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VALDITARA NON POTRÀ PATRIARCARE PER SEMPRE! DIMETTITI. VERSO E OLTRE IL 25 NOVEMBRE, PER UNA SCUOLA ED UN’UNIVERSITÀ TRANSFEMMINISTA

Riprendiamo il comunicato di ZAUM:

Noi, student3 dei licei e delle università, non possiamo restare in silenzio di fronte alle gravissime dichiarazioni del Ministro “dell’Istruzione e del Merito” Giuseppe Valditara, rilasciate la settimana che precede il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza di genere. Affermazioni che riducono il patriarcato a una “questione ideologica”.

Vogliamo rispondere a questa visione distorta e pericolosa, che ignora la realtà delle donne e delle libere soggettività con fatti concreti.

Sono 104 le donne e le libere soggettività uccise in Italia nel 2024, vittime di un sistema che non è in grado di proteggerle. Questo è il risultato di una cultura che tollera la violenza, di politiche insufficienti e di dichiarazioni che, come quelle del Ministro Valditara, provano ad annullare la portata del problema.

Le parole del Ministro sono non solo insensibili, ma gravemente irresponsabili. Quando un esponente delle istituzioni afferma che il patriarcato è solo un “concetto ideologico”, non solo riduce una realtà storica e sociale complessa, ma legittima una visione della società che non riconosce le disuguaglianze di potere. Negare l’esistenza di un sistema patriarcale significa ignorare la violenza strutturale che colpisce donne e libere soggettività ogni giorno.

Inoltre, le sue dichiarazioni riflettono una visione pericolosa e xenofoba che lega l’immigrazione alla criminalità, alimentando la retorica dell’immigrazione illegale come una minaccia per la sicurezza e l’integrità della società.

Noi vogliamo un’educazione di genere e sessuoaffettiva, vogliamo più centri antiviolenza accessibili.

Lo Stato è complice,non possiamo più permettere che queste parole vengano ascoltate ed accettate, che il patriarcato continui a essere visto come una mera discussione teorica e non come una realtà che distrugge vite.

Per questo, scriviamo sulle mura del MIUR che questo Stato, questo Ministro non ci rappresenta, vogliamo un’università e una scuola libera, sicura e transfemminista.

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