Raccolta di comunicati in solidarietà ad Askatasuna.
Qui di seguito pubblichiamo la dichiarazione resa dagli imputati al processo per associazione a delinquere contro il Movimento No Tav e il Centro Sociale Askatasuna, in corso presso il Tribunale di Torino.
Un’operazione che riguarda i fatti del 15 ottobre 2022 quando nel controviale davanti al centro sociale si è tenuto un concertone che ha visto la partecipazione di migliaia di persone e decine di artisti della città in difesa dello spazio sociale.
Le istanze presentate dagli avvocati sono state accettate e dunque Giorgio è tornato ai domiciliari, ad Umberto già ai domiciliari sono stati tolti braccialetto e restrizioni sulla comunicazione, Andrea torna in libertà ed Alice anche però con due firme a settimana.
E’ ancora scontro a distanza tra il ministro della giustizia Carlo Nordio e le toghe – i magistrati italiani – principalmente sul tema delle intercettazioni ma anche sulle riforme a più lungo termine, come l’abuso d’ufficio.
Fuori dalla realtà ribaltata delle carte di tribunale che ci vorrebbe alcunə delinquentə e altrə vittime, siamo una comunità che si associa per resistere.
Ieri a Torino è andata in scena l’ennesima lunga giornata di resistenza contro il tentativo di Questura e Procura torinese di gettare discredito e soffoccare le lotte di Askatasuna, del Movimento No Tav e dello Spazio Popolare Neruda.
Questo giovedì, 15 dicembre, la Cassazione si esprimerà sulle misure cautelari per 11 compagni e compagne nel contesto dell’inchiesta per “associazione a delinquere” nei confronti di Centro Sociale Askatasuna, Spazio Popolare Neruda e Movimento No Tav.
Riprendiamo da Centro Sociale Askatasuna… Comunichiamo che la decisione della Cassazione che si sarebbe dovuta esprimere ieri sulle misure cautelari per 11 compagni e compagne nel contesto dell’inchiesta per “associazione a delinquere” nei confronti del Centro Sociale Askatasuna, lo Spazio Popolare Neruda ed il Movimento No Tav è stata rinviata al 15 Dicembre. Ricordiamo che […]
Sono passati 26 anni: turbolenti, eccezionali, difficili, ma sempre ribelli.
Siamo ancora qui, nell’ ex asilo degli gnomi, nella casa rossa, al 47 di Corso Regina Margherita.