ai lavoratori vengono riconosciute le paghe previste dal CCNL Pulizie Multiservizi (si va dai 1180 € ai 1300 € lordi al mese), mentre per quanto riguarda la parte normativa l’azienda applica un “Regolamento Aziendale” (non sottoscritto da alcuna sigla sindacale) con cui taglia diritti in materia di ferie e malattia e si arroga un potere arbitrario sui lavoratori (addebiti e sospensioni illegittime della prestazione lavorativa utilizzati come continuo elemento di minaccia).
La condizione dei lavoratori Mondo Convenienza è emblematica rispetto alla piaga del lavoro povero. Come organizzazione sindacale abbiamo intenzione di far si che questa diventi un simbolo della battaglia per aumenti salariali generalizzati che assicurino una vita dignitosa senza dover accettare straordinari e turni infernali. Il Si Cobas quindi conferma lo stato di agitazione a livello nazionale sugli appalti Mondo Convenienza, richiedendo alla committenza e a tutte le società fornitrici di manodopera l’apertura di un tavolo nazionale per una risoluzione positiva della vertenza. Fino a quel momento, fermo restando lo sciopero ed il presidio ad oltranza davanti al deposito di Campi Bisenzio (FI), continueremo a promuovere scioperi ed iniziative sindacali nei tempi e nelle modalità che verranno decise dei lavoratori dei singoli appalti, continuando a lavorare per la diffusione massima di questa battaglia a livello nazionale.
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