E’ di due giorni fa la delibera passata al Comune di Torino che ha avviato il percorso per rendere “bene comune” il centro sociale Askatasuna, spazio sociale che esiste da 27 anni sul territorio cittadino.
“Apriamo spazi al quartiere per i bisogni collettivi!” così 27 anni fa scrivevamo su uno striscione il giorno in cui in tante e tanti occupavamo il Centro Sociale Askatasuna.
Passato il Santo Natale, riesplode la canea mediatica contro il centro sociale Askatasuna e il movimento Notav.
Riprendiamo il comunicato del Centro Sociale Askatasuna su quanto accaduto questa mattina con l’ennesima operazione da parte della questura di Torino atta a colpire i movimenti sociali.
Scriviamo per condividere alcuni aggiornamenti e valutazioni rispetto al processo per associazione a delinquere che vede alla sbarra il Movimento No Tav, i centri sociali Askatasuna e Murazzi, lo Spazio Popolare Neruda.
Breve ritorno sul processo per “associazione a delinquere” che coinvolge numerosi compagni e compagne che partecipano ai percorsi di lotta nella città di Torino e in Val di Susa.
La denuncia dei legali al processo: la procura ha lasciato trascrivere centinaia di colloqui con gli assistiti, quando la legge non lo consente
Questo primo weekend di Altri Mondi / Altri Modi è stato intenso, impegnativo, ma ricco ed importante. Abbiamo iniziato a costruire questo festival con l’idea che ci fosse un grande bisogno, in questa città, di spazi di discussione liberi, di possibilità di espressione non assoggettate alla logica del profitto e di provare a farci insieme […]
Askatasuna è punto di riferimento, solido porto sicuro a cui guardare nel mezzo del marasma dell’oggi.
Tra guerre, crisi climatica, pandemie e recessione oggi parlare di futuro sembra equivalere all’evocazione di oscuri presagi. Il “futuro” sembra avvolto in una nebbia fitta e dopo oltre un secolo anche in occidente le aspettative delle giovani generazioni sono peggiori di quelle dei propri genitori.