Continua la lotta dei lavoratori licenziati della IronLogistic di Prato, che ora si rivolgono alle committenze dell’azienda chiedendo di non fare affari con chi sfrutta il lavoro. Alcune imprese hanno in effetti già interrotto i loro rapporti commerciali con IronLogistic, ma Liu Jo non è tra queste.
Ieri alcune decine di dipendenti della ex Gkn sono entrati nel cortile della sede di Confidustria a Firenze, in via Valfonda, sul retro della stazione di Santa Maria Novella, per denunciare l’atteggiamento degli industriali fiorentini nella vertenza con l’attuale proprietà Qf, che fa capo all’imprenditore Francesco Borgomeo.
Al netto della vittimizzazione continua dell’imprenditoria italiana – come se negli ultimi anni avessero governato socialisti inferociti e non banchieri propensi a realizzare i desiderata di Confindustria in ogni ambito – qual’è l’Italia che per Meloni non va disturbata?
Questa mattina all’alba la polizia ha sgomberato il presidio dei 22 licenziati davanti ad IronLogistic con un’operazione muscolare. I lavoratori che dormivano sono stati portati in questura.
A darne notizia, in una nota, è il coordinamento provinciale del sindacato che torna in questo modo agli arresti effettuati la scorsa estate a Piacenza su ordine della Procura.
Apprendiamo del decesso di Nino Dall’Olio già operaio della “Officina grandi riparazioni” di Bologna appartenente alla sottocoorte più a rischio quanto a livello di esposizione.
Arrivati al dodicesimo giorno di presidio permanente ai cancelli della #IronLogistics oggi si mangia e si balla insieme alle tante persone venute a sostenere la lotta dei 22 licenziati colpevoli di essere iscritti al sindacato.