Manifesto per Mijael Carbone Queipul e tutti i prigionieri politici
Per comprendere lo sciopero della fame di cui sono protagonisti i prigionieri politici mapuche del Coordinamento Arauco Malleco, parliamo con il portavoce del CAM, Rafael Pichún Collonao, che ci ha dichiarato che nonostante la criminalizzazione che subiscono da parte dello stato cileno, “loro sono decisi e in lotta”. di Carlos Aznárez e María Torrellas -Descrivici […]
Il fondo del conflitto tra il popolo Mapuche e lo Stato del Cile è in relazione alle terre in disputa che oggi sono in grande proporzione nelle mani di un sistema di produzione forestale a carattere estrattivista, avallato e sussidiato dallo stato.
La Procura Regionale dell’Araucanía, in Cile, venerdì ha sollecitato una pena di 25 anni di privazione della libertà contro il dirigente e portavoce del Coordinamento Arauco Malleco (CAM), Héctor Llaitul, nell’ambito della Legge di Sicurezza dello Stato.
In un comunicato, il 22 novembre in un’operazione winka (cilena) combinata di Esercito, PDI e Carabinieri è stata massicciamente perquisita la tenuta “San Carlos” del comune di Chol Chol, che attualmente si trova in un processo di recupero mapuche.
La Polizia di Santiago (Cile) ha utilizzato la violenza per reprimere e disperdere le manifestazioni realizzate questo lunedì per il quarto anniversario dell’assassinio del comunero mapuche Camilo Catrillanca, che morì dopo che i carabinieri gli spararono alle spalle.
Un mare di pini verdi tappezza la vasta superficie ondulata, dalle profonde valli fino alle altissime cime. Quando la distanza si tramuta in vicinanza, quando ci addentriamo nelle eterogenee piantagioni, il silenzio e la monotonia trasformano quel mare in un deserto disabitato.
Due organizzazioni ribelli, cioè: la Resistenza Mapuche Lavkenche (RML), e l’ORT (Organizzazione di Resistenza Territoriale) “Toño Marchant” del CAM, hanno rivendicato il sabotaggio di un campo di lavoro forestale contro la visita di Gabriel Boric e le sue posizioni sempre più reazionarie riguardo al popolo originario.
Noi Mapuche coscienti non permetteremo mai allo stato cileno di dichiarare, come vuole fare, illegali o giudicare terroriste le organizzazioni di autodifesa mapuche.
Il portavoce della CAM (Coordinadora Arauco Malleco) spiega come il suo movimento stia cercando di recuperare le terre rubate dallo Stato cileno. di Ecomapuche da La Bottega del Barbieri Il 31 maggio 2022 la camera dei deputati del Cile dichiara 4 associazioni mapuche come “terroriste”. Dichiarando “nemico interno” la voce delle popolazioni originarie il governo […]