Bomba sionista a Radio Onda Rossa
Emittente di Roma nata il 14 maggio 1977 fondata da un gruppo di militanti dell’ Autonomia Operaia è stata una delle emittenti di riferimento del Movimento del ’77, il 22 maggio 1980 viene chiusa per “motivi di ordine pubblico” unitamente a Radio Città Futura.
Il 13 ottobre 1982 alle 2,15 un ordigno valutato in 3 Kg di dinamite esplode davanti alla porta dell’appartamento di Radio onda rossa, provocando danni rilevanti all’interno dei suoi locali, in tutto il palazzo e nei palazzi vicini. Lo stabile di Via dei Volsci viene dichiarato inagibile. Al momento dell’esplosione nei locali si trovava solo una persona che rimase illesa grazie alla lontananza dal luogo dello scoppio. Radio Onda Rossa lo ricondusse immediatamente ad un’organizzazione sionista, le Lega di difesa ebraica (Led) che, nei mesi e soprattutto nei giorni precedenti, aveva telefonato alla radio minacciando i suoi redattori e annunciando un’azione punitiva. Il procedimento giudiziario aperto d’ufficio non arrivò ad accertare le responsabilità e la bomba rimase un atto di ignoti.
I redattori della radio sostennero di aver ricevuto nei giorni immediatamente precedenti e successivi alla bomba, telefonate di rivendicazione dell’attentato. Fin dalla nascita l’emittente ha trasmesso dai 93,300 e dai 93,450 per Roma e il Lazio, ma nel luglio 1987 venne oscurata dal segnale ben più potente di Radio Vaticana, nonostante le fosse stata riconosciuta anche dal Ministero delle Telecomunicazioni la legittimità a trasmettere su quella frequenza. Nel 1997 decise allora di occupare la frequenza inutilizzata degli 87,900, da quel momento e fino al 2006 vi è stata una lunga controversia con il Ministero delle telecomunicazioni……
Dall’archivio di Radio Onda Rossa: „E‘ cosi che abbiamo cominciato“ :
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