Secondo un’analisi del Washington Post di immagini open source, immagini satellitari e tutti i materiali dell’IDF rilasciati pubblicamente le prove presentate dal governo israeliano non riescono a dimostrare che Hamas avesse utilizzato l’ospedale come centro di comando e controllo.
Secondo il sito di Al Manar TV che riporta fonti della Jihad Islamica sul campo a Gaza starebbero agendo mercenari ucraini.
L’esercito israeliano percepisce l’umiliazione dei palestinesi come espressione di dominio, potere e supremazia.
Il primo ministro malese Anwar Ibrahim ha dichiarato che il paese ha deciso di non accettare più navi battenti bandiera israeliana per attraccare nel paese. La dichiarazione afferma che Israele sta commettendo “massacri e brutalità” contro i palestinesi.
Che cos’è un’eredità? E chi ha il titolo di rivendicarla? Me lo chiedo mentre i telegiornali diffondono a reti unificate una manifestazione romana “contro l’antisemitismo” e a sostegno di Israele, indetta dalle Comunità ebraiche italiane.
Il relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani nei Territori palestinesi occupati ha criticato il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani per aver invitato Israele a non prendere di mira le chiese nella Striscia di Gaza, ignorando apparentemente gli attacchi ad altri luoghi di culto.
Già nelle prime otto settimane dell’ultima terrificante escalation della guerra contro la popolazione di Gaza, Israele aveva ucciso più Palestinesi che nei 106 anni trascorsi dalla nota Dichiarazione di Balfour, quella in cui il ministro inglese si diceva favorevole a una “dimora nazionale per il popolo ebraico” in Palestina.
L’idea che la guerra finirebbe se Hamas venisse rovesciato o si arrendesse è tanto antistorica quanto falsa.
La Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele (PACBI), parte fondatrice del movimento BDS, accoglie con favore la notizia che PUMA non rinnoverà il suo contratto con la Federcalcio israeliana (IFA).
Radio Onda d’Urto ha avuto la possibilità di intervistare Khaled El Qaisi, lo studente e ricercatore italo-palestinese dell’Università La Sapienza di Roma, fondatore del Centro documentazione palestinese, arrestato senza alcuna accusa formale dalla polizia israeliana lo scorso 31 agosto 2023 al confine tra i territori palestinesi occupati e la Giordania.