Il tempo si sospende di nuovo, come all’inizio dei lockdown. Non bisogna uscire di casa. Questa volta è alluvione. Oppure da casa bisogna fuggire, perché l’acqua sale.
L’alluvione che ha devastato ampie aree del territorio emiliano-romagnolo avrà effetti di lungo periodo sulle nostre colline e montagne, sui nostri campi e le nostre città, sul sistema idro-geologico. E avrà effetti di lungo periodo su di noi che questi luoghi li abitiamo.
La Regione sconvolta in questi giorni è la prima in Italia per cementificazione in aree alluvionali, come mostrano i dati dell’Ispra, ignorati dai più fino a ogni disastro: più 78,6 ettari nel 2021 nelle aree ad elevata pericolosità idraulica; più 501,9 in quelle a media pericolosità. Altro che “è colpa delle nutrie”, osserva il prof. Paolo Pileri
Nelle scorse ore è stata lanciata a Bologna una campagna di soccorso attivo in seguito all’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna.
A poche settimane dalla scorsa, un’alluvione ancora più devastante ha colpito l’Emilia Romagna provocando 9 morti ed almeno 13mila sfollati. Le immagini sono impressionanti: intere città sommerse e devastate, territori feriti mortalmente.
Otto i morti e ancora alcuni dispersi per le alluvioni che stanno colpendo la Romagna. Le precipitazioni che si stanno abbattendo da ore sulla regione, hanno colpito ben 27 comuni che hanno avuto allagamenti importanti a causa dell’esondazione di 14 fiumi. Chiusa per allagamento l’autostrada A14.
L’alluvione in Emilia Romagna ha provocato due morti, 500 evacuati nel Ravennate, danni e disagi, ma ancora una volta non si parla a sufficienza della matrice di questo fenomeno: la crisi climatica e la devastazione ambientale.
Un vero e proprio sistema di caporalato che si va ad aggiungere alle “condizioni di precarietà e sfruttamento prodotte dal sistema di cooperative, appalti e subappalti”. E’ quanto avviene nei magazzini Kamila di Parma, parte della filiera dell’Alleanza Coop 3.0, denuncia oggi l’Adl Cobas Emilia-Romagna. Per un simile lavoro, hanno spiegato alcuni lavoratori dello stabilimento […]
La giornata di sabato prossimo segnerà una data importante nella transizione della fase 3 e verso l’autunno. Mentre tra i fasti di Villa Pamphili la vecchia e nuova classe dirigente nostrana ed i suoi referenti diretti (padrini europei, confindustriali e sindacati confederali) si accinge a rifinire la propria idea di un paese sempre più assoggettato […]
Dovrebbe sorprendere ben poco l’affermazione para-leghista del presidente dell’Emilia Romagna Bonaccini “Chi prende il reddito di cittadinanza può cominciare ad andare a lavorare nei campi”, “Così restituisce un po’ quello che prende” rilasciata giovedi scorso durante una videoconferenza della Business School dell’UniBo. Almeno per chi conosce lo stalinismo del PCI-PDS-DS-PD nella regione “rossa” per eccellenza, […]