Aggressione neofascista nei licei di Torino
E’ passato un anno e mezzo da quando, nel febbraio ’69, alcuni studenti appartenenti al MSI furono sorpresi a strappare un manifesto nei corridoi del liceo Segrè per poi aggredire alcuni studenti dei collettivi che li avevano appesi.
Il 23 novembre 1970 è il giorno in cui si tiene il processo per i dieci neofascisti colpevoli dell’aggressione; gli antifascisti non si aspettano nulla da questa giornata, sanno già che molto probabilmente i loro aggressori verranno assolti, come troppe volte è già accaduto.
I giovani missini invece, decidono di passare all’attacco. All’entrata di molte scuole torinesi tentano di distribuire un volantino contro le “continue aggressioni dei comunisti”, predicando di contro la correttezza della “violenza nazionale rivoluzionaria”.
Due ore dopo una carovana di cinque auto con a bordo diversi fascisti armati di spranghe, catene e caschi integrali si dirige verso i licei Segrè e Sesto scientifico, distanti poche centinaia di metri l’uno dall’altro.
Nel frattempo dal Segrè esce un nutrito gruppo di studenti (circa 200) che costringe i fascisti ad allontanarsi e si dirige verso via Figlie dei Militari, dove si stanno riunendo i collettivi del Sesto. La polizia però, vieta l’ingresso agli studenti, che decidono di attendere fuori dall’edificio l’uscita dei compagni.
Verso le 11,30 gli studenti dei due licei decidono di scendere in corteo alla ricerca dei missini, che si trovano non lontano in via Aporti. Immediatamente i 30 neofascisti vengono circondati e si scatena la guerriglia; alcuni studenti vengono aggrediti a colpi di cinghie e catene, altri sono costretti a ripararsi all’interno delle abitazioni. Alcuni passanti, solidali con gli antifascisti, fermano Mauro Bari mentre tenta di accanirsi a colpi di catena su una studentessa di 15 anni, Antonella Romeo.
Il bilancio della giornata è di 7 studenti e 2 neofascisti arrestati. Nei giorni successivi seguiranno diverse iniziative di solidarietà con gli antifascisti: i licei Castellamonte, Regina Margherita, Quinto istituto commerciale e Plana entrano in sciopero, mentre al Cavour due studenti vengono sospesi per aver interrotto le lezioni in solidarietà con i denunciati.
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