Abbiamo realizzato questa intervista a Said Bouamama ad aprile 2024 durante il Festival Altri Mondi – Altri Modi tenutosi al centro sociale Askatasuna a Torino, quando il movimento per la Palestina, perlomeno a Torino, era in una fase diversa, potremmo dire agli albori, da quella che sta attraversando in questi mesi.
Situazione insurrezionale e rivolte in Kanaky/Nuova Caledonia, situata nell’Oceano Pacifico meridionale vicino all’Australia e dal 1853 di “proprietà” della Francia.
Di questi appunti ne avevamo già scritti poco più di due anni fa su queste stesse pagine1. Operazione Guardiano delle Mura, guerra di razzi, fiamme sulla Spianata delle Moschee, mobilitazione generale della gioventù, islam politico e pratica di liberazione.
Domenica sera il Niger ha chiuso il proprio spazio aereo affermando che la misura è necessaria per contrastare la minaccia di un intervento militare da parte di un paese vicino.
Misurarsi su un piano politico e teorico su come i comunisti si debbano organizzare in un contesto come l’attuale è sicuramente un compito di estrema difficoltà. D’altra parte le opzioni oggi esistenti non ci sembrano soddisfacenti e, soprattutto, crediamo che vadano riviste alla luce di una elaborazione e confronto approfondito.
Lo sciopero di 11.000 sceneggiatori televisivi e cinematografici statunitensi, iniziato martedì, è allo stesso tempo parte di un’impennata generale della lotta di classe, una sfida alla morsa dei conglomerati sulla produzione cinematografica e televisiva e un conflitto con l’establishment del Partito Democratico che domina Hollywood.
Rimane indubbio il fatto che i Paesi più avanzati del mondo dipendano in modo determinante dal mondo “esterno”, per tutta una serie di beni primari, sia risorse minerarie che prodotti agricoli debbano ottenere una fornitura costante di queste merci a prezzi bassi.
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è appena la punta dell’iceberg di una guerra ibrida nella quale si riordinano le potenze economiche mondiali, con una componente bellica, certamente, con missili e carri armati (si calcola che questa guerra già faccia mezzo milione di morti), ma che include anche, come tutte le guerre, cambiamenti economici, energetici, politici, tecnologici e monetari.
Appunti per una nuova teoria dell’imperialismo Sullo sfondo della guerra in Ucraina e della recessione economica globale, l’urto possente che segnerà il prossimo futuro e sta già rimodellando il nostro presente: lo scontro tra Stati Uniti e Cina. È su questo cambiamento di fase che, sabato 3 dicembre, abbiamo voluto ragionare con Raffaele Sciortino a […]
Da cinque secoli, i popoli originari delle Americhe stanno subendo una guerra di saccheggio, un lunghissimo etnocidio che cominciò con la dominazione coloniale, proseguì durante le repubbliche e si approfondisce (sì, ogni volta è peggio) durante il periodo neoliberale attraverso l’accumulazione per saccheggio o quarta guerra mondiale. di Raúl Zibechi La matrice di questo modello […]